Lunedì 15 aprile 2024 alle 17, in via Ottavio Revel 15 a Torino, si tiene un incontro su «Giuseppe Pichetto. Collezionista e bibliofilo». Intervengono: Lodovico Passerin dʼEntrèves, presidente del Centro Studi Piemontesi; Guido Bolatto, segretario generale Camera di Commercio di Torino; e Maria Teresa Pichetto, Gustavo Mola di Nomaglio, Rosanna Roccia, Albina Malerba.
Ad un anno dalla scomparsa (il 5 maggio 2023), il Centro Studi Piemontesi ricorda così Giuseppe Pichetto, per oltre un trentennio appassionato, generoso, amatissimo presidente. Uomo di cultura, bibliofilo, collezionista, durante la sua lunga Presidenza ha sostenuto con convinzione ed efficacia le attività di ricerca e di studio, senza mai far mancare approvazione, supporto, contributo attivo agli intensi cicli di incontri e conferenze, ai convegni, seminari, concerti, mostre e a tante altre attività offerte ai cittadini piemontesi, antichi e nuovi, per tutelare e diffondere la lingua, la storia, il patrimonio artistico, culturale e ambientale del Piemonte, che hanno consentito al Centro Studi di essere riconosciuto quale eccellenza culturale territoriale su scala globale, mantenendo saldi i valori dei padri fondatori, secondo il precetto ispiratore di “rinnovare conservando”.
Nel 2019 Giuseppe Pichetto ha legato al Centro Studi Piemontesi alcuni oggetti appartenuti al Principe Eugenio di Savoia “nella consapevolezza – scrive nella plaquette di presentazione – che ogni cittadino possa affiancare le Istituzioni pubbliche e private nella diffusione delle molte valenze della Cultura”.
Sono quattro volumi che il principe Eugenio ha scelto, acquistato, fatti rilegare da Stefano Boyet, letti, usati. «Inventò la categoria di libri ‘genetici’ – scrive Pichetto – hanno la sua impronta, il suo profumo. Forse il Suo DNA è ancora rilevabile…» ; il testamento della erede di Eugenio, Vittoria di Savoia Saxehilburghausen e due lettere autografe del Principe Eugenio.
A seguire alle 18,30 l’Assemblea dei soci.
Info e prenotazioni: 011/537486 – info@studipiemontesi.it
La conferenza potrà essere seguita in differita sul canale YouTube del Centro Studi Piemontesi