Nelle prime ore di domenica 27 aprile 2025 è morto all’età di 85 anni mons. Giuseppe Cavallotto, vescovo emerito di Cuneo e Fossano. Da alcuni giorni era ricoverato all’Ospedale Santa Croce di Cuneo. Ha guidato per dieci anni le due diocesi, allora unite in persona episcopi, dal 2005 al 2015.
Dopo il suo ritiro per raggiunti limiti di età mons. Cavallotto anni ha continuato a vivere nella diocesi cuneese, a Fontanelle, al servizio dei confratelli anziani e a collaborare al servizio pastorale nel Santuario “Regina Pacis”.
Di seguito i riferimenti per le esequie:
- Camera ardente presso il Vescovado nuovo di Cuneo (via Amedeo Rossi 28): domenica 27 aprile dalle 15 alle 19, lunedì 28 e martedì 29 aprile a dalle ore 9 alle ore 19.
- Santo Rosario presso la chiesa Cattedrale di Cuneo: martedì 29 aprile alle ore 20.30.
- Esequie nella chiesa Cattedrale di Cuneo: mercoledì 30 aprile alle ore 10, con partenza alle ore 9.45 dal Vescovado nuovo.
Il cordoglio delle diocesi di Torino e Susa
«L’Arcivescovo di Torino e vescovo di Susa card. Roberto Repole, l’Arcivescovo emerito mons. Cesare Nosiglia, il vescovo emerito mons. Alfonso Badini Confalonieri, il vescovo ausiliare mons. Alessandro Giraudo, il vescovo ausiliare emerito mons. Guido Fiandino, il vicario generale di Susa don Mario Daniele Giglioli, il Capitolo Metropolitano e gli interi Presbiterii diocesani, insieme ai fedeli delle comunità di Torino e di Susa, si uniscono al dolore della diocesi di Cuneo-Fossano e affidano al Pastore dei pastori
mons. Giuseppe Cavallotto
vescovo emerito di Cuneo e di Fossano.
Di lui si conserva il ricordo con l’affetto come pastore e padre, sempre disponibile verso i bisogni dei suoi figli e, con grande riconoscenza per il suo intenso e generoso ministero episcopale, si chiede alla Comunità cristiana di unirsi nella preghiera del fraterno suffragio».
Cenni biografici
Monsignor Cavallotto era nato in frazione Noche di Vinchio, in provincia di Asti, il 13 febbraio 1940. Formato nel Seminario astigiano, era stato ordinato il giorno di san Pietro e Paolo, il 29 giugno del 1964. Da giovane prete era stato direttore del Seminario minore di Asti, per tre anni. Proseguì gli studi a Roma, per la laurea in Scienze dell’Educazione presso l’Ateneo Pedagogico Salesiano.
Numerosi gli incarichi ricoperti negli anni: da assistente ecclesiastico centrale nell’Ufficio Nazionale di Azione Cattolica e responsabile della Catechesi nel Settore ACR (1969-1979); membro della Commissione CEI per la stesura del Catechismo dei preadolescenti (1973- 1982); docente nell’Istituto Pastorale “Regina Mundi” dell’USMI (1975-1988); docente di catechetica nell’Istituto di Catechesi Missionaria presso la Pontificia Università Urbaniana (dal 1979); docente aggregato nella Facoltà di Missiologia (dal 1985); componente della Commissione della CEI per la proposta del catecumenato in Italia (dal 1993); decano della Facoltà di Missiologia presso la Pontificia Università Urbaniana (dal 1995); consultore della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Dal 1997). Autore di varie opere sulla Catechesi e il Catecumenato, ha collaborato con varie riviste di studio, di pastorale e dizionari.
Nel suo ultimo libro «Il grido dei profeti. Parole senza tempo» (Edizioni san Paolo, 650 pp, 2023) propose una lettura approfondita dei libri profetici, arricchita da alcuni commentari. «Il grido dei profeti – scriveva – è lontano negli anni, ma le loro parole sono senza tempo, come cita il sottotitolo del libro. È parola di Dio che scuote, illumina, rigenera. Essa è come “un martello che spacca la pietra” (Ger 23,29). I profeti invitano popolo e singoli a interrogarsi, a riconoscere il proprio peccato, a convertirsi».