Carmagnola soffoca: quando la bretella sud?

I lavori dovrebbero concludersi nel 2013

 Proseguono i lavori di realizzazione della bretella sud di Carmagnola, la strada che metterà in collegamento la strada per Sommariva e Bra con la strada per Racconigi con una intersezione con la strada Reale per Caramagna. I lavori, ufficialmente iniziati nel maggio dello scorso anno, dovranno essere conclusi a giugno 2013. Un anno in più ci vorrà invece per la realizzazione del nuovo casello denominato Carmagnola sud, che sorgerà in zona due province, dove la strada per Ceresole si immette nella provinciale Carmagnola – Sommariva.
 
La bretella sud potrebbe assumere un importante ruolo di decongestionamento del traffico cittadino quando dovesse essere collegata con la tangenziale nord per la quale è in corso l’iter autorizzativo e soprattutto la ricerca della copertura finanziaria. Stante l’attuale situazione l’ipotesi di trovare la copertura finanziaria si direbbe abbastanza improbabile. Intanto l’inquinamento cittadino, a causa anche dell’enorme flusso di veicoli che transitano in città, ha raggiunto livelli record. Ne ha parlato anche la stampa nazionale ma purtroppo non si vedono all’orizzonte soluzioni per risolvere, o almeno limitare, il problema.
 
La costruenda bretella sud, con il suo casello, diminuirà in minima parte il traffico che attraversa la città per cui, le scarse possibilità di vedere realizzata la tangenziale fanno ritornare in auge la vecchia proposta di richiedere la liberalizzazione dei caselli carmagnolesi. Come noto il tratto di tangenziale che da Moncalieri arriva alla barriera della Torino Savona è stato fino ad ora di competenza della società Ativa alla quale viene corrisposta una parte del pedaggio che incassa la Torino Savona; lo spostamento della barriera più a sud priverebbe il gestore del suddetto introito. Ora che si sta costruendo un secondo casello di uscita nei pressi delle due province viene spontaneo ripensare la possibilità che entrambi i caselli carmagnolesi vengano liberalizzati: in pratica il veicolo, che dopo aver percorso la tangenziale entra nella barriera, ritira un talloncino: all’uscita in uno dei due caselli carmagnolesi non viene conteggiato il pedaggio.
 
Stesso metodo per chi entra in uno dei due caselli ed esce dalla barriera. In questo modo utilizzando il casello attuale si convoglierebbe il traffico tra Torino e Poirino con solo i veicoli diretti verso Pinerolo costretti ad attraversare Carmagnola. Il secondo casello raccoglierebbe tutto il traffico che da e per Torino va verso Sommariva e Cuneo. Resta il problema degli introiti per il gestore del tratto di tangenziale che potrebbero essere coperti dalla Regione o dagli enti interessati con i risparmi prodotti evitando la costruzione della ipotetica tangenziale, costosa e invasiva sul territorio agricolo.
 
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 28 ottobre 2012
 
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