Commento sabato 12 aprile 2014

Sabato della 5 ª settimana di Quaresima (Ez 37,21-28; Sal Ger 31,10-13; Gv.11,45-56)
 
Gesù è condannato a morte
«Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo e non vada in rovina la nazione intera!» Gv.11- 49.
Cristo deve essere sacrificato “per” il bene comune e in questo, senza volerlo, Caifa diventa profeta e così conferma la missione di Gesù : “Radunare i figli di Dio dispersi e formare un solo popolo nuovo”
Oggi la morte di Cristo è decisa.
 
Lo scandalo della croce spicca davanti ai nostri occhi e nulla è cambiato. Ovunque conflitti, soprattutto in noi stessi.
Signore, solo tu puoi e vuoi, con la tua Grazia e il tuo Spirito, pacificarci ma chiedi a noi di accettare coraggiosamente la lotta contro i nemici radicati nel nostro cuore, ciò che tu chiami zizzania, perché le guerre nascono proprio dai nostri cuori in conflitto. «L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda» (Lc.7,45).
 
Signore, aiutaci a digiunare dal coltivare pensieri di male: giudizi, pregiudizi, condanne.
 
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