Nell’ambito della 34-ma edizione dei GiovedìScienza il 6 febbraio 2020, ore 17.45, al Teatro Colosseo, in via Madama Cristina 71 a Torino, si tiene l’incontro «L’Italia dell’informatica. Storie di macchine, uomini e buone idee». Tavola rotonda con:
- Filippo Demonte, progettista Olivetti
- Gastone Garziera, progettista Olivetti
- Angelo Raffaele Meo, già docente al Politecnico di Torino
Nel 1840 a Torino si svolge quello che può essere definito il primo congresso di informatica. Il matematico inglese Charles Babbage presenta la sua “macchina analitica”, il primo calcolatore programmabile. La descrizione del progetto a opera di Luigi Menabrea, ingegnere e ufficiale dell’esercito piemontese, sarà alla base del lavoro di Ada Lovelace, matematica e pioniera dell’informatica (e figlia del poeta romantico Lord Byron). Cento anni dopo il computer diventa realtà, e su impulso di Enrico Fermi nasce a Pisa il primo calcolatore italiano, frutto della collaborazione tra ricerca pubblica e Olivetti. Purtroppo la morte improvvisa di Adriano Olivetti e di Mario Tchou segna una battuta d’arresto. Tuttavia, ancora nel 1964, la Olivetti realizza il primo personal computer al mondo, la Programma 101. Sono passati altri cinquant’anni e adesso sta entrando nella nostra vita l’Intelligenza Artificiale. A GiovedìScienza la storia gloriosa ma poco nota dell’informatica italiana.
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
Programma completo all’indirizzo: www.giovediscienza.it
Per informazioni: gs@centroscienza.it Tel: 011 8394913