Varato il «Piano freddo» per i senza fissa dimora

800 posti per le persone prive di domicilio grazie alla sinergia tra Comune, Diocesi e Terzo settore

La Giunta Lo Russo martedì 16 novembre 2021 ha varato il tradizionale «Piano freddo» attraverso una rete, potenziata nei mesi invernali, di servizi riservati alle persone senza dimora e a coloro che vivono condizioni di grave disagio abitativo.

Gli interventi di accoglienza e di inclusione sociale comprendono i servizi di primo contatto in strada e di primo accesso alle Case di Ospitalità (aperte prevalentemente 24 ore su 24), agli alloggi e alle residenze di autonomia. Il piano comprende poi percorsi abitativi in housing first, interventi educativi e di inserimento in percorsi di inclusione personalizzati volti a favorire l’uscita dalla condizione di grave emarginazione sociale.

L’accoglienza per le persone senza dimora e in condizione di elevata fragilità raggiunge gli oltre 800 posti disponibili (circa 600 nei percorsi di accoglienza in case di ospitalità e oltre 200 in progetti per l’autonomia abitativa). Un obiettivo raggiunto grazie alla sinergia tra la Città, le realtà del Terzo settore (volontariato e cooperazione sociale) e l’impegno a tutto campo della Diocesi di Torino attraverso la Caritas diocesana.

Le strutture di ospitalità temporanea destinate all’emergenza sfratti sono passate da 187 nel 2017 a quasi 300 nel 2021 prevalentemente tramite le progettualità approvate con il Piano di Inclusione Sociale. «Inoltre», spiega una nota del Comune, «sono state approvate iniziative che hanno permesso e consentiranno a breve di avviare accoglienze e percorsi di inclusione sociale per circa 280 persone». Anche le strutture attivate per l’ospitalità temporanea dei migranti accolti in seguito alla liberazione delle palazzine dell’ex villaggio olimpico Moi in via Giordano Bruno, quasi 360 posti, vengono progressivamente destinate ai percorsi di inclusione delle persone in condizioni di disagio abitativo e fragilità sociale.

«La nostra città», sottolinea il neo assessore al Welfare Jacopo Rosatelli, «affronta il secondo inverno in cui le fragilità e i rischi che caratterizzano la condizione di senza dimora risultano ulteriormente acuiti, anche a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria. Oggi Torino dispone di una rete di servizi e un programma di interventi attivi tutto l’anno e che, nel periodo invernale, vengono rafforzati per cercare di assicurare una adeguata risposta ai maggiori bisogni delle persone senza dimora e di quelle più fragili che nei mesi più freddi vedono crescere la loro condizione di disagio».

Stefano Di Lullo (da «La Voce E il Tempo» del 21 novembre 2021)

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