Quaranta giorni, dal 16 settembre 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟯𝟭 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 2025, e oltre cento eventi tra incontri e dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, laboratori, proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche, presentazioni di libri, iniziative dedicate ai giovani, viaggi lungo percorsi di spiritualità. È il Festival dell’Accoglienza 2025, l’ormai tradizionale appuntamento d’autunno dedicato ai temi della migrazione e della multiculturalità, organizzato dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’associazione Generazioni Migranti, in collaborazione con Fondazione Migrantes e il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt.
Giunto alla quinta edizione, affronta i temi dell’accoglienza sotto molteplici aspetti e diverse prospettive, attraverso le testimonianze di personaggi che l’hanno vissuta e la vivono nel loro quotidiano: attivisti, scrittori, giornalisti, filosofi, artisti, ricercatori, docenti, volontari e volontarie e non solo. Largo spazio è poi riservato alle cosiddette «storie di frontiera» e alle esperienze di migrazione, con iniziative che coinvolgono altri Comuni piemontesi oltre Torino, tra cui Moncalieri, Pianezza, Piobesi, Chieri, Bra, Asti, Alessandria, Cuneo e Ivrea.
Martedì 16 settembre alle 10.30, in Sala Colonne di Palazzo Civico (Piazza Palazzo di Città, 1) la conferenza stampa di presentazione. Sono intervenuti: il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa; Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino; Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione CRT; Marzia Sica per la Fondazione Compagnia di San Paolo; mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes; Sergio Durando, responsabile del Festival dell’Accoglienza. Ha condotto Laura de Donato, giornalista (FOTOGALLERY).
Giovedì 18 settembre alle 21, presso la chiesa della Madonna del Carmine in via del Carmine 3, il concerto inaugurale «L’arte di accordare il mondo. Note collettive, passioni condivise, un futuro da comporre insieme», in collaborazione con il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
Si sono esibiti nove musiciste e musicisti provenienti dal Giappone, dall’Uzbekistan, dalla Turchia, dal Messico, dall’Argentina, dalla Russia e dall’Ucraina: una piccola rappresentanza delle tante ragazze e ragazzi che vengono a Torino per studiare e perfezionarsi nel Conservatorio cittadino.
Saluti affidati a: mons. Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino; e Rosanna Purchia, assessora alla cultura della Città di Torino. Hanno presentato: Sergio Duranto, responsabile della Pastorale Migranti-Festival dell’Accoglienza, e Antonio Valentino, direttore del Conservatorio (FOTOGALLERY).
L’edizione 2025 coglie anche l’occasione per festeggiare i cento anni di presenza a Torino della comunità cinese, con due appuntamenti legati alla Festa della Luna, tra fine settembre e inizio ottobre. A proposito di novità in tema di collaborazioni, quest’anno il Festival dell’Accoglienza dà vita a nuove sinergie con realtà che promuovono kermesse in cui si affrontano temi cruciali del nostro tempo, come il Festival della Missione in programma a Torino dal 9 al 12 ottobre: quattro giorni di incontri con ospiti internazionali, arte, musica ecologia integrale intorno al tema il «Volto prossimo».
Non sono invece una novità i viaggi, quest’anno proposti lungo percorsi di spiritualità per andare alla scoperta dei «luoghi dell’infinito», accompagnati da guide d’eccezione: insieme al monaco Enzo Bianchi, sabato 4 ottobre la meta è l’antica Abbazia di Vezzolano, sabato 18 ottobre si va all’Abbazia benedettina di Novalesa fondata nel 726, guidati dal priore Michael Davide Semeraro e, infine, sabato 25 ottobre si affronta la salita alla Sacra di San Michele con lo scrittore Paolo Rumiz e con Maria Chiara Giorda, storica delle religioni. Iniziative, naturalmente, organizzate in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato e della Giornata Missionaria Mondiale.
Ulteriori informazioni su: https://festivalaccoglienzatorino.it