“Accogliamo l’Amore più grande”: messaggio dell’Arcivescovo per l’inizio della Quaresima

Tempo di conversione, guidato da un più assiduo ascolto della Parola di Dio per liberarsi dai falsi "idoli"

Di seguito il testo del Messaggio ai fedeli di mons. Cesare Nosiglia per l’inizio della Quaresima.

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Cari fratelli e sorelle,

siamo all’inizio di una nuova Quaresima, tempo di grazia che la sapienza pedagogica della Chiesa ci offre per entrare più in profondità nella dimensione battesimale della nostra esperienza cristiana. Esperienza di morte a quanto si oppone in noi al progetto di Dio, ma anche di risurrezione, partecipando alla vita nuova che il Signore ci ha donato nel suo Spirito. La Quaresima è perciò un tempo di conversione, guidato da un più assiduo ascolto della Parola di Dio e da una più costante preghiera per liberarci da tutti quegli «idoli» che coltiviamo, talvolta segretamente, nella nostra vita e che ci impediscono di camminare più speditamente verso il Signore. Essi ci impediscono anche di costruire relazioni fraterne e solidali con le persone, quando non ci spingono ad alimentare divisioni e contrapposizioni che generano sofferenze e dolore.

Per questo, il tempo di Quaresima è sempre collegato anche con la dimensione della carità, che si esprime in modo particolare attraverso la campagna della «Quaresima di fraternità ». Quest’anno la situazione di crisi economica, che investe tante imprese e lavoratori del nostro territorio, ci deve spingere a promuovere vie di concreta solidarietà, in particolare verso le famiglie che soffrono per la perdita del lavoro di uno o più dei loro membri. L’iniziativa dei sostegni di vicinanza avviati dalla Caritas diocesana solleciti le nostre comunità a favorire questa forma di prossimità tra le famiglie. Si tratta di vie e impegni con i quali vogliamo farci vicini a tanti nostri fratelli che qui tra noi, come nel mondo, soffrono a causa della povertà e ingiustizia e spesso anche della fame.

Queste scelte tuttavia debbono essere accompagnate da più profonde decisioni che incidano nel nostro stile di vita, da improntare a sobrietà e semplicità e a quello spirito di gratuità e fraternità che non esclude nessuno dal nostro concreto amore. Tutto ciò non dipende però solo dalla nostra buona volontà. Occorre che accogliamo l’Amore più grande che il Signore ci offre, per compiere gesti così impegnativi che cambiano il cuore. Per questo, la Quaresima si apre con un forte invito ad accogliere la grazia di Dio in questo tempo santo: «Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza» (2Cor 6,2).

Il gesto delle ceneri sul capo ci richiama a questa radice di Amore, che nasce dalla volontà di Dio di riconciliare il mondo in Cristo, di cui tutti ci sentiamo destinatari e responsabili. Sì, torniamo dunque a Lui con tutto il cuore, per diventare capaci di costruire attorno a noi solidarietà e fraternità.

Mons. Cesare NOSIGLIA

Arcivescovo
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