Al via la causa beatificazione del card. Ballestrero

L'annuncio dal Consiglio dei Vescovi del Piemonte nella seduta del 4 febbraio

Nella riunione del 4 febbraio 2014 la Conferenza episcopale del Piemonte ha deciso di iniziare l’iter per la causa di beatificazione del cardinale Anastasio Ballestrero, carmelitano, già arcivescovo di Torino e presidente della Cei dal 1979 al 1985.

 
Lo si legge in un breve passaggio del comunicato diffuso dai vescovi piemontesi al termine della loro sessione di lavori tenutasi a Pianezza. «Con gioia, in modo plebiscitario – si legge in un passaggio del testo – c’é l’annuncio dell’avvio dell’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione-canonizzazione del card. Anastasio Ballestrero e di Suor Maria Carola del Cottolengo».
Nato a Genova il 3 ottobre 1913, entrato giovanissimo nell’ordine dei carmelitani, Ballestrero è stato a lungo una figura centrale nella vita della Chiesa italiana. Preposito generale dei carmelitani scalzi per due mandati, partecipò come perito al Concilio Vaticano II. Paolo VI lo nominò nel 1973 come arcivescovo di Bari e poi nel 1977 lo trasferì alla guida della Chiesa di Torino, proprio mentre la città viveva la stagione difficilissima degli Anni di piombo. Da presidente della Cei guidò la riflessione che nel 1981 portò al documento La Chiesa italiana e le prospettive del Paese e il cammino che portò al Convegno ecclesiale di Loreto nel 1985 intorno al tema «Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini». Lasciata la guida dell’arcidiocesi di Torino nel 1989, morì il 21 giugno 1998.
Per un ricordo più approfondito della figura del cardinale Ballestrero è possibile leggere due articoli, a cura di mons. Giuseppe Ghiberti e don Renzo Savarino, pubblicati il 29 settembre 2013 dal settimanale diocesano di Torino «La Voce del Popolo» in occasione del centenario della nascita.
 

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