Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, designati i membri della segreteria e la terna per il segretario

Martedì 29 ottobre 2025, al Santo Volto, la prima assemblea generale. Ecco i nominativi

La sera di martedì 28 ottobre 2025, al Santo Volto di Torino, si è tenuta la prima assemblea generale della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, che ha eletto la nuova segreteria e la terna tra cui il cardinale arcivescovo nominerà il segretario.

Ha presenziato ai lavori il vescovo ausiliare mons. Alessandro Giraudo, che ha guidato un momento di preghiera iniziale e nel suo intervento introduttivo (DISPONIBILE QUI) ha dato anche lettura del messaggio inviato dall’arcivescovo card. Roberto Repole, assente per altri impegni concomitanti (TESTO QUI).

Sono seguite alcune comunicazioni sugli appuntamenti più imminenti dell’anno pastorale: la preghiera per la pace e le vittime di guerra al Sermig il 1° novembre, le catechesi per gli adulti con l’arcivescovo al S. Volto (a partire dal 21 novembre fino alla Veglia di Pentecoste il 23 maggio) e le catechesi per i giovani guidate sempre dal card. Repole (a partire dal 7 novembre).

RISULTATI DEL VOTO

Al termine delle consultazioni del 28 ottobre, sono risultati eletti alla segreteria:

  • Anna Quadrelli
  • Sara Milano
  • Alberto Chiara
  • Giovanna Colonna
  • Mauro Battuello
  • (primo escluso Michele Genisio)

Altri due membri verranno designati dall’arcivescovo; a questi si deve ancora aggiungere il presidente dell’Azione Cattolica diocesana che ne fa parte per Statuto.

Nella terna per la scelta del segretario sono stati nominati:

  • Alberto Chiara
  • Mauro Battuello
  • Michele Genisio

L’arcivescovo sceglierà il segretario tra questi tre nominativi. Qualora il segretario risultasse eletto anche per la segreteria, al suo posto nella segreteria subentrerà il primo escluso.

CONFRONTO IN ASSEMBLEA

Nel corso della serata c’è stato anche spazio per il confronto libero e mons. Giraudo ha risposto ad alcune domande sulla futura attività della Consulta. In riferimento a dove si incontrerà la Consulta e quali saranno i suoi spazi, ha detto che «sarebbe bello proseguire in quanto sin qui vissuto, cioè andare a rotazione nelle sedi delle aggregazioni disponibili, guardando anche al tipo di incontro da tenersi e quindi al tipo di necessità di spazi».

Quanto ai temi da trattare, il vescovo ausiliare ha ricordato che «sarà proprio uno dei compiti dell’Assemblea generale quello di indicare le priorità, e compito della segreteria elaborare le modalità concrete con cui si lavorerà, tenendo già conto anche della discussione e delle condivisioni di oggi». Anche l’arcivescovo, ha aggiunto, «potrà chiedere alla Consulta di lavorare su qualcosa di specifico per avere il punto di vista delle aggregazioni su qualche tema».

Se i tempi lo richiederanno, uno dei modi con cui la Consulta potrà lavorare sarà anche quello di elaborare documenti che esprimano posizioni su temi civili o ecclesiali: in questo caso, ha aggiunto, «dovremo capire come procedere con il lavoro nel modo più condiviso possibile. Le realtà di questa Consulta sono rappresentate anche in altri organismi: per esempio nella consulta della Pastorale sociale e del lavoro, in quella della Pastorale della salute, o nella nascente consulta dei giovani, oppure nel Consiglio pastorale interdiocesano. È importante coordinare il lavoro con questi organismi, precisando che lo specifico di questa Consulta è il farvi parte in quanto aggregazioni, al di là poi dell’impegno che ciascuna svolge nel proprio ambito, richiamato più precisamente dalle consulte delle Aree pastorali».

Il passaggio importante rispetto all’esperienza precedente, ha riflettuto mons. Giraudo, «è che questo non è più solo il coordinamento di un piccolo gruppo di aggregazioni, ma un’assemblea generale che comprende ben 53 realtà, cioè un buon numero di quelle presenti in diocesi». L’auspicio è che altre aggregazioni laicali possano aggiungersi alle attuali; in ogni caso la costituzione della Consulta è stata ed è occasione preziosa per il riordino del settore: il lavoro di questi mesi, ha concluso mons. Giraudo, «ci ha aiutato a stabilire quali aggregazioni di fatto non esistevano più e, allo stesso tempo, potrà essere occasione per capire se possa aver senso che alcune aggregazioni si mettano insieme per essere più efficaci e presenti».

FOTOGALLERY dell’assemblea del 28 ottobre

IL CAMMINO COSTITUTIVO

La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali si è riunita ufficialmente per la prima volta il 28 maggio 2025. In quella seduta è stata approvata all’unanimità la bozza di uno statuto, stilata nei mesi precedenti da una apposita commissione del precedente Coordinamento delle aggregazioni laicali.

La bozza è stata successivamente sottoposta al cardinale arcivescovo Roberto Repole per l’approvazione definitiva: IN ALLEGATO IL Decreto con lo Statuto approvato il 25 giugno 2025. Il file unico comprende anche il Regolamento attuativo e l’elenco delle 53 associazioni aderenti.

Fino alle elezioni del 28 ottobre, la segreteria della Consulta era stata affidata ad interim al precedente Coordinamento.

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