«Un germoglio spunterà», la lettera dell’Arcivescovo per la Giornata del Seminario

Domenica 4 dicembre 2022 la ricorrenza. La preghiera della comunità diocesana

Di seguito la Lettera di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa per la Giornata del Seminario 2022.
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«Carissime sorelle e carissimi fratelli in Cristo, “Un germoglio spunterà” (Is 11,1): è la parola profetica che apre alla speranza e ben si addice a questo tempo in cui la nostra diocesi è impegnata a rinvigorire la sua missione, riconoscendo le esperienze e le iniziative che realizzano meglio la bellezza dell’essere Chiesa e rendono vivo l’annuncio del Vangelo. Questa citazione biblica è stata scelta anche come motto per la Giornata del Seminario che celebreremo domenica 4 dicembre 2022.

Sarà l’occasione per riflettere sul dono del presbiterato e per sostenere economicamente, nel limite delle possibilità personali, le strutture in cui vivono i cinque propedeuti (due di Torino e tre di Fossano, Vercelli e Alba) e i 23 seminaristi (19 di Torino e quattro di Susa, Casale, Asti e Vercelli).

Sono giovani e adulti che hanno sentito la chiamata a consacrarsi al Signore e stanno conducendo, in docilità allo Spirito, la loro preparazione al ministero presbiterale, compiendo i primi passi nella Propedeutica di Villa Lascaris a Pianezza e completando il percorso nel Seminario Maggiore di via Lanfranchi a Torino.

Come per ogni altra scelta di vita, è soprattutto necessario pregare, affinché la disponibilità iniziale sia confermata da un serio discernimento, alimentato dalla formazione umana, spirituale, teologico-pastorale e accompagnato dai formatori e dalla comunità cristiana. Il Signore doni loro la volontà di fare verità in se stessi; di entrare in comunione profonda con Cristo e di conformarsi a Lui; di annunciare la Parola di Dio meditata, contemplata e attualizzata nel segreto della personale preghiera; di celebrare i Sacramenti che rendono presente Cristo e ne donano la forza sanante; di mettersi generosamente al fianco dei credenti per sostenerli nell’impegno a testimoniare, nella complessa società attuale, la pienezza di senso che dona la fede cristiana.

In questa giornata, inoltre, rendiamo grazie al Signore che continua a chiamare al ministero affinché – come ha ricordato Papa Francesco nella Esortazione apostolica Christus vivit – la Chiesa non sia “priva di pastori, senza i quali non potrebbe vivere né svolgere la sua missione” (n. 275). Oggi più che mai abbiamo bisogno di preti capaci di dire con tutta la loro vita la bellezza dell’essere a servizio della Chiesa.

Impegniamoci anche a renderci disponibili a coltivare i germi di vocazione che il Signore mette nel cuore di tanti. Se avvertiamo che nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità ci sono ragazzi che timidamente si interrogano sulla possibilità di spendere la propria vita nella sequela di Cristo, non lasciamoli soli, ma poniamoci accanto con discrezione e indirizziamoli a chi li può orientare a partecipare alle attività che la Chiesa torinese propone.

Ricordo in particolare: “Il filo rosso”, rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai 18 ai 30 anni che desiderano interrogarsi seriamente sul loro futuro, e “Cammino con te”, per i giovani che già ipotizzano una possibile scelta sacerdotale. Il Signore dia loro e a tutti noi la forza di rendere credibile con le nostre vite l’amore di Dio per l’umanità.

Vi saluto con tanto affetto, augurandovi un buon Avvento. Ancora mi affido alla vostra preghiera e vi garantisco quotidianamente la mia.

Mons. Roberto REPOLE

Arcivescovo Metropolita di Torino Vescovo di Susa»

In allegato la pagina de «La Voce E il Tempo» del 4 dicembre 2022 dedicata alla ricorrenza

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