Celebrazione dei matrimoni: consentita solo per gravi necessità

Nuove importanti disposizioni del Vicario Generale martedì 10 marzo 2020

«Viste le disposizioni dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 8 marzo e 10 marzo 2020, che stabiliscono la sospensione delle cerimonie civili e religiose, e la conseguente sospensione della celebrazione delle Sante Messe e delle altre celebrazioni liturgiche disposta dalla dichiarazione dei Vescovi della CEP in data 8 marzo 2020,

SI COMUNICA CHE

per il tempo in cui perdureranno tali misure, o ne verranno previste altre più restrittive, e fino a nuove indicazioni, si potranno celebrare eventuali matrimoni con il solo rito del consenso, alla presenza del ministro autorizzato e di due testimoni, ed esclusivamente nel caso in cui l’Ordinario diocesano, su richiesta del parroco che ha seguito l’istruttoria matrimoniale, abbia attestato l’urgenza o la grave necessità (motivi di salute dei nubendi e simili ragioni). Si invitano i parroci a non procedere a celebrazioni senza detta autorizzazione, per non incorrere in un reato a norma dei predetti decreti e nel rischio che venga negata la trascrizione degli effetti civili di detti matrimoni a discapito dei diritti dei fedeli stessi.

Torino, 10 marzo 2020

Mons. Valter Danna, Vicario Generale»

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