Integrazione e dialogo da vent’anni con l’Asai

Integrazione, conoscenza, valorizzazione delle diversità, rispetto della dignità di ogni persona. È la missione che da vent’anni l’Asai porta avanti in particolare nei quartieri di San Salvario, dove è nata nel 1995 e ha sede (in via Sant’Anselmo 27), e di Porta Palazzo, in stretta sinergia con il territorio e le parrocchie. Un’associazione che fin dalla sua fondazione pone al centro la conoscenza, l’incontro e il dialogo contrastando il rischio di escludere, lasciare da parte, ai margini, migranti, famiglie, intere fasce deboli della società.

«L’esperienza dei progetti avviati a San Salvario – sottolinea il presidente Sergio Durando – rappresenta un importante traguardo per avviare una profonda riflessione sul contributo che il volontariato e il terzo settore possono apportare oggi in una Torino segnata da grandi cambiamenti. I legami, la coesione sociale e la valorizzazione delle risorse di ciascuno – osserva – sono elementi da anteporre alla paura dell’altro, del diverso, all’insicurezza crescente e alla solitudine devastante: l’unica strada per costruire una vera ‘città di cittadini’ ».

Numerosi volontari sostengono i centri aggregativi e di accoglienza attivi nei quartieri di San Salvario e Porta Palazzo (e in altre zone di «periferia» della città), punti di riferimento interculturali che coinvolgono 70 nazionalità diverse, provenienti in particolare da Marocco, Egitto, Romania, Filippine, Perù e Cina. L’Asai porta avanti tre centri aggregativi a Porta Palazzo e San Salvario e i doposcuola di quartiere, oltre a corsi di italiano per stranieri, progetti di integrazione e prevenzione, interventi personalizzati per i minori appena arrivati in Italia (da situazioni drammatiche). Inoltre ogni anno circa cinquanta ragazzi sono coinvolti in percorsi di giustizia riparativa in accordo con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni del Piemonte.

È infine attivo uno sportello di orientamento al lavoro con 3.400 passaggi all’anno. Progetti che coinvolgono circa 1.500 minori e mille famiglie nei due quartieri. Si aggiungono poi le diverse proposte artistiche e creative con una compagnia teatrale composta da 50 attori di età, provenienza e lingua differenti (alcuni attori sono ragazzi diversamente abili o con problematiche psicologiche o psichiatriche), oltre a laboratori musicali, di Rap, Hip Hop, giocoleria, manualità per bambini e ragazzi di elementari, medie e superiori e numerose iniziative aggregative. Sabato 23 maggio l’Asai propone in via Sant’Anselmo angolo via Lombroso una cena condivisa a cielo aperto con le diverse comunità etniche del quartiere. In via Sant’Anselmo 27/E è allestita la mostra «That’s Asai!».

Un percorso fotografico che, attraverso l’immagine, racconta i valori di base che rappresentano Asai e il suo cammino: creatività, protagonismo giovanile, condivisione, costruzione comunitaria, dialogo interculturale e intergenerazionale. Nei mesi estivi l’Asai organizza inoltre l’Estate Ragazzi per i bambini e i ragazzi del quartiere dai 6 ai 14 anni, le iscrizioni si tengono in via Sant’Anselmo 27/E da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18. Per informazioni sulle attività dell’Asai: tel. 011.657114, mail info@asai.it, sito www.asai.it.

Stefano DI LULLO

Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 17 maggio 2015

 

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