«Festival dell’accoglienza», conclusa la terza edizione

Terminata il 30 ottobre 2023 con l'incontro a cui hanno partecipato mons. Gian Carlo Perego e Vladimiro Zagrebelsky

La terza edizione di «E mi avete accolto. Festival dell’accoglienza» (14 settembre -31 ottobre 2023) si è conclusa con grande successo di pubblico. Da segnalare in chiusura della lunga kermesse l’incontro di lunedì 30 ottobre 2023 alle 18, presso Museo del Risorgimento (piazza Carlo Alberto, 8) a Torino su «Liberi di scegliere se migrare o restare», il messaggio di Papa Francesco per la GMMR 2023. Mons. Gian Carlo Perego (Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes) ha dialogato con Vladimiro Zagrebelsky (direttore del Laboratorio dei Diritti fondamentali di Torino e già Giudice della Corte europea dei Diritti dell’Uomo). Moderava Marina Lalovic (giornalista RAI News 24).

IL FESTIVAL 2023

Il Festival è promosso dall’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti, in collaborazione con la Fondazione Migrantes, il Distretto sociale Opera Barolo, realizzato con il patrocinio della Città di Torino e dell’Università degli Studi di Torino e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT. Questa edizione ha promosso inoltre il coinvolgimento di altre Diocesi piemontesi che partecipano all’iniziativa con incontri ed eventi nei propri territori attraverso gli Uffici Migrantes.

70 gli appuntamenti in programma quest’anno, diffusi in 40 sedi tra Torino, il Piemonte e altre Regioni: incontri e dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, una rassegna cinematografica, mostre fotografiche, presentazioni di libri, appuntamenti per i giovani e iniziative religiose. Un fitto calendario che per 48 giorni coinvolge capillarmente il pubblico, le Istituzioni e il mondo del terzo settore in una riflessione sui significati profondi del verbo “accogliere” e sulle condizioni reali in cui versano i diritti umani in Italia e nel mondo. L’arco temporale in cui si svolge il Festival, infatti, raccoglie insieme la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (domenica 24 settembre), la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza (martedì 3 ottobre), la Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani (mercoledì 18 ottobre) e la Giornata Missionaria Mondiale (domenica 22 ottobre).

L’AVVIO CON MONS. REPOLE

Il Festival, ha esordito l’arcivescovo di Torino mons. Roberto Repole intervenendo alla conferenza stampa di presentazione il 14 settembre 2023, «mette in evidenza quante persone generose ci sono in questa città, spesso occultate da tutti i problemi che fanno parte della cronaca di tutti i giorni». Tuttavia, ha proseguito, «fare un Festival dell’accoglienza in maniera autentica e non soltanto formale significa cominciare a riflettere anche sulle cause che costringono molte donne e molti uomini a emigrare, e a considerare qui in Occidente che ci sono dei problemi di cui dobbiamo farci carico, anche con un mutamento – se vogliamo – etico ed educativo».

In secondo luogo ha detto mons. Repole, «accogliere non può significare fermarsi all’emergenza, perché quando noi accogliamo delle donne e degli uomini, accogliamo delle storie e delle ferite che hanno poi delle incidenze nei modi di comportarsi», perciò il Festival deve essere «un’occasione per domandarci se ci stiamo attrezzando non soltanto alla prima accoglienza, ma a un’accoglienza che sia in qualche modo costante nel tempo, dinamica e che fa sì che le persone siano integrate in tutta la loro realtà».

E, ancora, «dobbiamo chiederci se siamo attrezzati ad accogliere delle donne e degli uomini per cui credere è normale, vivendo in una società secolarizzata come la nostra, dove abbiamo l’impressione che la quint’essenza dell’umano sia non credere». Infine secondo mons. Repole il Festival dovrebbe essere spunto per domandarci se «una cultura che è ormai fatta di grida, a tutti i livelli, dove non si ha più neppure la pazienza di ascoltare l’argomentazione dell’altro […] è una cultura capace di accogliere oppure no» (TESTO INTEGRALE dell’intervento di mons. Repole in allegato).

FOTOGALLERY DELLA CONFERENZA STAMPA

VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

IL TEMA DELLA TERZA EDIZIONE

Il tema-guida di quest’anno è la libertà: «Liberi di scegliere se migrare o restare» come ha sottolineato Papa Francesco nel suo messaggio per la GMMR 2023. «Certamente la libertà di movimento delle persone rimane un orizzonte importante a cui tendere e per cui lavorare – sottolinea Sergio Durando, curatore del Festival – In questo momento le persone non sono libere, ma sempre più “costrette” a lasciare i loro Paesi o a non potersi muovere e crescono le restrizioni di ogni tipo alla mobilità, soprattutto nei Paesi più ricchi. In particolare – prosegue – stiamo assistendo un po’ ovunque a uno smantellamento del sistema dell’accoglienza. Inoltre, aumentano i conflitti nel mondo e il Festival vuole essere un’occasione per approfondire, attraverso quattro incontri, la situazione critica di cinque Paesi: Sudan, Somalia, Eritrea, Etiopia e Afghanistan (con un focus sulla condizione delle donne). La manifestazione – afferma – rimane uno strumento per condividere e incoraggiare le esperienze di accoglienza che esistono e che sono importanti per tutti: minori, anziani, persone con background migratorio, uomini e donne di ogni età e provenienza. Quest’anno inoltre – conclude Durando – ricorrono i 10 anni della tragedia di Lampedusa e per il 3 ottobre è in programma un grande raduno di studenti delle scuole presso lo Stadio Olimpico di Torino».

Il Festival dell’Accoglienza offrirà l’occasione, infine, per portare alla luce anche le storie di territori che hanno saputo e sanno confrontarsi con la mobilità umana, che in silenzio si attrezzano per aprirsi alla multietnicità e alla multiculturalità.

APPUNTAMENTI ORGANIZZATI IN SEI SEZIONI

RICERCA DI SENSO: Liberi di scegliere se migrare o restare. Ma è davvero così? Per molti giovani, per uomini, donne e bambini costretti a lasciare la loro terra per carestie, persecuzioni, guerre o catastrofi climatiche non sembra esserci possibilità né di libertà né di scelta. «Ovunque decidiamo di costruire il nostro futuro, nel Paese dove siamo nati o altrove, l’importante è che lì ci sia sempre una comunità pronta ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare tutti, senza distinzione e senza lasciare fuori nessuno», (Papa Francesco, Messaggio per la 109ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, 2023). Insieme possiamo rimodellare gli spazi in cui viviamo, per un reale progresso materiale o spirituale della società e servirci delle arti per aiutare le comunità a essere più accoglienti.

EVENTI: Appuntamenti per condividere la bellezza del ritrovarsi insieme, promuovendo la cultura del dialogo e dell’incontro. Occasioni per ricevere spunti e idee, impegnandoci a difendere e dare spazio alla libertà di ogni persona, nella condivisione, nello scambio umano sia intellettuale che artistico. Spettacoli, conferenze, incontri, formazioni per arricchire e allargare il nostro sguardo.

LIBRI: Presentazione di testi per offrire strumenti di conoscenza e di resistenza contro la pseudocultura delle demagogie e delle restrizioni delle libertà. Importanti occasioni per la diffusione di una cultura capace di denunciare l’ingiustizia, disvelare gli inganni, raccontare la bellezza, nutrire la speranza, difendere la libertà.

NARR-AZIONI DI ORDINARIA ACCOGLIENZA: Appuntamenti per guardare alla capacità della nostra società di essere accogliente attraverso la narrazione di esperienze positive di integrazione. Incontri di approfondimento su ambiti specifici osservati dalla prospettiva dell’accoglienza con l’intervento di persone capaci di leggere, interpretare, collegare le diverse testimonianze e collocarle all’interno del contesto in cui viviamo, spesso ostile verso l’altro.

CINEMA: Le porte del Giardino dell’Ufficio Pastorale Migranti si aprono per vivere insieme l’eterna magia del cinema all’aperto. Grazie alla collaborazione con il Cinema Centrale, il TFF – Torino Film Festival e Distretto Cinema, nel Giardino della Magnolia e al Cinema Ambrosio, saranno proiettati film che parlano di accoglienza e inclusione, accessibili a tutti per ricordarci che la bellezza, la leggerezza e l’allegria possono contribuire a costruire un mondo migliore.

GIOVANI: «Specialmente voi, giovani […] se vogliamo costruire il futuro, facciamolo insieme con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti e rifugiati. Costruiamolo oggi! Perché il futuro comincia oggi e comincia da ciascuno di noi», ricordava Papa Francesco nel Messaggio per la 108ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del 2022. Incontri di condivisione tra giovani, perché il loro sguardo arricchisca il futuro.

LABORATORI: Spazi di esperienze pratiche, aperti e gratuiti, pensati per confrontarsi, conoscersi e sperimentare relazioni, far nascere nuove idee e creare stimoli a partire dall’incontro con l’altro.

Il programma dell’edizione 2023 è curato da Sergio Durando – Responsabile Ufficio Pastorale Migranti Arcidiocesi di Torino, con la collaborazione di Walter Vergnano.

Per il programma completo vedere allegato. Ulteriori info su https://www.upmtorino.it/festival-dellaccoglienza/

Per informazioni: segreteria@upmtorino.it, tel. +39 011 19373639

Media partner: Altreconomia, Avvenire e La Voce e il Tempo

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