“Il Vangelo cambia il mondo”
da “Dove Dio ha nome di donna”, di Marco Prastaro
ed. EMI, pag. 65
Una domenica, al termine della messa, si alza una donna e viene all’altare per parlare. Da sotto il vestito estrae una croce fatta a mano e pronuncia queste parole: “A nome di tutte le donne di Ng’orika, voglio consegnare questa croce a Philippa, la nostra catechista, perché da quando ha iniziato a parlarci di Gesù e a farci pregare insieme, ci accorgiamo che ci vogliamo più bene, siamo più unite e ci aiutiamo molto di più”.
Non si cambia il mondo se non si cambia il proprio cuore, se non si trovano nuove e più autentiche ragioni di vita, se non si trova un senso che dia la forza di superare il proprio egoismo e aprirsi alla carità, alla comunione, alla solidarietà. Nuove ragioni di vita generano nuova vita.
Tante sono le opere che si possono fare per cambiare il mondo, per renderlo un luogo migliore in cui vivere nella pace e nella giustizia per tutti. Tuttavia, se non iniziamo a vivere il Vangelo fino in fondo, non trasformeremo veramente il mondo. Solo il Vangelo può cambiare il mondo, perché ci dà nuove ragioni di vita, perché ci parla di Dio e di come lui ci vorrebbe. Ci parla della vita che Dio ci ha donato e del senso vero e profondo che essa ha. Ci parla della vita vera, che è Gesù. Vivere il Vangelo è vivere come Gesù e generare vita vera.
Settimana Santa : VEGLIA DEL GIOVEDÌ SANTO
A cura dell’Ufficio Liturgico
