Rinnovato il Consiglio episcopale nella struttura e nelle persone

Tutte le novità nel messaggio alla Diocesi rivolto dall’Arcivescovo al termine della Messa per la festa della Consolata il 20 giugno 2022

Lunedì 20 giugno 2022, al termine della celebrazione della Messa al Santuario della Consolata di Torino per la solennità della Consolata, patrona della Diocesi, l’arcivescovo mons. Roberto Repole ha annunciato il rinnovo del Consiglio episcopale sia nella struttura che nelle persone.

Di seguito (e in allegato) il testo integrale del Messaggio alla Diocesi pronunciato da mons. Repole.

«Desidero anzitutto esprimere profonda gratitudine ai membri del consiglio episcopale uscente, che per molti anni hanno svolto con dedizione e impegno il compito di supportare il vescovo nel suo ministero.

È infatti evidente a tutti che il Vescovo non può svolgere con serenità, efficacia e capillarità il suo ministero senza la collaborazione strutturale dei presbiteri e dei diaconi; e in tale compito un ruolo decisivo lo ha certamente il Consiglio episcopale.

Esprimo gratitudine, in particolare, per quanto si è condiviso in questi inizi del mio ministero episcopale: per la consegna delle conoscenze della realtà diocesana, nei suoi vari ambiti, che mi è stata messa a disposizione, segno di attenzione costante e profonda, oltre che di cura, alle persone e alle situazioni di cui ciascun vicario ha avuto responsabilità; per la cordialità, la simpatia e la fiducia reciproche con cui si sta lavorando; per lo stile corresponsabile, semplice e fraterno con cui si sono condotte le pur dense e impegnative riunioni di questo primo mese e mezzo e le comunicazioni e collaborazioni personali tra l’arcivescovo e ciascun membro del Consiglio. A loro chiedo di accompagnarmi ancora sino al 31 agosto prossimo.

Ringrazio, dunque, di tutto cuore, il vicario generale monsignor Valter Danna, il pro-vicario, moderatore di curia e vicario episcopale territoriale, don Mimmo Mitolo, il vicario episcopale per la vita consacrata, don Sabino Frigato, il vicario episcopale per l’amministrazione, don Maurizio de Angeli, e i restanti vicari territoriali, don Claudio Baima Rughet, don Marco Di Matteo e don Nino Olivero.

Proprio nel dialogo personale con ciascun membro del consiglio episcopale ho potuto raccogliere, tuttavia, insieme al responsabile e leale impegno a supportare i primi passi del ministero del nuovo arcivescovo, il desiderio esplicito di alcuni di porre termine a tale impegno oneroso e pluriennale. L’accoglienza di tale desiderio, unita alla considerazione della nuova realtà che scaturisce dalla mia nomina ad arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, con le due diocesi unite “in persona episcopi”, oltre che dell’impellenza di non procrastinare il rinnovamento di alcune realtà strutturali, al fine di poter vivere serenamente da cristiani e annunciare il Vangelo nel presente e nel futuro, mi inducono ora a scegliere e nominare i membri del nuovo consiglio episcopale.

La novità non è circoscrivibile soltanto alle persone, ma anche ai ruoli, pensati in prospettiva delle collaborazioni che si debbono rafforzare tra presbiteri, diaconi, consacrate e consacrati, laiche e laici, e al fatto che il nuovo consiglio è concepito come il primo luogo di una corresponsabilità diocesana che è, tuttavia, orientata ad una sua più preziosa e decisiva attuazione che si dovrà strutturare a partire dal territorio e dalle diverse realtà in cui si realizza concretamente la Chiesa.

In occasione della solennità della Consolata, patrona della nostra diocesi, desidero pertanto rendere pubbliche queste nomine, che avranno decorrenza dal primo settembre 2022.

Nomino vicario generale e moderatore della curia il can. Alessandro Giraudo, che cesserà dall’incarico di cancelliere arcivescovile. Il motivo della scelta è la competenza giuridica, della quale ho imprescindibile necessità di avvalermi nel mio ministero episcopale, oltre che la stima di cui gode presso il clero e l’intero popolo di Dio e in particolare di quella del personale della curia, dimensione – quest’ultima – che ho potuto personalmente constatare in questo inizio di ministero.

Nomino mons. Mauro Rivella vicario episcopale per gli affari economici; questi manterrà l’incarico di parroco di Santa Rita. Il motivo di tale scelta è la grande competenza nel settore maturata fin dai tempi del suo incarico di direttore dell’ufficio nazionale per i problemi giuridici e poi di sottosegretario della CEI e ampliata notevolmente negli anni in cui è stato segretario dell’APSA.

Nomino vicario episcopale per la pastorale sul territorio don Mario Aversano, che terminerà l’incarico di parroco della parrocchia Regina Mundi in Nichelino. Ho scelto di nominare un unico vicario per la cura delle diverse realtà territoriali, decidendo però che fosse un incarico a tempo pieno. A convincermi della bontà di tale opzione hanno influito due elementi. Il primo è il fatto che don Mario potrà in questo modo mettere a disposizione tutte le sue capacità e le sue energie per una maggiore vicinanza alle realtà territoriali, senza dover sottrarre tempo alla cura di un’importante parrocchia. Il secondo motivo è prospettico ed è proprio nella linea di cercare nuove e indispensabili collaborazioni e responsabilità dei preti sul territorio. Prospettiva che affido come prioritaria a don Mario. La scelta della persona è dettata dalla competenza pastorale maturata in questi anni, sia nei diversi incarichi diocesani sia come parroco stimato di Regina Mundi.

Nomino vicario episcopale per la formazione don Michele Roselli, che manterrà l’incarico di direttore dell’ufficio catechistico e responsabile del servizio diocesano per il catecumenato. Il motivo di tale scelta è dettato dalla necessità di porre al centro della vita ecclesiale una dimensione formativa permanente, che coinvolga tutti i soggetti ecclesiali, in un tempo nel quale non si può più dare per scontata l’iniziazione e la formazione alla vita cristiana. In chiave prospettica sarà anche necessario attivare e, dunque, formare adeguatamente nuove ministerialità laicali. La scelta, infine, di don Michele per questo incarico riposa sulla sua competenza teorica e pratica, maturata nei servizi pastorali diocesani sinora svolti.

Nomino vicario episcopale per la vita consacrata padre Ugo Pozzoli, Missionario della Consolata, che saprà mettere a servizio della nostra diocesi l’esperienza sacerdotale e le competenze acquisite con gli importanti incarichi istituzionali svolti nel suo Istituto.

Farà parte del Consiglio episcopale anche il vicario generale di Susa, monsignor Daniele Giglioli, che svolge egregiamente e generosamente tale compito già da diversi anni. La sua conoscenza della diocesi e dei preti di Susa, oltre che la stima di cui gode presso gli stessi, sono una garanzia, per me, di poter meglio curare la diocesi e di lavorare per percorsi di unità nelle debite differenze.

Sempre a decorrere dal 1° settembre 2022, nomino la dottoressa Concetta Caviglia cancelliere arcivescovile nella curia metropolitana. Tale scelta è dettata dalla grande competenza giuridica maturata dalla dottoressa Caviglia nel suo pluriennale lavoro presso il Tribunale ecclesiastico interdiocesano, nel quale ricopre l’ufficio di difensore del vincolo, dalla sua capacità di operare in sinergia e di vivere il compito che le viene affidato come espressione del suo impegno di credente in Cristo e di servizio alla Chiesa, nonché dalla sua disponibilità ad assumere nuove competenze. Mi è poi particolarmente gradito affidare un ruolo così importante ad una donna, come segno del fatto che nella Chiesa tutti sono protagonisti e per dare attuazione a ciò che l’ordinamento canonico attuale riconosce già, ovvero la possibilità per le laiche e i laici di cooperare nell’esercizio di uffici e ministeri.

In questa occasione, accanto alla gratitudine che sento di dover esprimere a nome della Chiesa di Torino, affido alla intercessione di Maria, nostra patrona, i vicari episcopali che termineranno il loro ufficio, quelli che lo assumeranno con l’inizio del nuovo anno pastorale e il nuovo cancelliere arcivescovile.

Possiamo pregare la Vergine Consolata perché ci aiuti tutti a camminare in quella comunione ecclesiale, che si rende visibile nelle tante e varie possibili forme di corresponsabilità».

condividi su