Rito della Penitenza nella terza forma: bilancio delle esperienze nelle parrocchie

Applicazione prevista per il periodo di Avvento. SONDAGGIO on line per i parroci entro il 20 gennaio

Alcuni parroci hanno proposto all’Ufficio Liturgico diocesano di riflettere insieme sulla “terza forma” del Rito della Penitenza, permessa e utilizzata da alcuni di loro nel tempo di Avvento (vedere comunicato in calce del Vicario Generale). L’Ufficio ha dunque predisposto una SCHEDA ON LINE  sul sito della Diocesi, attraverso cui è possibile descrivere la propria esperienza.

Anche le risposte di chi, per diversi motivi, non ha aderito all’iniziativa, saranno molto utili. La raccolta e la rilettura di tutte le risposte offrirà un primo riferimento, per un confronto successivo che si svolgerà sempre on line.

Affinché questo incontro avvenga prima dell’inizio della Quaresima, l’Ufficio Liturgico chiede di compilare il suddetto questionario on line entro il 20 gennaio 2021: saranno sufficienti pochi minuti.

In allegato, a fondo pagina, una prima rilettura dell’esperienza a cura di don Paolo Tomatis, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano.

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Qui di seguito il comunicato del Vicario Generale del 15 dicembre 2020, indirizzato ai parroci e ai cappellani negli ospedali, nelle cliniche e residenze per anziani sull’adozione della “terza forma” del Rito della Penitenza.

«Presa visione della Nota della Conferenza Episcopale Piemontese (CEP) circa la possibilità di valorizzare la “terza forma” del Rito della Penitenza (nn. 31-35.60-63) con assoluzione comunitaria e generale, sia per gli adulti che per i bambini e i ragazzi nel periodo dal 16 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021,

l’Arcivescovo di Torino e di Susa, mons. Cesare Nosiglia,

DISPONE

di attuare nell’Arcidiocesi di Torino e nella Diocesi di Susa tale forma per il periodo suddetto, secondo le indicazioni citate del Rito della Penitenza, non solo per gli adulti, ma anche per i bambini e i ragazzi che seguono il percorso di iniziazione cristiana.

Tale Rito andrà celebrato al di fuori della Messa e con una adeguata preparazione circa le condizioni straordinarie per cui si compie e in vista della salvezza spirituale dei fedeli in questo tempo di pandemia.

Si prevede lo stesso Rito di assoluzione generale da parte dei sacerdoti cappellani nei confronti degli ammalati negli ospedali, nelle cliniche e residenze per anziani, ma secondo un adattamento abbreviato necessario per questi casi.

In allegato:

Torino, 15 dicembre 2020

Mons. Valter Danna, Vicario Generale»

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