«Quando cantavo dov’eri tu?» è il titolo della IV edizione della Collegno Fòl Fest, in programma da sabato 7 a domenica 15 giugno 2025, nel parco della Certosa Reale, dove la follia non è più muro che esclude, ma arte, talento, cultura, scienza.
Anche quest’anno, la festa dedicata alla salute delle menti ripropone, con forza, i temi dell’inclusione e della cittadinanza e guarda oltre il marchio imposto al disagio mentale, rilegge la storia della città e del suo manicomio, guarda ai passi fatti dalla psichiatria, richiama l’attenzione sugli studi in corso e sulle prospettive di cura, ricorda che le psicosi non annientano la creatività e l’espressione artistica. E lo fa seguendo un filo rosso e dedicato al femminile. Due donne sono i volti simbolo dell’edizione di Fòl Fest 2025: Lucia Saltarin e Camille Claudel, artiste, finalmente riconosciute come persone, senza etichette diffamanti. Lucia e Camille sono il simbolo dell’oppressione, della negazione dell’identità e del genio che resiste al sopruso.
Il claim della festa e la rima del fumo, che sale nell’immagine di copertina dalla pipa del profilo bifronte, proiettano addosso l’altra Lucia, che il disagio non ha saputo annientare. Quella celebrata da Mauro Ermanno Giovanardi giovedì 12 giugno, nella performance artistica «Quando cantavo dov’eri tu?», sospesa tra concerto e poesia, in cui il leader dei La Crus colora di sfumature le parole della poetessa internata a Collegno.
Così, le emozioni irrequiete e i tradimenti ossessivi della mente non hanno umiliato la creatività di Camille, scultrice, sepolta viva nel manicomio di Montfavet e riconsegnata all’arte che, oggi, le riconosce un talento fuori dal comune. È lei la protagonista dello spettacolo teatrale «Camille Claudel. La scultura come emancipazione, la follia come punizione», in scena sabato 14 giugno.
Oltre a riscoprire il valore storico e sociale dei padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico, Collegno Fòl Fest è un festival multidisciplinare, che promuove inclusione e consapevolezza, mettendo a confronto punti di vista, pareri, prospettive, risorse, talenti. La psichiatria torna protagonista nei luoghi in cui è stata discussa e lo fa guardando alla persona, alle sfaccettature della malattia e a quelle della cura.
Come ogni anno, un focus è dedicato ai più giovani e al loro male di vivere, che continua a registrare dati in salita. L’appuntamento di riferimento, sul tema, è giovedì 12 giugno, con «Ipercollegati e scollegati: il disagio giovanile contemporaneo», lectio magistralis di Massimo Recalcati, psicanalista e autore di saggi, volto televisivo e docente universitario.
Il programma dei 9 giorni è la sintesi delle proposte elaborate dagli organizzatori – Comune di Collegno, ASL TO3, Arci Valle Susa-Pinerolo APS, Cooperativa Il Margine e Lavanderia a Vapore – e di quelle presentate dalle altre realtà pubbliche e private, che hanno aderito al Concorso d’idee aperto dal 15 novembre 2024 al 15 gennaio 2025. Sono 63 gli eventi, molti gli appuntamenti scientifici organizzati da Asl TO3 e dal suo Servizio IESA, oltre all’Università degli Studi di Torino: conferenze, tavole rotonde, workshop, approfondimenti con medici e ricercatori.
Un programma di studi che, sabato 7 giugno, apre “in leggerezza”, con «Una poesia X l’inclusione show», tappa finale dell’omonimo concorso letterario, organizzato per sensibilizzare sui temi della salute mentale e dell’accoglienza come metodo di cura. La premiazione delle poesie finaliste è animata dallo spettacolo di Gianpiero Perone, con i protagonisti di Zelig e Colorado.
Sono il ponte tra l’espressione artistica e l’aspetto scientifico le 5 mostre, allestite tra Villa 5 e la Sala delle Arti, con taglio del nastro sabato 7 giugno nel pomeriggio. Domenica 8 giugno la tradizionale Fòl Parade sfila nel parco della Certosa, dal Vascone di piazza della Pace all’Orto che Cura, guidata dall’Orchestra Fiati della Città di Collegno, con le Masche dell’Associazione San Lorenzo. I saluti del sindaco di Collegno, Matteo Cavallone, e dell’assessore Clara Bertolo, danno il via ufficiale alla festa e introducono l’installazione collettiva Reaction-Steli, con il pubblico protagonista.
Tutta l’area aulica del parco vive di Fòl Fest, con due luoghi simbolici, che si confermano il cuore della festa. Il punto di riferimento è l’Orto che Cura – progetto ed esperienza di rigenerazione ambientale, umana, urbana – che, oltre a ospitare appuntamenti, è sede della Libreria della Fòl Fest e dei suoi incontri con gli autori. Sempre piazza Avis 3 è l’indirizzo per una pausa all’insegna di Food all’orto, il progetto di ristorazione inclusiva a cura della cooperativa Il Margine, per sviluppare l’esperienza lavorativa di chi frequenta il servizio riabilitativo. Qui è l’area food della Fòl Fest.
All’altra estremità della linea simbolica, che attraversa il parco e coinvolge i suoi spazi, Fòl Fest anche quest’anno trova il palco ideale, per spettacoli e performance artistiche, nella Lavanderia a Vapore, casa europea della danza e centro di ricerca per la sperimentazione artistica contemporanea. Alla Lavanderia si scopre anche Square Collegno, installazione olofonica interattiva realizzata dall’artista Lorenzo Bianchi Hoesch, che attraverso il cellulare introduce il pubblico in un luogo ambiguo, abitato dal suono, dove è difficile separare il reale dal possibile, il concreto dall’immaginario. Square Collegno è un’esperienza che conduce attraverso gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico, offrendo un ascolto del luogo esplorato e valorizzando la Lavanderia e la sua cornice.
Collegno Fòl Fest è ideata e promossa da Città di Collegno, Asl TO3, Arci Valle Susa- Pinerolo APS, Cooperativa Il Margine/Orto che cura e Lavanderia a Vapore, con il sostegno e il patrocinio di UniVerso programma culturale dell’Università degli Studi di Torino.
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