«C’è del buono in questi mondi. Pellegrini di speranza nelle terre di mezzo», presentazione raccolta di saggi

venerdì 23 Maggio

Venerdì 23 maggio 2025 alle 21, presso la chiesa di Santa Teresa d’Avila (via Santa Teresa, 5) a Torino, si tiene la presentazione del volume «C’è del buono in questi mondi. Pellegrini di speranza nelle terre di mezzo», raccolta di saggi a cura degli Inkiostri, compagnia letteraria che coinvolge diversi amici affascinati dalla letteratura, soprattutto epica, e alla sua dimensione metafisica e spirituale. Alla presentazione intervengono gli autori. Modera Alessandro Ginotta, presidente Ucsi Piemonte.

Ispirandosi all’anno giubilare, ogni saggio mira a evidenziare il tema della speranza nella letteratura fantasy.

Gli argomenti

La prima parte del volume, introdotta dalla prefazione di Giuseppe Pezzini, è dedicata a temi desunti dalle opere di J. R. R. Tolkien. Il libro si apre con un saggio di Chiara Bertoglio dedicato al racconto lungo Foglia di Niggle, che l’autrice legge in parallelo all’enciclica Spe salvi di Benedetto XVI. Tematiche attinenti la creazione letteraria (“subcreazione”) e la presenza di speranza e meraviglia nel legendarium sono affrontate da Davide Gorga. La dimensione della libertà, legata ai desideri profondi dell’essere umano, e quella dell’identità, legata anche alla “subcreatività” costituiscono alcuni dei punti affrontati nel saggio di Daniele Barale. Un’attenta considerazione del ruolo delle stelle nella produzione di Tolkien permette a Chiara Nejrotti di dimostrare che esse costantemente sono utilizzate come simbolo di speranza nei testi di Tolkien, con una particolare attenzione a Earendil, la “stella del mattino”.

La dialettica fra lutto e speranza nel Silmarillion costituisce il centro d’interesse del saggio di Maria Finello, che esplora le modalità in cui situazioni di mancanza e perdita possano diventare feconde di una dimensione di speranza. Sebastiano Tassinari approfondisce il concetto di Estel come presenza della Speranza nel mondo elfico all’interno degli scritti di Tolkien, attraverso figure iconiche come Aragorn e Arwen, studiando il rapporto fra speranza e morte in Death, gli usi e costumi degli Eldar in relazione ad Arda incorrotta, e il dialogo di Finrod e Andreth che ricapitola la posizione di Tolkien.

Marco Casazza individua la presenza di un’ottica tomista nella posizione di Tolkien riguardo alla speranza, con particolare attenzione allo svolgersi delle battaglie epiche contro Sauron. La figura di Samwise Gamgee costituisce l’oggetto principale di attenzione del saggio di Ives Coassolo, che individua nel fedele hobbit compagno di Frodo un’icona potente della speranza teologale.

La seconda parte del libro affronta invece il tema della speranza in altri grandi autori della letteratura fantastica. Paolo Gulisano studia la presenza di questo tema negli scritti di C. S. Lewis, in particolare nel ciclo delle Cronache di Narnia. Luisa Paglieri considera la lotta fra Fantasia e nichilismo ne La Storia infinita di Michael Ende, discutendo sulla speranza tanto nei personaggi ed episodi principali, quanto in quelli apparentemente minori. Marina Lenti affronta invece il ciclo di Harry Potter firmato da J. K. Rowling, considerando l’importanza di un comprimario come Neville Longbottom ai fini dell’economia narrativa. Infine, un testo di Luca Finatti con la partecipazione di Chiara Bertoglio prende in esame il romanzo fantasy degli Inkiostri, I sentieri del Nizhar, e come la speranza vi svolga un ruolo fondamentale.

Il gruppo ha già pubblicato per Marco Valerio-Vita una raccolta di racconti, «La Compagnia dell’Oste», e un romanzo collettivo, «I sentieri del Nizhar»; e per Tau editrice «La Bibbia che non c’è».

Inoltre, sul sito https://www.inkiostri.net/ e sul blog https://inkiostri.blog pubblicano regolarmente scritti di narrativa, poesia e commenti/recensioni a cura di membri del gruppo.

LOCANDINA IN ALLEGATO

23/05/2025 21:00
23/05/2025 22:30
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