𝗗𝗮𝗹 𝟵 𝗮𝗹 𝟭𝟮 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 2025 Torino ha ospitato la terza edizione del Festival della Missione, evento itinerante di rilevanza nazionale, che aveva come tema “il Volto prossimo”: un richiamo al volto della Sindone e uno sguardo ai volti delle persone che incontriamo nel nostro servizio e nel quotidiano.
Il Festival è stato prima di tutto un’occasione di incontro tra le persone, ma anche una sorgente di ricchezza per la varietà dei temi che sono stati affrontati nelle conferenze in cui si sono potute ascoltare voci importanti come quelle del card. Giorgio Marengo, Rosanna Virgili, Roberto Mancini, Gael Giraud. Non sono mancati momenti di spiritualità, animazioni per bambini e ragazzi, presentazioni di libri e documentari, occasioni di incontro e preghiera per i giovani.
IL PRE-FESTIVAL
La manifestazione è iniziata già a settembre, con un “pre Festival” che troverà spazio nella suggestiva cornice del Santuario della Consolata. L’inaugurazione si è tenuta il 19 settembre alle 18 presso il Sermig di piazza Borgo Dora 61, con un dialogo tra il cardinale Matteo Zuppi e il geopolitico Dario Fabbri. L’incontro pubblico aveva per tema «Conquistare la pace e organizzare la speranza». Qui di seguito il videoplayer per rivedere l’incontro:
Altri eventi preparatori nel mese di settembre sono stati la mostra «Figli di Haiti» (inaugurazione venerdì 26 settembre alle 18 presso la Facoltà Teologica di via XX Settembre 83) e un incontro sul Congo martedì 30 settembre alle 9.30, sempre presso la Facoltà Teologica; alle 11.30 la conferenza stampa di presentazione del Festival, con il vescovo ausiliare di Torino mons. Alessandro Giraudo, trasmessa in streaming al seguente link:
LE SEDI
Il cuore pulsante del Festival è stato la chiesa di San Filippo Neri (a pochi passi da piazza San Carlo) a Torino, che ha ospitato la maggior parte degli eventi: dagli incontri con ospiti internazionali alle tavole rotonde, dalle mostre ai momenti spirituali, fino alle attività per tutte le età. San Filippo Neri è diventata un vero e proprio hub, con Casa Missione, la sala stampa e la mostra sulla pace, curata dal Centro Studi Sereno Regis e arricchita dalle illustrazioni di Mauro Biani. Un maxischermo esterno ha garantito la fruizione degli eventi anche a un pubblico più ampio.
Accanto a San Filippo, altri luoghi emblematici di Torino si sono animati: la chiesa di San Lorenzo (piazza Castello) che ha ospitato momenti di spiritualità, mentre l’ex Seminario – Facoltà Teologica è stato dedicato a presentazioni di libri, proiezioni di film e documentari. Le strade della città stessa si sono trasformate in una galleria a cielo aperto, con le immagini della mostra su Brancaccio, realizzata dal fotografo Francesco Faraci.
IL PROGRAMMA
Da giovedì 9 ottobre, quattro giorni di iniziative e oltre sessanta appuntamenti dedicati al tema del “fare missione” come esperienza universale, con decine di ospiti da ogni parte del mondo.
Ad aprire la kermesse – promossa da Fondazione Missio e Conferenza degli Istituti Missionari in Italia con Arcidiocesi di Torino e organizzata in partnership con il Festival dell’Accoglienza – alle ore 18, nella Chiesa di San Filippo Neri, in un simbolico “pellegrinaggio laico per le periferie umane”, l’ascolto di sette cammini che attraversano la città, passando per luoghi e storie segnati da migrazione, educazione mancata, dipendenze, reclusione, abbandono e solitudine, per poi approdare alla Chiesa di via Maria Vittoria.
Tra gli altri appuntamenti del Festival, venerdì 10 ottobre alle ore 11, sempre a San Filippo Neri, spazio al ruolo delle donne e alle prospettive diverse di fede, impegno sociale e diritto, con la teologa Teresa Forcades (Intra omnes, dialogo sull’inclusione e la fraternità universale).
Nel pomeriggio, alle ore 14, si è parlato di crisi globale, conversione ecologica e giustizia economica con Jeffrey Sachs e Luigino Bruni, a partire dalla campagna Caritas per il condono del debito (Cambiamo la rotta). Alle ore 16 luci sulle storie di chi non ha posto sulla ribalta globale con racconti di giornalisti e attivisti su guerre dimenticate, migrazioni e discriminazioni (Le vite che nessuno vede). Poi, alle ore 18.30, con Gaël Giraud e Leonardo Becchetti dialogo su economia, solidarietà e nuove possibilità di fraternità globale (“Tempore famis. Opportunità per tornare umani”).
La sera alle 21, alla Facoltà Teologica di via XX Settembre 83, Carola Susani, con il giornalista Matteo Spicuglia, ha presentato il libro “C’é un’altra!”, raccolta di poesie che esplorano temi come l’amore, la separazione, il tempo che passa.
Nella terza giornata del Festival, sabato 11 ottobre alle ore 10.45, a San Filippo Neri, si è tenuto l’incontro con Diane Foley, madre del giornalista James Foley ucciso dall’Isis, che nel 2021 ha scelto di incontrare uno degli assassini del figlio (Dio non uccide).
Nel pomeriggio di sabato il momento clou della manifestazione in piazza Castello alle ore 17, con “Disarmati. Volti della resistenza”, con protagonisti Kim Aris (figlio di Aung San Suu Kyi), Taghi Rahmani (marito della Nobel per la Pace Narges Mohammadi), il regista palestinese Badel Adra (No Other Land) e l’attivista israeliano Yonatan Zeigen, figlio della pacifista Vivian Silver, insieme a don Luigi Ciotti e suor Azezet Habtezghi Kidane.
Nella giornata di chiusura, il 12 ottobre alle 11.30, nella chiesa di via Maria Vittoria, dialogo con Leonardo Di Costanzo, regista di Elisa, presentato alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia 2025 e vincitore del Premio Signis, su scrittura e cinema come strumenti per immaginare nuovi orizzonti (“L’arte di sperare”).
Domenica alle ore 15, nella Chiesa di San Filippo Neri, Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Torino, cardinale Roberto Repole (TESTO DELL’OMELIA).
VIDEO
- Festival della Missione: quarto giorno in piazza Castello
12 ottobre 2025 - Festival della Missione: sintesi del terzo giorno
11 ottobre 2025 - Festival della Missione: sintesi secondo giorno
10 ottobre 2025 - Festival della Missione: sintesi primo giorno
9 ottobre 2025
Sul sito www.festivaldellamissione.it sono disponibili ulteriori informazioni
INFORMAZIONI UTILI
Una particolare attenzione è stata rivolta ai più piccoli. L’organizzazione ha pensato a un programma curato e capace di parlare ai bambini e ai ragazzi dai 0 ai 18 anni, con linguaggi, spazi e tempi adeguati. Durante le mattinate di sabato e domenica, San Filippo Neri e gli spazi di Casa Missione hanno ospitato spettacoli di magia, l’albero delle storie animate, laboratori artistici, musicali e spazi di ascolto e creatività. Per i ragazzi delle superiori, sono state organizzate attività itineranti tra i luoghi di pace di Torino con visite guidate.
Infine, Casa Missione è stata un luogo di accoglienza aperto a tutti, un punto di riferimento per chi veniva da lontano, per una pausa caffè o per i genitori con bambini. E’ stata un luogo dove incontrare missionari e conoscere nuove storie, rafforzando il senso di comunità e condivisione che il Festival intende promuovere.
Il Festival della Missione è una iniziativa nazionale, promossa dagli Istituti Missionari e dalla Fondazione Missio (Conferenza Episcopale Italiana). I contenuti sono definiti dalla Direzione nazionale, ma la logistica è affidata a Torino: i volontari garantiranno tutti i servizi di assistenza al pubblico.
————————
⇒ LEGGI ANCHE: Giubileo 2025: Torino ospiterà la III edizione del Festival della Missione
(conferenza stampa di presentazione in Arcivescovado il 19 novembre 2024)


