Dalla scuola… alla parrocchia

«I bambini sono la saggezza»: queste le parole di papa Francesco in visita a una scuola romana. «I più piccoli sono parte integrante della comunità, da valorizzare e crescere nella fede». In linea con queste affermazioni le parrocchie dell’Unità Pastorale 21 (Assunzione di Maria Vergine, Immacolata Concezione e San Giovanni Battista, Patrocinio San Giuseppe, San Giovanni Maria Vianney, San Marco Evangelista e Santa Monica) sono una realtà eterogenea e variegata, giovane e ricca di «nuovi piccoli» fedeli.
 
La scuola dell’infanzia parrocchiale in via Vinovo 1 legata all’Assunzione di Maria Vergine, è un forte esempio di come l’Unità Pastorale 21 sia attenta alle esigenza dei bambini e li inserisca a pieno nella comunità. Voluta nel 1974 dall’allora parroco don Ferrua, è oggi una realtà forte e integrata nel territorio, un punto di riferimento per le famiglie. «Inizialmente formata da 4 sezioni e seguita prima dalle suore di S.Giuseppe Lavoratore e poi dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, oggi conta 11 sezioni, 150 bambini dai 3 ai 5 anni e 9 insegnanti – spiega Elisa Azzati, coordinatrice didattica della scuola – Abbiamo molte iscrizioni, anche di bambini non italiani: molti rumeni, qualche arabo. Come scuola siamo molto legati alla parrocchia, partecipiamo alla vita della comunità e ora stiamo preparando l’accoglienza al Vescovo in occasione della visita pastorale».
 
«Sino ad ora non avevo mai dovuto occuparmi di una scuola legata alla chiesa e, se devo dirla tutta, a riguardo avevo sentito parlare principalmente dei problemi gestionali – dichiara don Giuseppe Coha, parroco della chiesa di via Nizza 355 dal 13 ottobre 2013 – È stata invece una scoperta positiva: è un servizio necessario e utile per il territorio. Permette di conoscere a pieno le famiglie della zona e propone ai ragazzi un progetto educativo che risponde ai valori cattolici. Tutti i giorni faccio un giro nella struttura per iniziare la giornata, vedere le facce dei bambini, salutarli».
 
L’idea è quella di trasmettere la fede ed esserne testimoni. «Portando avanti un’idea già del mio predecessore Gianmarco Suardi – racconta don Coha – per i bambini dai 3 ai 6 anni organizziamo alcuni incontri distribuiti su alcune domeniche del mese in cui proponiamo attività proprio a partire dalla liturgia. La risposta è generalmente positiva e le tre coppie di animatori adulti che seguono il progetto si ritrovano a lavorare spesso con una trentina di bambini.
 
Sempre per i più piccoli è stata poi celebrata la messa della vigilia di Natale alle 18, così che potessero partecipare anche le famiglie con bambini che generalmente a mezzanotte devono essere a letto. È stato il primo esperimento, che si è rivelato decisamente vincente».
 
Molto numeroso è anche il gruppo dei bambini alla parrocchia di San Giovanni Maria Vianney in via Gianelli 8, dove, spiega il parroco Ester Rolando, «c’è un gruppo che segue i ragazzini dai 0 ai 6 anni quattro volte l’anno».
Questi sono solo due dei molti esempi delle iniziative dell’Unità Pastorale 21 per accompagnare le famiglie a vivere la fede come «la più bella eredità da lasciare ai figli».
Irene FAMÀ
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 19 gennaio 2014
 
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