Preghiera di Taizè: otto appuntamenti al Santuario della Madonna dei Fiori a Bra

venerdì 8 Novembre

Riprende venerdì 11 ottobre 2019 alle ore 21 presso la Cripta del Santuario della Madonna dei Fiori a Bra, l’appuntamento annuale della Preghiera sullo stile di Taizé. Otto appuntamenti il secondo venerdì del mese (eccetto il mese di aprile) che si concluderanno venerdì 8 maggio 2020.

Questo momento di preghiera praticato dalla comunità monastica del piccolo paese francese, che raccoglie ogni anno migliaia di giovani, si può sintetizzare in tre punti:

Una preghiera accessibile. Frère Roger, il fondatore, è stato costantemente attento a che nulla nella preghiera comune apparisse inaccessibile. Per lui, leggere un testo troppo lungo o con delle espressioni troppo complicate poteva rendere opaca quella relazione d’amore che la presenza dello Spirito Santo offre nella preghiera.

Una preghiera meditativa accompagnata dai canti brevi di Taizé e anche meditazione biblica. Attraverso la ripetizione di uno o due versetti, il canto apre un accesso diretto verso la Parola di Dio e permette a ciascuno di interiorizzare, d’incorporare la bellezza e persino la «asprezza» delle parole della Bibbia. E poi, nel riscoprire leggendole parole già conosciute a memoria, certi testi vengono illuminati da una luce inattesa.

Una preghiera del cuore. La capacità che ha il lungo momento di silenzio nel mezzo della liturgia di donare l’occasione di prendere in esame ciò che abita in ciascuno. «Fare il punto», «ascoltare il proprio cuore», «riflettere sui propri problemi», «svuotare la mente», «fare un break», «ritornare in sé stessi», «far cadere le proprie maschere»… : così descrivono i giovani a Taizé ciò che il silenzio rende possibile. Essendo insieme, il silenzio non fa loro paura. Al contrario, molti dicono che la prima volta i diversi minuti paiono lunghi e che poi, si riempiono da soli. I monaci si domandano se ciò che i giovani cercano di esprimere non corrisponda a quella che l’Oriente cristiano ha chiamato la «preghiera del cuore» e anche la «guardia del cuore». «Veglia sul tuo cuore più che su ogni altra cosa», dice il libro dei Proverbi, «poiché da esso sgorga la vita» (Pr 4, 23). La preghiera è questa preparazione del cuore alla vigilanza sulle situazioni che richiedono amore.

Infine, chi desidera, ha la possibilità di avvicinarsi alla grande Croce, che viene sistemata orizzontalmente al centro del luogo della preghiera e deporvi la fronte sul legno come momento simbolico e di sintesi dei tre momenti descritti precedentemente. La Croce è anche segno di unità: attorno ad essa i partecipanti condividono la speranza della Pace, la speranza del Cristo Risorto. Posando la fronte si affida silenziosamente al Cristo i propri fardelli interiori e anche ciò che pesa sugli altri, sia vicini che lontani: gli oppressi, i poveri, i malati, i perseguitati… e tutto nella fiducia che, conosciuto o no, il Risorto accompagna ogni essere umano: le sue braccia inchiodate, allargate, accolgono, abbracciano.

Attraverso queste tre dimensioni della preghiera si cerca di condividere con chi partecipa, in particolare con i giovani: «de-centramento» di se stessi, «masticazione» della Scrittura e «ascolto vigilante» del cuore, vorremmo tanto render loro percepibile la certezza che frère Roger ha lasciato nella sua ultima Lettera incompiuta : «Dio ci accompagna fino alle nostre insondabili solitudini. A ciascuno dice: “Sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo”. Sì, Dio non può che donare il suo amore, in questo è tutto il Vangelo».

 

Per ulteriori info: diacono Giorgio Fissore mail: giorgio.fissore@gmail.com

08/11/2019 21:00
08/11/2019 23:00
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