Ostensione 2015: il rapporto tra i Savoia e la Sindone al convegno della Reggia di Venaria

Incontro tra esperti internazionali. I pellegrinaggi del 7 maggio e le visite attese per venerdì 8

Si è concluso la mattina del 7 maggio il convegno internazionale di tre giorni «La Sindone a corte. Storia, pratiche, immagini d’una reliquia dinastica». Ideato, in occasione dell’Ostensione, dalla sinergia fra l’Università di Torino e il Centro studi della Reggia di Venaria, il convegno si è posto l’obbiettivo di fornire approfondimenti storici e critici sul rapporto tra i Savoia e la Sindone, giunta in possesso della dinastia alla metà del Quattrocento. Da quel momento fra questa reliquia della Passione (una delle più insigni nell’Europa di età medioevale e moderna) e i Savoia si andò consolidando un legame strettissimo, destinato a durare fino a Umberto II.

Tra i relatori il prof. Zaccone, direttore scientifico del Museo della Sindone: «Non essendo uno storico di Corte, ma occupandomi di storia della Pietà, ho ritenuto opportuno sottolineare un aspetto che mi pareva sottovalutato in molti approcci al tema del rapporto tra sovrani e reliquia dinastica. Credo infatti che occorra andare più in profondità rispetto al mero ruolo strumentale attribuito a quel rapporto, indagando anche la relazione personale e spirituale del monarca quale uomo nei confronti dell’oggetto sacro».

15 dei 20 relatori provenienti da Italia, Spagna, Francia, Germania e altri Paesi europei hanno voluto concludere il Convegno con la contemplazione del Sacro Lino: tra loro Laurent Ripart, direttore dell’UFR Lettere, Lingue e Scienze Umane di Chambéry, e Frederic Meyer, professore di Storia Moderna a Nancy: «La Sindone è stata un segno importante non solo dal punto di vista religioso, ma anche del potere – hanno spiegato i due storici – Grazie alla Sindone Chambéry è diventata una città centrale in Francia, riferimento di pellegrini provenienti non solo dalla Savoia, ma anche da ben più lontano. La stessa Cappella del castello solo dopo che accolse la Sindone ottenne il titolo di Sainte- Chapelle». Nel 1578 in seguito al trasferimento della capitale del Ducato la Sindone è poi migrata a Torino. Quale la reazione dei Savoiardi? «La devozione a livello popolare si è molto affievolita – ha sottolineato il prof. Meyer – mentre è rimasta oggetto di una attenzione elitaria di carattere più istituzionale».

Davanti alla Sindone

-Da Campo Grande, nel sud del Mato Grosso in Brasile, alcuni funzionari pubblici della città, collegata a Torino grazie a un accordo di collaborazione internazionale, hanno visitato il 7 maggio la Sindone.

– 40 donne ucraine, russe, rumene, tutte con domicilio a Roma, hanno voluto vedere la Sindone accompagnate dal loro pope. «Da anni ormai siamo a Roma – spiegano – In tante siamo badanti e colf, ma qualcuna di noi è anche in Italia per motivi di studio. Tutte ci tenevamo molto a vedere la Sindone. È un’icona fondamentale e ne abbiamo copie in tutte le nostre chiese. Ora finalmente abbiamo potuto pregare davanti al vero Lino».

– 30 moscoviti di diverse chiese accompagnati da Padre Germoghen da una settimana in Italia sono giunti davanti alla Sindone dopo aver visitato Padova, Venezia, Firenze, Verona, Pisa, Genova, Milano. Venerdì 8 maggio ripartiranno per la Russia.

– 100 pellegrini sono giunti il 7 maggio dalle parrocchie SS. Apostoli e S. Barnaba di Mirafiori Sud guidati dal parroco GianMarco Suardi.

– Da Villafranca Piemonte 150 pellegrini dell’Unità Pastorale 49, accompagnati da don Giuseppe Carignano.

-106 studenti del liceo scientifico di Sciacca (Agrigento) «Fermi» hanno concluso la loro gita scolastica davanti alla Sindone, dopo aver visitato Milano con l’Expo e Lugano. Venerdì 8 maggio ripartiranno per la Sicilia.

– 150 pellegrini del gruppo Pastorale di Sant’Ambrogio e San Martino Vescovi sono arrivati da Paderno Dugnano.

-70 bimbi della Prima Comunione della parrocchia di Santa Maria della Spina di Baldissero Torinese sono stati accompagnati davanti alla Sindone.

Per i religiosi veglia di preghiera

Nella serata del 6 maggio il Vicariato per la vita consacrata ha proposto a religiose, associazioni, fraternità e movimenti di vita consacrata della Diocesi di Torino un incontro in Cattedrale per una veglia di riflessione e di preghiera presieduta dall’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia insieme con don Sabino Frigato, vicario episcopale per la vita consacrata. Successivamente i religiosi hanno potuto venerare la Santa Sindone. Il prossimo appuntamento, riservato a religiosi, istituti secolari e Ordo Virginum, è per mercoledì 13 maggio alle 20.45.

La giornata di venerdì 8 maggio

Venerdì 8 maggio si tiene il pellegrinaggio alla Sindone della parrocchia russa ortodossa SS. Donne Mirofore del patriarcato di Mosca a Venezia, guidato dal Rev. Alexey Yastrebov. Alle 21.30 in Cattedrale la comunità, composta da fedeli russi, moldavi, ucraini, bielorussi pregherà il Vespro solenne davanti alla Sindone, insieme ai fratelli delle comunità ortodosse torinesi. Alle 9 visiterà la Sindone Salvatore Sullo, allenatore in seconda del Torino calcio, accompagnato dal cappellano della squadra don Aldo Rabino.

Alle 18 si tiene il pellegrinaggio alla Sindone delle società sportive della diocesi di Torino, organizzato dall’Ufficio per la Pastorale dello Sport, con circa 800 tra atleti, allenatori, dirigenti sul tema «dal sacrificio e dall’impegno nello sport alla contemplazione dell’Amore più grande». Dopo il passaggio alla Sindone gli sportivi si ritroveranno presso la chiesa della SS. Trinità in via Garibaldi per un momento di preghiera presieduto da don Fabrizio Fassino, direttore della Pastorale dello Sport, con l’accensione di lumini per i cristiani perseguitati nel mondo.

Sindone, le belle tracce: videomostra multimediale al Palazzo della Regione

Oltre 120 affreschi della Sindone, presenti all’esterno di edifici privati e di culto sparsi sul territorio piemontese e valdostano, sono al centro della videomostra multimediale «Sindone, le Belle Tracce. Affreschi sindonici in Piemonte e Valle d’Aosta», presentata il 7 maggio nella Sala Stampa del Palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165. Oltre allo schermo collocato nel Bookshop nel Palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165, ve ne sono altri quattro nel centro di Torino: alla Biblioteca Universitaria Nazionale, in piazza Carlo Alberto 3; al Touring Club di via San Francesco d’Assisi; all’agenzia SuperFlash di IntesaSanPaolo in via Bligny, angolo via Garibaldi, ed alla libreria San Paolo di via della Consolata.

(Per ulteriori informazioni e approfondimenti cliccare sullo speciale Ostensione 2015”)

 

 

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