Cinque nuovi sacerdoti la diocesi in festa

Sabato 3 ottobre 2015 ordinati in Cattedrale

Sabato 3 ottobre 2015 è stato un giorno importante per la nostra diocesi. Infatti, alle 15.30 in Cattedrale l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia ha ordinato preti cinque uomini che, con cammini molto diversi tra loro, da anni si stavano preparando al dono del presbiterato a servizio di Dio e degli uomini.

Il primo è Riccardo Florio, originario di San Severo in Puglia, ma da molti anni residente a Torino. Riccardo ha lavorato a lungo, con grande competenza e serietà, nel campo informatico e piano piano ha sentito crescere in sé il desiderio di mettersi con generosità a disposizione del Signore diventando prete, scegliendo di diventarlo nella e per la Diocesi di Torino. Ha iniziato la sua formazione verso il sacerdozio ministeriale nella parrocchia della Divina Provvidenza con la guida attenta e saggia di don Sergio Baravalle per poi concludere il suo itinerario partecipando più a tempo pieno alla vita del Seminario e prestando servizio nella parrocchia di san Paolo in Torino.

Altra storia è quella di Giorgio Allegri, originario di Domodossola e laureato in Medicina e Chirurgia. Fratel Giorgio è un monaco che appartiene alla piccola, ma vivace Fraternità monastica di Montecroce, nei pressi di Cumiana, fondata dall’indimenticato padre Arturo Giaccone, che certamente si rallegrerà dal cielo nel vedere l’ordinazione presbiterale di Giorgio. La vita monastica con l’essenzialità e la povertà che la caratterizzano, con i suoi intensi ritmi di preghiera e di lavoro, con l’accoglienza e il ministero di servizio della Parola di Dio nella lectio divina, ha affascinato Giorgio che ha riconosciuto in essa la sua personale chiamata. Ed è dall’interno della vita monastica che è germogliata anche la sua vocazione al presbiterato.

Infine, Simone Bernardi, Andrea Bisacchi e Lorenzo Nacheli, originari rispettivamente di Cumiana, Cesena e Milano, sono accomunati dall’essere membri della Fraternità della Speranza del Sermig. È ormai da parecchi anni che Simone, Andrea e Lorenzo vivono, con grande dedizione e profonda partecipazione, una ricca esperienza di fraternità, di preghiera e di servizio ai poveri nel Sermig. Grazie agli incontri con Ernesto Olivero, con Rosanna Tabasso, con dom Luciano Mendes de Almeida e ancora con altre persone significative, i nostri tre hanno progressivamente maturato la consapevolezza di essere chiamati non solo alla vita celibataria e comunitaria nel Sermig, ma anche al presbiterato. Così, grazie alla recente approvazione dello Statuto del Sermig da parte dell’Arcivescovo, nell’ultimo anno Simone, Andrea e Lorenzo hanno completato la loro formazione nel Seminario diocesano e nelle parrocchie di san Gioacchino e di Maria Speranza Nostra ed erano ormai pronti alla ordinazione.

Riccardo, Giorgio, Simone, Andrea, Lorenzo: hanno storie diverse, età diverse, percorsi diversi, ma tutti e cinque convergono nel desiderio di diventare dei pastori secondo il cuore di Cristo, dei pastori con l’odore delle pecore, dei pastori che possano essere un segno vivo e uno strumento efficace dell’unico e vero Pastore delle pecore, Gesù il Cristo. E per la nostra Chiesa tutto questo vuol dire una bella occasione di sperimentare ancora una volta la fedeltà dell’amore di Dio, la gioia che lui solo è capace di donarci, la speranza che nulla può soffocare.

don Ferruccio CERAGIOLI

Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 27 settembre 2015
 

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