A Dio l’arcivescovo emerito mons. Cesare Nosiglia

Funerali venerdì 29 agosto 2025 alle 15.30 in Cattedrale; S. Rosario giovedì 28 alle 21 alla Consolata. TESTI e VIDEO

Le diocesi di Torino e di Susa sono in lutto per la morte di mons. Cesare Nosiglia, che fu arcivescovo di Torino dal 2010 al 2022 e amministratore apostolico di Susa dal 2019 al 2022. Il decesso è avvenuto alle 2.15 di mercoledì 𝟮𝟳 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 2025 presso l’Hospice Cottolengo di Chieri, dove mons. Nosiglia, 80 anni, era stato trasferito pochi giorni fa dall’Ospedale Gradenigo di Torino: era stato colpito da una malattia respiratoria, vissuta nel riserbo per suo forte e determinato desiderio.

I funerali sono stati celebrati dal cardinale Roberto Repole venerdì 29 agosto alle 15.30 nel Duomo di Torino (VIDEO a questo link e nel videoplayer in calce; RINGRAZIAMENTI inizialiTESTO dell’omelia).

Alla cerimonia esequiale, presieduta dal card. Repole e concelebrata con il card. Giuseppe Betori, mons. Vincenzo Paglia, e il vescovo di Vicenza mons. Giuliano Brugnotto, hanno partecipato i vescovi – molti anche gli emeriti – del Piemonte. Da Vicenza erano presenti anche mons. Beniamino Pizziol, vescovo emerito di Vicenza e successore di mons. Nosiglia;  mons. Adriano Tessarollo, vescovo emerito di Chioggia, ordinato vescovo da Nosiglia, originario del vicentino che è tornato a vivere nella sua diocesi; mons. Lodovico Furian, vicario generale di Nosiglia dal 2007 al 2010; e mons. Massimo Pozzer, segretario di Nosiglia a Vicenza.

Tra i tanti sacerdoti e diaconi torinesi e segusini, anche il rettore del Santuario di Maria Ausiliatrice, don Michele Viviano, e il padre generale della Piccola Casa, don Carmine Arice. Tra le autorità: il presidente della Regione Piemonte Alberto Ciro, la vice sindaca di Torino Michela Favaro, i sindaci di Rossiglione e Campo Ligure, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Presenti anche autorità militari e rappresentanti delle associazioni cattoliche.

In prima fila le due religiose suor Ruby e suor Elisa, «che hanno accompagnato mons. Nosiglia nel tempo del ministero a Torino e sono state  vicine a lui anche nel momento della malattia, e sono state la sua famiglia, insieme a don Mauro Grosso e don Enrico Griffa i suoi  segretari».

La salma è stata tumulata al Santuario della Consolata in Torino, nella stessa tomba del card. Severino Poletto.

La veglia funebre è stata presieduta sempre dal card. Repole giovedì 28 agosto alle 21 presso il Santuario della Consolata (TESTO della riflessione del card. Repole), dove era allestita la camera ardente a partire da mercoledì 27 agosto.

INSERTO SPECIALE del settimanale diocesano “La Voce E il Tempo” del 7 settembre 2025.

FOTOGALLERY Torino

Domenica 31 agosto 2025, nella cattedrale di San Giusto a SUSA, mons. Alfonso Badini Confalonieri, vescovo emerito di Susa, ha presieduto la celebrazione eucaristica in suffragio di mons. Nosiglia. Alla celebrazione hanno preso parte numerosi sacerdoti della Valle, il Sindaco di Susa e altri amministratori del territorio diocesano, suor Ruby e suor Elisa, che hanno accompagnato il ministero di mons. Nosiglia fino agli ultimi giorni. Poi diaconi, religiose e laici e laiche.

FOTOGALLERY Susa

La diocesi di ACQUI, di cui era originario e dove era stato ordinato, ha celebrato una Messa di suffragio nella parrocchia di Campo Ligure sabato 30 agosto alle 10.
La diocesi di ROMA, dove fu prima vescovo ausiliare e in seguito vicegerente, ha celebrato la Messa di suffragio nella chiesa di Santa Bernadette a Lourdes, durante il pellegrinaggio diocesano in corso fino al 1° settembre.

La Messa di trigesima sarà celebrata il 30 settembre alle 18 al Santuario della Consolata di Torino, dove è sepolta la salma.

VIDEO DEI FUNERALI venerdì 29 agosto ore 15.30:

LE PRIME DICHIARAZIONI

La notizia della morte di mons. Nosiglia è stata annunciata con dolore dal cardinale Repole, attuale arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa: «Ho potuto visitare Nosiglia fino all’ultimo giorno e accompagnarlo nella preghiera. Uno dei primi ricordi che affiorano in queste ore è lo stile del suo servizio alla Chiesa e alla Città, uno stile instancabile: non si fermava mai, tanti lo ricordano così. Credo che Torino e Susa conserveranno memoria grata del suo desiderio di stare a fianco dei poveri e dei carcerati, dei migranti, dei lavoratori delle tante aziende in crisi: ha cercato di scuotere le coscienze e di mobilitare la solidarietà, penso che sia stato il suo dono più bello».

Commosse parole di cordoglio sono giunte anche da mons. Alfonso Badini Confalonieri, vescovo emerito di Susa e predecessore di mons. Nosiglia: «Porto nel cuore il ricordo di un pastore buono e innamorato della Chiesa; Susa e la Valle lo ricorderanno con riconoscenza anche per aver posto le basi per l’avvicinamento alla Diocesi di Torino, un cammino di integrazione che è ormai in pieno svolgimento e che prosegue verso l’integrazione delle comunità cristiane».

Di seguito la dichiarazione di mons. Franco Lovignana, presidente CEP: «La Conferenza episcopale piemontese affida al Signore con riconoscenza mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo emerito di Torino, e si unisce alla preghiera di suffragio dell’arcivescovo card. Roberto Repole, del presbiterio e di tutta la Chiesa torinese. Mons. Nosiglia ha guidato la Conferenza regionale dal 2011 al 2022. Lo ricordiamo come uomo di fede, lavoratore instancabile, puntuale e lucido nei suoi interventi. Preghiamo perché il Signore lo accolga presso di Sé e lo ricompensi per il suo lungo servizio apostolico».

Il vicario della diocesi di Roma card. Baldo Reina, affidandolo «all’abbraccio misericordioso di Dio e alla preghiera di suffragio dei tanti fedeli che lo hanno conosciuto e apprezzato», lo ha ricordato come «pastore sapiente e instancabile».

Il vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, appresa la notizia durante la visita apostolica in Asia, ha dichiarato: «Siamo grati al Signore per quanto ha seminato il vescovo Cesare nella nostra Diocesi berica. Con lui ho avuto solamente un breve incontro in occasione dell’ordinazione episcopale di mons. Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino. Ma più volte in Diocesi ho sentito parlare del mio predecessore ricordando la sua infaticabile dedizione pastorale, in continuo movimento e con sempre nuove iniziative, specialmente a favore dei ragazzi e dei giovani».

Il patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale del Triveneto mons. Francesco Moraglia ha inviato un telegramma in cui scrive che «insieme ai Vescovi di questa Regione Ecclesiastica, partecipa al lutto che ha colpito la Chiesa di Torino e assicura la preghiera di suffragio nel grato ricordo di S.E. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo emerito di Torino e già Vescovo di Vicenza, uomo sempre disinteressato e attento a perseguire il bene della Chiesa, molto sensibile alle sofferenze e alle necessità degli ultimi».

TELEGRAMMA PONTIFICIO A CURA DELLA SEGRETERIA DI STATO

Di seguito il messaggio pontificio di cordoglio, nella forma di telegramma a firma del Segretario di Stato card. Pietro Parolin.

«Informato della scomparsa dell’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia, il Santo Padre Leone XIV partecipa spiritualmente al lutto che colpisce codesta comunità diocesana e quelle di Susa e Vicenza che lo ebbero pastore premuroso e paterno, come pure la diocesi di Roma, di cui fu stimato Vescovo ausiliare e Vicegerente, e la diocesi di Acqui di cui era originario e per la quale venne ordinato presbitero.

Il Sommo Pontefice, nel ricordare il generoso e apprezzato servizio alla Chiesa del compianto presule, mite e saggio, sempre vicino al popolo e sollecito verso le persone fragili, implora per lui dal Signore, auspice la Vergine Maria Consolata, il premio eterno promesso ai fedeli servitori del Vangelo e di cuore imparte la benedizione apostolica a quanti ne piangono la dipartita e ai presenti tutti al rito esequiale»

IL CORDOGLIO DELLA CEI

Qui di seguito il messaggio di cordoglio del presidente della CEI, card. Matteo Zuppi, e del segretario generale, mons. Giuseppe Baturi:

«Esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo emerito di Torino, vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana dal 2010 al 2015, segretario della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica (1995-2000) di cui, dal 2000 al 2005 fu presidente.

Uomo di grande spiritualità, ha servito la Chiesa in Italia leggendo i segni dei tempi, ponendosi in ascolto delle istanze che andavano emergendo negli anni, con uno sguardo attento ai disoccupati e alle popolazioni Sinti e Rom.

Impegnato in modo particolare nel settore della catechesi sin dagli anni Settanta, è stato tra i promotori del Documento di base “Il Rinnovamento della Catechesi” (1970) favorendo, successivamente, il progetto dei Catechismi della Chiesa italiana. Un impegno culminato con la direzione dell’Ufficio Catechistico nazionale dal 1986 al 1991, di cui già era vicedirettore. Di grande spessore anche il suo apporto alla Chiesa di Roma che ha servito in qualità di Ausiliare e Vicegerente, acuto collaboratore del Card. Camillo Ruini.

Abbiamo avuto testimonianza della sua profonda fede in occasione delle Ostensioni della Sacra Sindone, specialmente in quella del Sabato Santo 2020 (11 aprile) in piena pandemia da COVID. Le sue parole: “La Sindone oltre che specchio del Vangelo ci offre non solo il corpo martoriato di Gesù nei segni della sua passione ricordati dai Vangeli ma è anche icona di questo giorno che prelude alla Pasqua di Risurrezione”. Di questo, la sua vita è stata testimonianza fino alla fine. Proprio come egli stesso ha affermato introducendo il V Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015), in quanto presidente del Comitato preparatorio. “Il nuovo umanesimo – aveva sottolineato – ha le sue radici prima di tutto nei nostri cuori, nell’esperienza contagiosa di Gesù Cristo che viviamo insieme con gioia e fraternità nell’ascolto della sua Parola, nell’Eucaristia e nella testimonianza in ogni ambito e ambiente di vita”.

Nell’affidare l’anima di Mons. Nosiglia all’abbraccio del Buon Pastore perché lo accolga nel suo Regno di luce, ci stringiamo alla Chiesa di Torino e a quelle di Roma e Vicenza, che ha servito in precedenza, certi che il suo ricordo continuerà a restare vivo e a incoraggiare opere di misericordia e di carità».

NOTE BIOGRAFICHE

Mons. Nosiglia era nato il 5 ottobre 1944 a Rossiglione, nella diocesi di Acqui e provincia di Genova. Dopo aver compiuto gli studi nel Seminario di Acqui Terme, conseguì la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense e quella in Sacra Scrittura presso il Pontifico Istituto Biblico a Roma.

Era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1968 per la diocesi di Acqui.

Tra i suoi incarichi pastorali più significativi: dal 1968 al 1975 collaboratore nella parrocchia di San Giovanni Battista De Rossi a Roma; dal 1971 al 1983 addetto all’Ufficio Catechistico nazionale della C.E.I.; dal 1975 al 1991 collaboratore nella parrocchia di San Filippo Neri alla Pineta Sacchetti; dal 1978 al 1980 docente di Teologia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo; dal 1983 al 1986 vicedirettore dell’Ufficio Catechistico nazionale C.E.I.; dal 1986 al 1991 direttore dell’Ufficio Catechistico nazionale della C.E.I.

Eletto alla Chiesa titolare di Vittoriana e nominato vescovo ausiliare di Roma il 6 luglio 1991, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 settembre successivo. Durante il Sinodo di Roma ha ricoperto gli incarichi di relatore generale e presidente della Commissione post-sinodale. Il 19 luglio 1996 è stato nominato vicegerente di Roma con il titolo personale di arcivescovo. Il 6 ottobre 2003 è stato trasferito alla diocesi di Vicenza.

A livello nazionale, è stato anche presidente del Consiglio nazionale della Scuola Cattolica, presidente dell’Organismo internazionale dell’Educazione Cattolica (OIEC), nonché delegato del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa per la Catechesi e l’Università.

Nell’ambito della Conferenza Episcopale Italiana è stato membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede (1992-1999), segretario della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica (1995-2000) e presidente della stessa Commissione (2000-2005), infine vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana (2010-2015).

In occasione del grande Giubileo dell’anno 2000 gli sono state affidate la vicepresidenza della Commissione Pastorale-Missionaria del Comitato centrale, la presidenza del Comitato Italiano per la Giornata mondiale della Gioventù e la vicepresidenza del Congresso Eucaristico Internazionale. Inoltre, è stato membro del Consiglio internazionale per la Catechesi della Congregazione per il Clero. È stato presidente del Comitato preparatorio del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze 2015.

Dall’11 ottobre 2010 al 19 febbraio 2022 è stato arcivescovo di Torino. Dal gennaio 2011 – fino alla fine del suo incarico episcopale – è stato presidente della Conferenza episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta e Membro del Consiglio episcopale permanente della CEI.

Nell’anno del compimento del 75-mo anno di età, il 1° agosto 2019, S. Eusebio, patrono del Piemonte, papa Francesco aveva confermato mons. Nosiglia arcivescovo di Torino per altri due anni. Il 12 ottobre 2019 era stato nominato anche amministratore apostolico della Diocesi di Susa.

Sabato 19 febbraio 2022, in concomitanza all’annuncio ufficiale della designazione del nuovo arcivescovo di Torino, nominato anche Vescovo di Susa, nella persona dell’allora can. Roberto Repole, il Pontefice aveva nominato mons. Nosiglia amministratore apostolico di Torino, attribuendogli i diritti, le facoltà, i compiti che spettano al vescovo diocesano. Egli, pertanto, ha continuato nell’esercizio di tali munera fino alla presa di possesso canonico delle due Diocesi da parte del successore designato, mons. Roberto Repole, avvenuta sabato 7 maggio 2022.

ULTERIORI APPROFONDIMENTI nella sezione del sito a lui dedicata

condividi su