«Fotografia è donna. L’universo femminile in 120 scatti dal Dopoguerra ad oggi», mostra a Saluzzo

domenica 28 Gennaio

Come si vede il mondo se l’occhio dietro l’obiettivo della macchina fotografica è quello di una donna? Una risposta alla domanda si può trovare nella raccolta di istantanee esposte nelle sale della duecentesca «La Castiglia» di Saluzzo, fino al 25 febbraio 2024. Intitolata «Fotografia è donna. L’universo femminile in 120 scatti dell’agenzia Magnum Photos, dal Dopoguerra ad oggi», la mostra traccia un percorso per immagini di donne ritratte da donne e da alcuni celebri fotografi uomini, in cui è espressa una visione della vita e l’interpretazione della società, di costumi e culture filtrata attraverso le lenti della femminilità.

Suddivisa in sei aree tematiche, l’esposizione descrive il mondo delle donne esplorato da diversi punti d’osservazione, immortalato nei più disparati luoghi del pianeta e in epoche diverse. Lavori che assumono i connotati di un’indagine sui grandi cambiamenti sociali che hanno caratterizzato la seconda metà del secolo scorso e i primi due decenni degli anni Duemila, parlando per immagini della famiglia attraverso, ad esempio, una serie di foto scattate a fine anni Cinquanta in un reparto di maternità che mostrano una mamma e i primi momenti di vita del suo bambino, accendendo i riflettori sui miti della bellezza e della fama nel caso dei ritratti di Marylin Monroe e Jacqueline Bouvier Kennedy, narrando di battaglie politiche come quelle delle donne iraniane sulle copertine di album musicali che non vedranno mai luce perché le norme islamiche della sharia lo vietano, o ancora della guerra con gli scatti dedicati alle combattenti colombiane delle Farc, o del corpo visto come un campo di battaglia con gli effetti delle violenze subite dalle giovani rapite e ridotte in schiavitù dall’Isis.

Un viaggio nella storia, anche di vita quotidiana, condotto attraverso alcune delle serie più iconiche realizzate da dodici autrici di Magnum Photos, tra cui l’austriaca Inge Morath e l’americana Eve Arnold, e da sei noti fotografi anch’essi appassionati interpreti di tali argomenti, come l’ungherese Robert Capa, uno dei fondatori dell’agenzia Magnum. «Con la sua immediatezza» sottolinea Monica Poggi di Camera (Centro italiano per la fotografia) e curatrice dell’esposizione «il linguaggio fotografico riesce a raggiungere l’esperienza di ciascuno, narrando il presente e facendo eco alle storie del passato».

La mostra è aperta il venerdì dalle 15 alle 19, il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 19. Informazioni su www.fondazioneartea.org e www.visitsaluzzo.it.

Mauro Gentile su «La Voce E il Tempo» del 22 ottobre 2023

28/01/2024 (tutto il giorno)
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