«La Torino di De Sanctis»: mostra documentaria e ciclo di incontri

sabato 16 Novembre

A conclusione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017) una grande mostra documentaria e un ciclo di “lectio” aperte al pubblico dei più importanti studiosi dell’opera del Maestro.

 

Inaugura sabato 16 novembre 2019, alle 10.30 nella Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (Torino, Piazza Carlo Alberto, 3), la mostra documentaria Francesco De Sanctis e Torino, evento conclusivo delle Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017).

La mostra, che resterà aperta fino al 20 febbraio 2020, è sostenuta dal Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, con il patrocinio dell’Ateneo, dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dell’ANIMI (Associazione Nazionale degli Interessi per il Mezzogiorno d’Italia), della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città di Torino, della Società Dante Alighieri – Comitato di Torino e della rivista scientifica «Studi Desanctisiani».

 

LA MOSTRA

Articolata in cinque percorsi espositivi (De Sanctis esule a Torino, Lontano da Torino: corrispondenze da Zurigo, Torino capitale e De Sanctis ministro e giornalista, Gli anni della “Storia della letteratura italiana” e del “Viaggio elettorale”, Lettori piemontesi di De Sanctis), la mostra ripercorre le esperienze letterarie e politiche maturate dall’autore della Storia della letteratura italiana nel capoluogo piemontese.

 

LA TORINO DI DE SANCTIS

Torino rappresenta una tappa cruciale per la vita e per la fortuna critica di De Sanctis: giuntovi una prima volta da esule nel 1853, fu rifiutato dall’ambiente accademico ma, collaborando con i periodici locali e lavorando come insegnante privato, gettò le basi del suo pensiero critico prima di allontanarsi alla volta del Politecnico di Zurigo. Il secondo soggiorno in Piemonte fu connotato dall’esperienza di deputato e primo ministro dell’Istruzione nella neonata Italia unita.

Nel corso del Novecento la rilettura della sua opera ha offerto la possibilità di un nuovo ritorno di De Sanctis nella Torino di Gramsci e di Gobetti, dei maestri della Scuola storica e di alcuni tra i protagonisti del dibattito culturale del secolo; dagli anni ’50 i poderosi ed eleganti volumi blu scuro dell’Opera di Francesco De Sanctis pubblicati da Einaudi hanno costituito parte cospicua della cultura italiana del nostro tempo. La lezione morale, politica e intellettuale di De Sanctis, orientata alla costruzione di un’identità aperta, in dialogo con le aspirazioni dell’Europa contemporanea, rappresenta ancora un patrimonio attivo e da condividere nella Torino degli anni Duemila.

 

LE LECTIO

Alla mostra è abbinato un ciclo di lezioni magistrali aperte al pubblico per far emergere, grazie all’intervento dei maggiori studiosi del maestro e professore irpino, alcuni fra gli aspetti più significativi della sua lezione. Critico militante, talvolta in conflitto con l’ambiente accademico torinese preunitario, De Sanctis sarà così presentato al pubblico come protagonista del dibattito culturale europeo e della scena politica e, non in ultimo, come portatore di una visione intellettuale di grande modernità.

16/11/2019 10:30
16/11/2019 17:00
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