Mons. Joseph Coutts, presidente della Conferenza episcopale pachistana, a Torino

Giovedì 3 marzo 2016 in città per ricordare Shahbaz Bhatti e raccontare la persecuzione cristiana in Pakistan

«La voce della verità non sarà mai ridotta al silenzio. E non permetteremo che l’oscurità prenda il sopravvento sulla luce. Il suo lavoro non si fermerà con la sua morte, lo continueremo noi». Così cinque anni fa monsignor Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, ha iniziato la celebrazione dei funerali di Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze ucciso dai fondamentalisti il 2 marzo 2011 a causa del suo impegno in favore di Asia Bibi e contro la legge antiblasfemia.
 
A cinque anni dall’assassinio di Bhatti, monsignor Coutts è stato in Italia, ospite della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, per ricordare il ministro cattolico e per testimoniare la discriminazione e la persecuzione subita dai cristiani in Pakistan, specie a causa della legge antiblasfemia che condanna a morte chi insulta il Profeta Maometto e all’ergastolo chi profana il Corano. Tra le vittime più note della cosiddetta “legge nera”, Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, in carcere dal 2009.
 
Il 3 marzo 2016 monsignor Coutts è stato anche a Torino dove ha incontrato dapprima il vescovo ausiliare emerito della diocesi, Monsignor Guido Fiandino, e poi il Comitato Regionale per i Diritti umani.
 
Alle ore 11.30, l’arcivescovo di Karachi ha raccontato la realtà dei cristiani in Pakistan nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris – in via Alfieri – sede del Consiglio Regionale del Piemonte. Ai saluti iniziali di monsignor Guido Fiandino, del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comitato Regionale per i Diritti Umani, Mauro Laus, e del direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre Italia, Alessandro Monteduro, è seguita la testimonianza di monsignor Coutts. La conferenza è stata moderata da Stefano D’Orazio (in allegato il comunicato stampa di ACS Italia).
 

Link al video e alla fotogallery della conferenza stampa di Mons. Coutts a Palazzo Lascaris.

 
Alle ore 18, monsignor Coutts ha presieduto la Messa presso il Santuario della Consolata.
 
Infine, alle ore 20.45, alla Galleria d’Arte Moderna – Sala conferenze – in c. Galileo Ferraris 30 a Torino, il presule è intervenuto nel corso della conferenza «Sperando contro ogni speranza. Cristiani perseguitati: una testimonianza dal Pakistan». L’evento, che godeva del Patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, è stato organizzato da Aiuto alla Chiesa che Soffre e dalla Diocesi di Torino (locandina in allegato).
 
Da sempre Aiuto alla Chiesa che Soffre unisce al sostegno alla Chiesa in tutto il mondo – più di 6 mila progetti finanziati ogni anno in oltre 150 paesi – alla denuncia delle violazioni alla libertà religiosa e in particolar modo della persecuzione anticristiana.
 
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2014 ha raccolto oltre 105 milioni di euro nei 21 Paesi dove è presente con sedi nazionali e ha realizzato 5.614 progetti in 145 nazioni.
 
Per ulteriori info: acsitalia.torino@gmail.com, Sito-web: www.acs-italia.org, tel. 06 69893911.
 
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