Addio a Benedetto XVI: il cordoglio e il ricordo di mons. Repole

Il Pontefice emerito è deceduto il 31 dicembre 2022. Dichiarazione di mons. Nosiglia e indicazioni liturgiche per le Messe di suffragio

L’Arcivescovo di Torino mons. Roberto Repole e l’arcivescovo emerito mons. Cesare Nosiglia, unitamente al presbiterio diocesano e alla Chiesa torinese tutta, affidano a Gesù Buon Pastore il papa emerito Benedetto XVI, nato Joseph Aloisius Ratzinger.

Benedetto XVI è deceduto il 31 dicembre 2022 nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, dove si era ritirato dopo la rinuncia del febbraio 2013. È stato il 265° Papa della Chiesa cattolica e Vescovo di Roma dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 16 aprile.

La notizia della sua nascita al Cielo giunge a pochi giorni di distanza da quella del card. Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, che nel 2010 aveva accolto Benedetto XVI a Torino in occasione della solenne Ostensione della Sindone (nella foto).

La comunità diocesana è invitata a unirsi nella preghiera di suffragio.

«Il cristiano che prega non pretende di cambiare i piani di Dio o di correggere quanto Dio ha previsto. Egli cerca piuttosto l’incontro con il Padre di Gesù Cristo, chiedendo che Egli sia presente con il conforto del suo Spirito in lui e nella sua opera» (Benedetto XVI).

In allegato il testamento spirituale di Benedetto XVI, diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede la sera del 31 dicembre 2022, giorno della sua morte.

Qui di seguito il video-ricordo di mons. Roberto Repole (in allegato la trascrizione dell’audio):

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Qui sotto la dichiarazione di mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo emerito di Torino, sulla morte di Benedetto XVI:

«Il suo insegnamento ma anche la sua umiltà mi hanno sempre fornito un esempio e una testimonianza che resta nel mio cuore e nella mia anima come dono a cui attingere nel mio cammino spirituale e culturale.
A lui devo molto: lavorando alla preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù nel 2000, a fianco di san Giovanni Paolo II, ho avuto modo di conoscere e apprezzare non solo la grande qualità di pensiero ma anche la squisita delicatezza nel trattare con le persone.
Come vescovo di Vicenza e poi arcivescovo di Torino ho avuto modo di incontrare Benedetto XVI in più occasioni. Nelle visite «ad limina» (con i vescovi del Triveneto come con quelli di Piemonte – Valle d’Aosta) il Papa ha sempre voluto riservare ampio spazio alla conversazione personale; porto sempre nel cuore i nostri dialoghi e anche le concrete indicazioni pastorali, alcuni aspetti importanti che mi ha indicato per la cura della diocesi di Torino.
La sua morte mi addolora molto. Ho letto e riletto i suoi libri, che mi mandava puntualmente: mi hanno sempre offerto un tesoro prezioso che mi ha accompagnato nelle mie predicazioni.
Devo a lui la nomina ad arcivescovo metropolita di Torino nel 2010. E, come tutti i credenti, gli sono debitore del grande magistero che ci ha donato come esperto conciliare, docente di Teologia, presidente della Pontificia Commissione Biblica e poi come Papa. In particolare voglio ricordare i suoi libri su Gesù di Nazareth, che hanno saputo ripresentare in linguaggio piano e contemporaneo quella verità del Signore Gesù Cristo che è al centro della vita della Chiesa e delle nostre esistenze di credenti e di uomini e donne.

Mons. Cesare Nosiglia, vescovo emerito di Torino»

Al seguente link le indicazioni dell’Ufficio Liturgico nazionale per le Messe in suffragio del Papa emerito Benedetto XVI: https://liturgico.chiesacattolica.it/indicazioni-liturgiche-per-le-messe-in-suffragio-del-papa-emerito-benedetto-xvi/

 

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