«Gridare il Vangelo con la vita», convegno annuale della Facoltà Teologica

Martedì 11 dicembre 2018 per riflettere sulle «Forme pratiche dell’annuncio del Vangelo»

Si è svolto martedì 11 dicembre 2018, ore 9.30-17, nell’aula magna della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale – sez. Parallela di Torino, in via XX Settembre 83 a Torino, il convegno «Gridare il Vangelo con la vita. Forme pratiche dell’annuncio del Vangelo».

PROGRAMMA (locandina in allegato):

ore 9.30: Saluto e introduzione direttore di Sezione – prof. Roberto Repole (di seguito il suo articolo di presentazione del convegno)

ore 10: «La responsabilità: possibilità di annuncio nell’Europa di oggi» – prof. Antonio Autiero, Università di Münster – Germania

ore 11.30: «Le onde del Vangelo. Dalla testimonianza di Gesù alla testimonianza dei cristiani» – prof. Ferruccio Ceragioli, FTIS- Sezione di Torino

pausa e pranzo a buffet

ore 14 – 17:  «…”l’entusiasmo di vivere il Vangelo della fraternità” (EG 179). Come reagire al peso dell’altro» – prof. Alberto Piola, FTIS – Sezione di Torino

«Abitare le fatiche pastorali» – prof. Giuseppe Coha, FTIS- Sezione di Torino

 

Per ulteriori info: tel. 011 4360249, istituzionale@teologiatorino.it, www.teologiatorino.it.

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Da quando papa Francesco ha invitato la Chiesa a fare di tutto per non essere autocentrata e chiusa in se stessa, ma a rivolgersi al mondo e a sentire di esistere perché il Vangelo raggiunga davvero tutti, si è parlato in mille modi della necessità di una “Chiesa in uscita”.

Non si tratta di una novità assoluta. Il cammino della teologia come quello del Magistero hanno da tempo evidenziato come la Chiesa sia per natura missionaria. Ciò che è forse nuova è l’ora in cui risuona questo invito: un momento nel quale avvertiamo tutti che la normale trasmissione del Vangelo si sta velocemente interrompendo e un tempo in cui fatichiamo a coinvolgere altri nella sequela del Signore Gesù e in una appartenenza consapevole e reale alla Chiesa. Se a ciò si aggiunge che viviamo ormai in una epoca strutturalmente pluralista e multireligiosa ci rendiamo conto di quante cose siano mutate rispetto al passato anche recente.

Che cosa vuol dire però essere una Chiesa in uscita missionaria? Non aiuta a dare una risposta la mancanza di riflessione e il fatto che si sia ormai alle prese con l’ennesimo slogan, che alla fine stanca, demotiva e a volte serve solo a far crescere il senso di colpa per la sensazione di non fare mai abbastanza.

Come Facoltà Teologica stiamo cercando di riflettere da anni su che cosa possa significare per la Chiesa che vive oggi in Europa annunciare il Vangelo. Abbiamo presentato il frutto del nostro lavoro nei Convegni della Facoltà degli anni precedenti. Intendiamo continuare a farlo, nella certezza che senza la teologia viene mortificata anche la cosiddetta pastorale.

Il prossimo 11 dicembre si terrà pertanto il nostro Convegno annuale e il tema sarà: «Gridare il Vangelo con la vita». Forme pratiche dell’annuncio evangelico.

La scelta porta con sé questa consapevolezza: non possiamo pensare, in maniera razionalista, che l’annuncio sia solo o principalmente un fatto di parole o di idee. Qualche volta, con grandissima superficialità, si ritiene che basterebbe cambiare una parola al Credo o una formula della liturgia e tutto, per magia, diventa appetibile. In realtà, l’annuncio coinvolge anzitutto la nostra vita, il modo in cui come cristiani viviamo e testimoniamo Gesù Cristo Vivente, la maniera in cui traspare una relazione autentica e “coltivata” con il Signore Gesù alle persone accanto a cui viviamo.

Verranno prese in considerazione, perciò, tre dimensioni che meritano uno scavo teologico e un confronto: quello della responsabilità di noi credenti; quello della testimonianza della vita; quello di una fraternità vissuta. Come fare in modo che attraverso una esistenza responsabile, una testimonianza di vita e il segno di una fraternità autentica il Vangelo continui oggi a correre e a raggiungere altri? Quali sono gli ostacoli che incontriamo nella nostra pastorale perché ciò sia reale?

Sono queste alcune delle domande cui si tenterà di rispondere nel Convegno della Facoltà. Ad aiutarci ci saranno alcuni docenti della Facoltà stessa e il prof. Antonio Autiero, della Università di Münster (in Germania), teologo moralista di fama internazionale. Manteniamo così la tradizione di offrire la possibilità di ascoltare anche qualche voce significativa del panorama teologico mondiale.

L’invito è aperto davvero a tutti, con l’auspicio che possa essere un momento di ascolto e confronto significativo non solo tra docenti e studenti della nostra Facoltà, ma della Chiesa che è in Torino.

Perché non c’è dubbio che anche di momenti di ascolto serio, di approfondimento e di confronto largo e coinvolgente tutti coloro che lo desiderano ha bisogno questa nostra Chiesa, per continuare a vivere del Vangelo e renderlo così disponibile a quanti abitano il territorio della diocesi.

don Roberto Repole

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