Sabato 17 maggio 2025 alle ore 16, presso il Teatro della parrocchia della Crocetta, in via Marco Polo 6 a Torino, si tiene un incontro-testimonianza con il missionario fratel Francesco D’Aiuto, missionario comboniano a Santa Rita (Paraiba – Brasile).
Fratel D’Aiuto sarà accompagnato da un rappresentante della COOREMM, la Cooperativa dei Raccoglitori di rifiuti di Marcos Moura.
Sarà possibile condividere una cena in fraternità con fratel D’Aiuto, prenotazioni a: roberto.giacone@gmail.com
Per ulteriori info: Comitato Roraima di solidarietà con i Popoli Indigeni del Brasile – Torino, Tel. 338-5215228; 335-6931882
PROFILO DI FRATEL D’AIUTO
Fratel Francesco D’Aiuto è un Missionario speciale. Nato a Lucca nel 1949, maturò da adulto la sua vocazione, ed emise la professione religiosa tra i Comboniani nel 1983, trasferendo a servizio dei più poveri il suo contagioso entusiasmo e le sue capacità imprenditoriali.
Ormai è in Brasile dal 1985. A Carapina, presso Vitoria, nello Stato di Espirito Santo, ha fondato numerose Cooperative che danno lavoro a tanti esclusi: quella della Raccolta Differenziata dei Rifiuti, quella Tessile, quella dei Mattoni, quella dei Pescatori, infine la Cooperativa “Il Germoglio” per fornire alimenti a basso costo ai poveri, riuscendo al contempo a pagare meglio i Senza Terra produttori.
Dal 2007 lavora a Santa Rita, una città di 150 mila abitanti che fa parte dell’interland di João Pessoa (800 mila abitanti), la capitale dello stato di Paraiba, nel nord-est brasiliano (quella punta dell’America Latina che più si avvicina all’Africa). È un agglomerato sorto accanto alle grandi piantagioni di ananas, che danno lavoro solo due o tre mesi all’anno, al tempo del raccolto. I raccoglitori sono pagati due o tre euro al giorno per 14 – 16 ore di lavoro sotto un sole cocente, protetti da caschi, stivali fino alle cosce e protezioni delle braccia per ripararsi dalle spine e dalle foglie taglienti degli ananas che dilaniano le carni. Fuori del periodo della raccolta, la disoccupazione è tragica.
A Santa Rita fratel D’Aiuto ha fondato la Cooremm (Cooperativa Raccoglitori di rifiuti di Marcos Moura): Cooperativa dei “catadores” (raccoglitori di rifiuti) ha come obiettivo principale lo sviluppo umano, spirituale, sociale ed economico di un gruppo di persone che vivevano ai margini della società, in situazione di totale esclusione, persone con autostima molto bassa, quasi tutte analfabete e che, disoccupate, sopravvivevano raccogliendo rifiuti riciclabili nelle vie e nell’immondizia, vendendoli ad un prezzo molto basso. La Cooperativa, di cui Fratel Francesco è Presidente, si è organizzata assicurando la continuità di raccolta dei residui in condizioni migliori, con camion, carretti ed attrezzature della cooperativa (che provvede anche alla manutenzione), dotando opportunamente i lavoratori di uniforme della Cooremm, scarponi e guanti; un gruppo di catadores è invece impegnato permanentemente nel capannone per separare i materiali, fare le pulizie e preparare i pasti. Il secondo obiettivo della cooperativa è il rispetto dell’ambiente con una particolare attenzione alla raccolta differenziata di rifiuti, attraverso attività di sensibilizzazione nelle famiglie e nelle scuole.
Il «Projeto Legal» che fratel D’Aiuto porta avanti con padre Saverio Paolillo, è costituito da un centro di accoglienza e convivenza per 250 bambini e adolescenti, tra i 6 e i 13 anni, in condizioni di vulnerabilitá sociale e a rischio, cioé privi di protezione sociale ed economica, del quartiere Marcos Moura, nella periferia di Santa Rita, comune della regione metropolitana di João Pessoa, capitale dello stato di Paraiba. Il Centro, funziona dalle 7,30 alle 16,30; occupa il tempo libero dalla scuola dell´obbligo, con la realizzazione di attività pedagogiche di sostegno; percorsi di educazione ai valori, alla legalità e alla cittadinanza; attività ricreative e sportive; laboratori di musica, arte, cultura e teatro; corsi di artigianato e formazione professionale con la finalità di rafforzare la rete di protezione dei minori; garantire la tutela dei loro diritti; incrementare l´autostima; stimolare le potenzialità; promuovere l’inclusione e l´integrazione sociale; prevenire lo sfruttamento della manodopera infantile e impedire il coinvolgimento nella criminalità e nel consumo di droghe. Il progetto prevede il coinvolgimento delle famiglie e della comunitá locale, nel rispetto del diritto alla convivenza familiare e comunitaria e costituisce un forte incentivo all’esercizio del protagonismo e della cittadinanza.
Il Cedhor – Centro di Difesa dei Diritti Umani Oscar Romero –, di cui fratel D’Aiuto è Presidente, si propone di accogliere e aiutare le persone più emarginate e bisognose attraverso l’offerta di formazione finalizzata alla sensibilizzazione ed alla presa di coscienza nell’esercizio dei diritti umani, l’educazione alla libertà e alla cittadinanza cosciente e responsabile, lo sviluppo della leadership locale, l’offerta di consulenza ad associazioni, movimenti e organizzazioni popolari nell’area dei diritti umani; tutelare le persone nei processi giuridici in casi di violazione dei diritti umani, con valore emblematico e di ampia ripercussione; inoltrare infine al sistema giudiziario i casi individuali con adeguata assistenza secondo necessità.
Fratel D’Aiuto ha anche avviato la Cooperativa delle donne fabbricanti di sapone da oli di scarto, e sostenuto un Progetto per l’Educazione familiare, per la prevenzione e promozione della sanità materno-infantile e la Pianificazione familiare.
È ora in Italia con un rappresentante dei “catadores” nell’ambito di scambi formativi con una Cooperativa di Raccolta differenziata dei rifiuti, L’arcobaleno di Torino.
Fratel D’Aiuto è uomo di alta spiritualità, che nell’assidua preghiera e meditazione della Parola trova la sorgente del suo spendersi totalmente davvero per gli scartati, anche se lui insiste nel dire che non è stato lui a fare qualcosa per gli ultimi, ma che sono i poveri che continuamente lo evangelizzano.