“In Cristo dalla morte alla vita”: alla Reggia di Venaria la Via Crucis dello scultore Luigi Stoisa

Sabato 8 aprile 2017, nella Cappella di Sant'Uberto, inaugurazione con mons. Nosiglia e mons. Verdon

Sabato 8 aprile 2017, alle ore 10.30 presso la Cappella di Sant’Uberto della Reggia di Venaria, si è tenuta l’inaugurazione della Via Crucis dello scultore Luigi Stoisa destinata ad impreziosire, a partire dal week end della Domenica delle Palme, la Sacrestia della Cappella: un ulteriore prestigioso corpus artistico che incrementa ulteriormente la presenza di opere d’arte contemporanea alla Venaria Reale.

L’opera, realizzata nel 2013 con 15 formelle in ceramica ed argilla cotta (37 x 27,5 cm), è accompagnata dalla presenza dei 15 disegni preparatori (33 x 24 cm) più altri 3 di grandi dimensioni (3 x 1,5 m) in carbone, ultimati dall’artista proprio quest’anno, raffiguranti la Crocifissione e la Resurrezione.

In tale occasione ha avuto luogo anche la riflessione di Quaresima guidata dall’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia (in allegato), con intervento e commento dell’opera di mons. Timothy Verdon, storico dell’arte.

Evento ad ingresso libero da piazza della Repubblica, fino ad esaurimento dei posti disponibili (con il Patrocinio della Città di Venaria Reale, in collaborazione con le Parrocchie della città).
A partire da domenica 9 aprile, la Via Crucis di Stoisa è visitabile presso la Cappella di Sant’Uberto compresa nel biglietto di ingresso alla Reggia di Venaria.
 
Per info: tel. +39 011 4992300 (Centralino Uffici) – +39 011 4992333 (Call Center), www.lavenaria.it.
 
Luigi Stoisa
Pittore e scultore, è nato a Selvaggio di Giaveno (Torino) nel 1958 dove attualmente vive, lavora e insegna come docente ordinario di materie artistiche nelle scuole statali. La sua attività artistica ha inizio a partire dalla fine degli anni ’70 quando ancora era studente all’Accademia di Belle Arti di Torino, dove successivamente ha conseguito il Diploma di Pittura. Ha esordito nel 1984 con la sua prima mostra personale da Tucci Russo, a Torre Pellice. La sua ricerca ha inizio negli anni Ottanta, l’epoca del post-modernismo. Proprio a questo periodo risalgono le sue prime opere “mature”.

Da allora tutta la sua poetica è sempre stata legata al mutamento della materia che inesorabile modifica forme e immagini. Al centro della scena è il catrame, presente in molte opere, che si modifica e trasforma i materiali intorno a sé. Nel corso del suo operato ha lavorato spesso alla realizzazione di opere sacre. In particolare ha eseguito opere all’interno e all’esterno della cappella del Monte Robinet (Coazze – Torino), chiesa di San Rocco (Villaretto – Torino), nuova chiesa di Barisciano (Barisciano – L’Aquila), Santuario di Selvaggio (Giaveno – Torino). Ha inoltre realizzato nel 2015 la Porta Santa per la Cattedrale di San Giovanni di Torino in occasione del Giubileo della Misericordia.
 
Esposizioni principali:
Fundación Joan Miró – Barcelona (Spain, 1985)
De Appel Foundation – Amsterdam (The Netherlands, 1986)
Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato (Italy, 1988)
Musée d’art moderne et d’art contemporain – Nice (France, 1993)
Neue Nationalgalerie – Berlin (Germany, 1996)
Complesso Monumentale San Michele of Ripa Grande – Roma (Italy, 2004)
Reggia di Caserta (Italy, 2005)
XVIII Biennale di Scultura – Carrara (Italy, 2008)
Ca’ d’Oro – Venice (Italy, 2009)
Palazzo Litta – Milano (Italy, 2010)
Accademia di Belle Arti – Torino (Italy, 2010)
The Frost Art Museum – Miami (USA, 2011).
 
Premi per la realizzazione di sculture di arredo urbano e di edifici pubblici:
Luci d’Artista – Turin
A.I.S.M. – Torino
Italo Calvino Library – Torino
 
Hanno scritto di lui:
Gillo Dorfles, Francesco Poli, Giorgio Verzotti, Mario Bretoni, Giovanni Castagnoli, Amnon Barzel, Giulio Ciavoliello, Marco Meneguzzo, Dario Trento, Corrado Levi, Daniela Lancioni, Guido Curto, Renato Miracco, Achille Bonito Oliva.

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