Tavolo regionale Istituzioni sanitarie cattoliche

Comunicato stampa del 31/03/2011

ARCIDIOCESI DI TORINO
UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI
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 COMUNICATO STAMPA
 
TAVOLO REGIONALE ISTITUZIONI SANITARIE CATTOLICHE
(SEDUTA DEL 26 MARZO 2011)
 
Su indicazione della C.E.I. ed analogamente ad altre Regioni Ecclesiastiche italiane è stato recentemente costituito il Tavolo regionale delle Istituzioni di ispirazione cristiana un organismo che riunisce strutture sanitarie quali Presidi ospedalieri, Case di cura e Centri di riabilitazione che operano nel campo della salute.
 
Esso, oltre a stabilire un collegamento permanente fra i soggetti componenti il Tavolo, ha il compito, fra gli altri, di svolgere una forma di coordinamento tra gli stessi e monitorare la situazione ed i
problemi di particolare rilievo dei servizi e presidi sanitari di ispirazione cristiana nell’ottica della responsabilità e della sussidiarietà, nonché di promuovere iniziative di formazione in ambito
etico e bioetico.
 
I rappresentanti del Tavolo, guidati da mons. Guido Fiandino vescovo ausiliare di Torino e Delegato regionale per la Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Piemontese sono stati ricevuti in data 2 marzo dal Presidente della Regione Roberto Cota al quale hanno presentato l’iniziativa chiedendone il riconoscimento ufficiale e gli hanno prospettato le problematiche emergenti del settore, in particolare la grave situazioni in cui versano i Presidi ospedalieri.
 
Tali istituzioni – Cottolengo, Gradenigo, Fatebenefratelli, San Camillo e Ausiliatrice — erogano prestazioni di eccellenza e sono un punto di riferimento imprescindibile nel panorama sanitario regionale. Tuttavia, pur operando di fatto e di diritto come soggetti pubblici, essi soggiacciono ad un regime che tende ad equipararli a case di cura. Inoltre le misure di contenimento ventilate dalla Regione, se applicate indiscriminatamente e senza tenere in conto la particolarità dei Presidi, rischiano di comprometterne in alcuni casi l’esistenza.
 
Il Presidente Cota, mostrando considerazione e apprezzamento per l’opera che i Presidi cattolici svolgono, ha manifestato ampia disponibilità ad affrontare i temi trattati. In particolare, ha aderito alla richiesta di riconoscere formalmente il Tavolo attraverso un protocollo di intesa finalizzato alla consultazione periodica in materia sanitaria e bioetica e ha valutato positivamente l’inserimento dei Presidi nella rete pubblica al fine di rendere effettiva l’equiparazione che già l’attuale normativa prevede.
 
A tale scopo, l’ARIS e cioè l’Associazione che raggruppa gli Istituti Religiosi Socio – Sanitari religiosi, dopo un positivo incontro con i funzionari regionali preposti, ha elaborato una bozza contenente la normativa che la vigente legislazione prevede circa i rapporti fra i Presidi e la Regione e che, nella formulazione proposta, può costituire una realistica base di discussione al fine dell’organica equiparazione dei Presidi nella rete pubblica.
 
Nella seduta del Tavolo avvenuta sabato 26 marzo 2011 si è auspicato che si attui al più presto il riconoscimento formale del Tavolo stesso e si programmi con sollecitudine una sua convocazione per avviare il confronto sul delicato problema, così da giungere ad un accordo con la regione Piemonte che chiarisca definitivamente la funzione dei Presidi ospedalieri cattolici, e riconosca quanto dovuto anche sul piano finanziario per la loro sopravvivenza. La situazione dei Presidi, in mancanza tutt’oggi degli accordi con la Regione che ne regolano l’attività sotto il profilo economico, si aggrava ulteriormente e desta la preoccupazione dei Vescovi piemontesi, i quali continuano ad esprimere vicinanza e solidarietà alle famiglie religiose che gestiscono i suddetti presidi, in quanto si tratta di risorse importanti a servizio di tutta la popolazione piemontese.
 
Per il Tavolo:
Mons. Guido Fiandino, delegato regionale CEP Pastorale della Salute
Don Marco Brunetti, incaricato regionale CEP Pastorale della Salute
INFO: don Marco Brunetti, cellulare 3385839605
 

 


Il Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali
Don Livio DEMARIE
+39 377 1168020
 
 
 
 
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