Giovedì 𝟮𝟱 𝗲 sabato 𝟮𝟳 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 2025 presbiteri e diaconi delle diocesi di Torino e Susa si sono ritrovati presso il Centro Congressi del Santo Volto (via Borgaro 1) a Torino per il tradizionale momento di confronto annuale. Al centro delle riflessioni il ripensamento delle forme di presenza della Chiesa sul territorio e di quelle di esercizio del ministero.
PROGRAMMA:
Giovedì 25 settembre ore 18.30-22
- PREGHIERA e INTRODUZIONE ai lavori a cura dell’Arcivescovo card. REPOLE (TESTO DELL’INTERVENTO)
- RACCONTO di ESPERIENZE PASTORALI: «I modi della presenza ecclesiale sul territorio e le forme di esercizio dei ministeri ordinati e battesimali».
Interventi:
– mons. Marco PRASTARO, vescovo di Asti, già prete fidei donum in Kenya (TESTO RELAZIONE)
– don Eric BESSON, canonista della diocesi di Lione (TESTO RELAZIONE)
– don Gian Antonio SOZZI, missionario della Consolata e cappellano della comunità latino-americana a Torino (TESTO RELAZIONE e TESTI DI APPROFONDIMENTO) - PAUSA buffet
- SCAMBIO e CONFRONTO in piccoli gruppi
- COMUNICAZIONI e PREGHIERA
REGISTRAZIONE video:
Sabato 27 settembre ore 9-12.30
- PREGHIERA
- INTRODUZIONE: «Dentro il cambiamento: a che punto siamo nelle nostre diocesi?», a cura di don Mario Aversano (SLIDES dell’intervento)
- RESTITUZIONE delle risonanze emerse nei gruppi del giovedì a cura di don Michele Roselli (SINTESI dell’intervento)
- RELAZIONE: «Criteri per una lettura evangelica dei cambiamenti in atto» a cura di mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento (TESTO della relazione)
- DIALOGO IN ASSEMBLEA PLENARIA
- CONCLUSIONI a cura del card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa (TESTO in chiusura).
(i testi di relazioni e interventi sono anche tutti allegati a fondo pagina)
REGISTRAZIONE video:
«Il cambiamento che stiamo vivendo, tanto a livello ecclesiale quanto sociale e culturale», spiega don Michele Roselli, vicario episcopale per la formazione, «sollecita un ripensamento delle forme di presenza della Chiesa sul territorio e di quelle di esercizio del ministero sia ordinato sia battesimale. A più riprese, in questi anni, il vescovo Roberto ci ha aiutati a cogliere la posta in gioco della sfida, ma anche a intravedere le possibilità feconde che si aprono, nella certezza che anche il nostro è un tempo di speranza, nel quale il Risorto continua a camminarci accanto».
Nella due giorni, prosegue don Roselli, «partiremo dall’ascolto di racconti di pratiche di altre Chiese e condivideremo chiavi di lettura e criteri per interpretare evangelicamente le trasformazioni in corso. L’obiettivo non è quello di ascoltare per riprodurre meccanicamente nelle nostre diocesi pratiche nate in contesti diversi, quanto di metterci in ascolto di ciò che lo Spirito continua a fare fiorire nella vita del mondo e delle Chiese locali. Siamo convinti che questo lavoro possa aiutarci a intravedere prospettive nuove e profetiche, pur nella fedeltà alle nostre storie diocesane».
La due giorni del Clero ha dato il via alle proposte di formazione permanente dell’anno pastorale 2025-26.