Le voci di Emmanuel all’ombra del Santuario

Le voci di Emmanuel all’ombra del Santuario
 
Si appresta a spegnere le 30 candeline sempre con la stessa vitalità e freschezza del primo giorno. È il coro Giovani Santa Rita, una delle realtà più longeve della parrocchia santa Rita di Torino, formazione musicale tuttora attiva nell’animazione liturgica all’interno del santuario. Era il 1983 quando un giovane vice parroco – don Paolo Fini – si accorse di come la musica potesse diventare un motivo di unione e di impegno per i ragazzi di allora.
 
Nacque così da un drappello di giovani, il primo nucleo del coro della parrocchia: oltre al servizio liturgico, concentrato attualmente nell’animazione della messa domenicale delle 21, il coro giovani di S. Rita ha intrapreso quasi contemporaneamente un cammino in ambito musicale che lo ha portato, sotto la guida del direttore e autore Massimo Versaci, ad incidere 3 CD e a calcare i teatri di Torino e d’Italia.
 
Da allora centinaia di giovani provenienti dai gruppi del dopo cresima o anche al primo contatto con la vita della comunità di santa Rita hanno avuto la possibilità di vivere molteplici esperienze sia all’interno della parrocchia che fuori dai confini del quartiere: la costante presenza al Consiglio pastorale parrocchiale, l’attività giovanile svolta con l’assistenza dei vice parroci che si sono avvicendati a Santa Rita; e poi le decine di concerti in chiese, oratori e teatri di Torino e del Piemonte, la partecipazione alle feste diocesane della città, senza dimenticare un momento che più di tutti ha segnato la vita del coro: la Giornata Mondiale della Gioventù del 2000 a Roma; in quella occasione, la soddisfazione di aver contribuito alla scrittura dell’inno della manifestazione, «Emmanuel», si unì all’opportunità di guidare l’animazione musicale dal palco durante la Veglia a Tor Vergata con il Papa, esperienza questa che aprì la strada alla partecipazione successiva ai grandi momenti dedicati ai giovani della Chiesa italiana.
 
Nel 2010 il coro Giovani Santa Rita, sempre incoraggiato e sostenuto della parrocchia, ha contribuito alla nascita del Grande Coro Hope della diocesi di Torino, espressione musicale nata in occasione della visita del Papa a Torino durante l’ultima Ostensione della Sindone e che oggi accompagna i momenti di incontro dei giovani con l’Arcivescovo.
 
Il coro ha inoltre voluto fin dalla sua nascita percorrere un altro filone che ha permesso di offrire ai coristi e alle loro famiglie la possibilità di confrontarsi con la solidarietà e la missionarietà: il coro è infatti impegnato in iniziative umanitarie che negli anni hanno riguardato l’Est Europa, l’Africa e l’America Latina, collaborando alla realizzazione di progetti missionari rivolti in modo particolare alle giovani generazioni. Missionarietà espressa anche attraverso i «panettoni solidali», progetto natalizio dal titolo «Sulla Rotta per Ihanga, moltiplicare la condivisione sommando le differenze», giunto all’ottava edizione, che coinvolge il coro nella vendita di panettoni e pandori a sostegno di progetti in Argentina e Tanzania. La musica rimane quindi il filo conduttore dell’attività del coro a cui si unisce l’attenzione alla formazione spirituale, alle esperienze di volontariato e di servizio e alla fondamentale gioia di stare insieme, per testimoniare con diversi linguaggi la fede dei giovani.
Maurizio VERSACI
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 2 dicembre 2012
 
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