Concerto di voci bianche al Regio per solidarietà

Domenica 22 dicembre 2013 in collaborazione con Caritas diocesana. Duecento gli ospiti in difficoltà materiali

Domenica 22 dicembre alle ore 11 al Teatro Regio, la Stagione dei Concerti Aperitivo ha offerto un programma di musica corale che ha proposto canti tradizionali e religiosi in occasione del Natale. Protagonisti del concerto sono stati i piccoli cantanti del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretti dal maestro Claudio Fenoglio e accompagnati al pianoforte da Paolo Grosa.
 
Al concerto hanno partecipato anche circa duecento persone che vivono in situazioni difficili sia per cause materiali, come la perdita del lavoro o della casa, sia fisiche, a causa di disabilità, e che, grazie alla collaborazione con la Caritas Diocesana di Torino, hanno potuto passare una mattinata in un’atmosfera serena in compagnia della musica.
 
Il concerto si è aperto con i tre cori religiosi La Fede, La Speranza e La Carità di Gioachino Rossini. La storia di questa composizione è molto curiosa: nel 1815 fu chiesto al compositore di mettere in musica i cori della tragedia di Sofocle Edipo a Colono. Il musicista accettò la commissione ma, dal momento che la tragedia non venne mai allestita, non si curò di portare a termine il lavoro. Molti anni dopo, un editore francese acquistò gli abbozzi dell’Edipo e, ammirando la bellezza e la sobrietà dei due cori femminili già composti, decise di trasformarli sostituendo i testi originali con due testi religiosi, uno sulla fede e un altro sulla carità. Per completare il trittico delle virtù teologali, l’editore convinse successivamente il compositore a scrivere un terzo coro sulla speranza. La Fede, La Speranza e La Carità entrarono così nel 1844 a far parte del corpus di musica religiosa di Rossini. Nel nostro concerto, sarà il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” a presentare il candido gioco polifonico dei brani scritti dal compositore di Pesaro, una partitura costruita su linee melodiche essenziali, prive di ogni sfoggio virtuosistico; una composizione corale molto intima, che esprime una religiosità immediata attraverso una musica nobile e semplice.
 
Altrettanto intima e poetica è la Messe Basse di Gabriel Fauré, scritta nel 1881. In questa composizione, concepita per un’esecuzione privata e non per la celebrazione liturgica, sono assenti le parti della messa che per tradizione ispirano una musica più teatrale e virtuosistica, ovvero il Gloria e il Credo. Come vorrebbe indicare il titolo del lavoro, si tratta di una messa umile: “basse”, infatti, ha qui significato di un lavoro semplice, dimesso ma non per questo meno coinvolgente o privo di alta qualità musicale. Un tratto tipico delle composizioni sacre di Fauré è la resa del sentimento religioso in modo delicato e infinitamente tenero, come in Tantum ergo e Maria, mater gratiae, due mottetti scritti per i fanciulli della cantoria della chiesa della Madeleine a Parigi e concepiti come superbi esempi di musica dall’alto livello espressivo raggiunto con pochissimi mezzi.
 
Il concerto includeva anche un omaggio a Benjamin Britten nel centenario della sua nascita: saranno proposti quattro canti da una delle composizioni più popolari del musicista: A Ceremony of Carols, una raccolta di canti natalizi per coro di ragazzi, basati su testi in inglese antico. Dopo un lungo soggiorno negli Stati Uniti, Britten fece ritorno in Inghilterra nel 1942: durante il viaggio in nave compose le undici canzoni di Natale che compongono A Ceremony of Carols in cui il musicista tentò, con la sua musica, di contrapporre, al mondo grigio e spesso incomprensibile degli adulti, la candida voce dei bambini. Secondo le dichiarazioni dello stesso autore, A Ceremony of Carols è una cerimonia di innocenza, in quanto il Natale è la festa dei bambini, una celebrazione di rinascita e di rinnovamento, un’intenzione che ben si realizza nelle splendide e coinvolgenti linee melodiche pensate per i più piccoli. Il programma include infine numerose canzoni della tradizione natalizia: alcune anonime, come Astro del ciel, altre di celebri compositori, come Hark! The Herald Angels Sings composta da Mendelssohn; brani che profumano di Natale e che splendono di quella magica luce presente solo in questa festività.
 
Alla fine del concerto, nel Foyer del Toro, l’aperitivo è stato offerto da Sylla Sebaste di Barolo e da Saclà, in collaborazione con ilCatering.net.
 
Il costo dei biglietti era di € 12 (ridotto under 16: € 6), in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, online su www.vivaticket.it e con carta di credito al n. 011.8815.270 (da lunedì a venerdì ore 9-12). Info al tel. 011.8815.557 e su www.teatroregio.torino.it.
 
Il prossimo appuntamento con I Concerti Aperitivo è al Piccolo Regio Puccini domenica 26 gennaio 2014 alle ore 11, con il Clarivoces Ensemble che proporrà un programma originale con brani jazz e classici, alcuni nelle versioni originali, altri in stile rock progressivo.
 
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