Ostensione 2015: sindonologi da tutto il mondo e in 6.000 per il beato Bordino

Le visite di sabato 2 e il programma di domenica 3 maggio 2015

Assemblea annuale degli esperti e studiosi della Sindone sabato 2 maggio 2015  al Centro Congressi del Santo Volto. «L’incontro – spiega il professor Bruno Barberis, direttore del Centro di Sindonologia di Torino – normalmente viene organizzato in prossimità della festa della Sindone, fissata il 4 maggio». «Anche questa volta – secondo l’impostazione del Centro di Sindonologia – al centro del dibattito e degli interventi, non è il tema dell’autenticità del Telo». «Scopo dell’incontro – puntualizza il professor Barberis – è fare il punto sullo stato di avanzamento dei nostri studi sulla Sindone, articolati per campi di interesse». Il Custode della Sindone mons. Nosiglia ha salutato i convegnisti che in serata hanno partecipato alla Messa in Duomo.

Fratel Luigi è beato: «un buon Samaritano, come Gesù»

Fratel Luigi Bordino è beato. La proclamazione sabato 2 maggio nel corso della Messa all’area Vitali del parco Dora, presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi. Domenica 3 maggio alle 16, nella chiesa della Piccola Casa, la messa di Ringraziamento presieduta da Mons. Cesare Nosiglia.

La funzione di beatificazione è stata seguita da oltre 6 mila fedeli, tra cui tanti alpini ed ex alpini. Fratel Bordino, al secolo Andrea, era stato infatti artigliere alpino durante la Seconda Guerra Mondiale prima di prendere l’abito dei Cottolenghini con il nome di Luigi e dedicare tutta la sua vita ai malati, nel cui volto «vedeva Gesù crocifisso».

«Fratel Luigi viveva veramente di fede. In lui non erano tanto le parole e nemmeno le azioni a manifestare la carità di Dio, quanto la sua persona, la sua presenza che manifestava amore, misericordia, comprensione. La sua esistenza fu una continua discesa da Gerusalemme a Gerico, per soccorrere ogni sorta di uomini colpiti nel corpo e nello spirito. Era veramente un buon Samaritano, come Gesù». Dall’esempio di fratel Luigi un centro di aiuto per i malati psichiatrici da vent’anni lotta per inserire in società, magari con un lavoro stabile, le persone con disagi psichici.

Casa Bordino”, centro diurno per l’assistenza e il reinserimento dei malati psichiatrici, prende il nome proprio dal cottolenghino fratel Luigi.

Aperta il 17 febbraio del ’95 al 28 di via San Domenico, casa Bordino è un’emanazione della Confraternita del SS. Sudario, che sin dalla fondazione si occupava proprio di curare i malati psichici accolti nello Spedale de’ Pazzerelli. La chiusura di quella antica struttura risale a 260 anni fa. Casa Bordino ne recupera la tradizione con diversi strumenti e cognizioni aggiornate, ma con il medesimo spirito di servizio.

Spiega il professor Bruno Barberis, che all’epoca della creazione di casa Bordino era presidente della Confraternita: «La psichiatria era attraversata da una profonda trasformazione, dovuta anche ai traumi provocati dalla legge Basaglia e dalla chiusura degli ospedali psichiatrici. Il nostro obiettivo era ed è quello di superare le logiche dell’internamento e dell’esclusione e di adottare strategie di inclusione e riabilitazione sociale. Uomo buono, ma dalla volontà di ferro, che ai malati ha dedicato tutta la sua vita, fratel Luigi è la figura luminosa che abbiamo scelto come guida. Un modello di carità da cui prendiamo ispirazione».

Sabato 2 maggio davanti alla Sindone

Sua eccellenza Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, ha voluto pregare davanti alla Sindone. «In questi ultimi tempi – ha affermato – siamo tutti molto scioccati dalle violenze inumane subite dai nostri fratelli e sorelle nei diversi scenari internazionali. L’immagine della Sindone, di un uomo che ha sofferto tanto come il Signore Gesù, è un segno molto eloquente dell’amore di Dio per noi».

Sabato 2 maggio sono passati davanti alla Sindone centinaia di religiosi e religiose del Cottolengo convenuti a Torino per la beatificazione di fratel Luigi Bordino. In particolare hanno sostato in preghiera davanti al pannello del «cammino dei santi» dedicato a fratel Luigi lungo il percorso di avvicinamento al Duomo.

Tra sabato 2 e domenica 3 maggio si svolge inoltre il pellegrinaggio dei giovani della diocesi di Bologna guidato dall’Arcivescovo cardinale Carlo Caffarra. I ragazzi, accolti negli oratori torinesi attraverso il progetto «Turin for Young 2015», nel pomeriggio sono passati davanti alla Sindone, poi hanno partecipato alla Messa presso il santuario della Consolata presieduta dal cardinal Caffarra. Domenica in programma la visita ai luoghi di don Bosco e alle 12 a Valdocco la Messa di conclusione del pellegrinaggio. «I giovani – sottolinea don Sebastiano Tori, direttore della Pastorale giovanile della diocesi di Bologna – quando si sentono amati comprendono quanto la vita sia una dono, che va donata senza paura nel servizio. La Sindone testimonia questo amore più grande di cui i giovani hanno bisogno, come mostra anche l’esempio di don Bosco con l’invito ad essere buon cristiani e onesti cittadini».

Sabato 2 si sono raccolte in preghiera davanti alla Sindone anche trenta sorelle dell’ordine delle suore Francescane Elisabettine Bigie, fondato da san Ludovico da Casoria, provenienti da Napoli.

In giornata è poi passato davanti alla Sindone un gruppo di messicani di Città del Messico guidati da padre Rafael Pascual, direttore dell’Istituto di Scienza e Fede di Roma, con una lunga esperienza pastorale in Messico. Nel pomeriggio padre Pascual, studioso della Sindone, ha partecipato al convegno del Centro internazionale di Sindonologia al Santo Volto. «La Sindone – ha affermato – sintetizza i Vangeli in modo telegrafico davanti ai nostri occhi e al nostro cuore».

Anche sabato davanti alla Sindone sono sfilati folti gruppi di fedeli dall’Europa e dal mondo. Circa 250 pellegrini sono arrivati dall’Austria, 230 dalla Francia, 150 dalla Spagna, 140 dalla Polonia, 128 dalla Germania. 85 sono giunti dalla Svizzera, 80 da San Marino, 50 dalla Slovenia, 50 dalla Croazia, e anche 5 dall’Egitto e 2 dall’Indonesia.

Programma di domenica 3 maggio

Attesi: alle 9 il vescovo segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, monsignor Guido Pozzo; alle 10 il prefetto di Torino Paola Basilone e Richard Deacon, artista britannico vincitore del Turner Prize; alle 16 l’ambasciatrice dell’Ucraina presso la Santa Sede Tetiana Izhevska. Tra i pellegrini in arrivo i gruppi più numerosi previsti in giornata sono: 260 francesi, 105 ucraini, 70 croati, 54 polacchi e 40 austriaci. Inoltre, sono attesi 30 pellegrini dagli Stati Uniti e altrettanti dal Brasile, oltre a 10 visitatori provenienti dall’Armenia.

Mostre e iniziative culturali

Gli ex voto: arte popolare e comportamento devozionale»  è una mostra di tavole votive e di riproduzioni fotografiche di ex voto dedicati alla Sindone in programma fino al 26 giugno alla Biblioteca Nazionale di Torino.

-«Luoghi di ostensione nei secoli» è una mostra di stampe, incisioni e fotografie sulla Sindone provenienti dalla collezione della Fondazione Umberto e Maria Josè di Savoia. Aperta al pubblico nel Salone degli Svizzeri di Palazzo Reale per tutto il periodo dell’ostensione.

(Per ulteriori informazioni e approfondimenti cliccare sullo specialeOstensione 2015″)
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