Tempo favorevole, tempo di salvezza: messaggio dell’Arcivescovo per la Quaresima

Invito a compiere un gesto di amore concreto per tanti fratelli e sorelle poveri

Cari fratelli e sorelle,
 
il cammino della fede che ogni anno la Chiesa ci offre nei tempi liturgici ha il suo più intenso momento di grazia nella Quaresima, nella quale siamo invitati alla conversione del cuore per rinnovare il nostro “sì” di fede e di carità a Colui che è morto e risorto per noi e ci ha donato una vita nuova ed eterna. Una vita che abbiamo ricevuto nel Battesimo, quando, rinati proprio grazie al mistero pasquale, siamo diventati figli nel Figlio di Dio. Per questo la Quaresima è tempo santo di riscoperta comunitaria del Battesimo, per riviverne la ricchezza di grazia, che abbiamo ricevuto, e confermare, nella Notte Santa di Pasqua, la nostra adesione alla fede in Cristo e l’impegno a testimoniare il suo amore.
 
La Quaresima è dunque tempo catecumenale. Lo è per quanti si preparano anche oggi al Battesimo, per ogni credente e per l’intera comunità. Quest’anno poi i testi biblici delle sante Messe domenicali ci permettono di approfondire questo mistero della nuova nascita ed i segni che l’accompagnano: l’acqua, la luce, il pane di vita, la risurrezione. Sono segni che richiamano l’esistenza concreta, di cui abbiamo bisogno ogni giorno e che possiamo riassumere tutti nel grande dono della fede: «Dio ci ha tanto amato da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16).
 
Questa è la vita eterna: che crediamo nel Figlio di Dio e, amandoci gli uni gli altri, ne testimoniano la vita. È l’amore, il suo amore assoluto e definitivo, che redime l’uomo da ogni forma di schiavitù morale e materiale. Ogni gesto di amore manifesta che siamo redenti e che vogliamo vivere, come Cristo, fino al dono di noi stessi per gli altri. «Amatevi come io vi ho amato» è il suo comandamento nuovo, perché così «tutti conosceranno che siete miei discepoli» (Gv 13,34-35).
 
Preghiera, digiuno e carità sono le tappe del cammino di conversione che la Quaresima ci invita a vivere nelle nostre comunità e nelle nostre case. Ci aiuta il sussidio della Quaresima di fraternità “Là dove l’acqua è più pura”, che come ogni anno viene preparato dagli Uffici della Curia per aiutare soprattutto le famiglie a sostare nella propria casa per un momento di ascolto del Vangelo e di preghiera accompagnata da impegni concreti di amore verso i malati, i poveri e le persone bisognose di speranza. Ogni giorno può essere momento favorevole per incontrare il Signore e, nel suo nome, accogliere la luce della sua Parola per testimoniarla negli ambienti di vita e di lavoro. Anche ci aiutano gli Esercizi spirituali al popolo sul tema del Credo, che stiamo svolgendo in questi anni nelle parrocchie e che riguardano la professione di fede sullo “Spirito Santo”.
 
Ricordo, infine, l’invito che la nostra Diocesi ogni anno rivolge alle parrocchie, alle comunità religiose e laicali e ad ogni cristiano e uomo di buona volontà, a compiere un gesto di amore concreto per tanti fratelli e sorelle poveri tra noi e nel mondo, che attendono la testimonianza della nostra fede e carità. La nostra offerta sia accompagnata dalla preghiera e sia frutto di sacrificio. Non vogliamo dare il superfluo, ma il necessario, perché solo così anche a noi non mancherà mai ciò di cui abbiamo bisogno in beni, ma soprattutto in amore e pace. Perché «chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà; chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà» (2 Cor 9,6).
Invito i gruppi dei ragazzi del catechismo, dell’ACR, degli Scout, dell’oratorio e i giovani a farsi promotori di questa iniziativa, anche verso tanti loro coetanei nelle scuole e in parrocchia. I gruppi missionari in particolare siano animatori della comunità cristiana affinché nessuno resti ai margini di questo impegno che deve coinvolgere tutti.
 
Con l’augurio che possiate sperimentare quanto Dio ama chi dona con gioia, vi benedico e prego il Signore perché la Quaresima sia per tutti il tempo propizio per nutrire lo spirito del pane di vita, che è Cristo, Parola, Eucaristia e Carità.
Mons. Cesare Vescovo, padre e amico
 
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