«Shamal. Soffia su Torino», mostra-mercato per raccolta fondi a favore dei profughi in Libano

lunedì 8 Ottobre

Quadri, sculture e fotografie per raccontare la guerra, la fuga, sogni e speranze di interi popoli. E soprattutto per raccogliere fondi da destinare al campo profughi 022, in Libano. S’intitola «Shamal. Soffia su Torino» la retrospettiva che mercoledì 3 ottobre 2018, alle 17,30, apre i battenti a Torino, negli spazi del Polo del ‘900, in via del Carmine 14, e che vede come protagonisti la fotografa torinese-croata Andreja Restek e sette artisti italiani (sei pittori e uno scultore), che si sono ispirati alle immagini catturate dalla fotoreporter in Siria, nei campi rifugiati in Libano, e nelle altre parti del mondo piegate da conflitti e povertà.

Interverranno all’inaugurazione Nino Boeti, presidente del Consiglio Regionale; Sergio Soave, presidente della Fondazione Polo del ‘900; Marcella Filippa, direttrice della Fondazione Vera Nocentini; Stefano Tallia, segretario dell’Associazione Stampa Subalpina; Andreja Restek, fotoreporter e presidente de “L’ambulanza dal cuore forte” ADCF Onlus; Ciro Palumbo, artista.

L’inaugurazione sarà sottolineata dal concerto di Alaa Arsheed, violinista siriano, e di Isaac de Martin, chitarrista veneziano. Alaa Arsheed 32 anni, è arrivato in Libano dalla Siria nel 2015 con solo i vestiti e il suo violino.

La mostra, aperta dal 3 al 18 ottobre 2018, dalle 10 alle 19, al Polo del ‘900, è organizzata dall’associazione “L’ambulanza dal cuore forte” ADCF Onlus, dalla Fondazione Vera Nocentini e ideata dalla giornalista Stefania Aoi; vi prendono parte la fotoreporter Andreja Restek, i pittori torinesi Ciro Palumbo e Akira Zakamoto, le pittrici romane Alessandra Carloni e Roberta Coni, l’artista ligure Davide Puma, quello italo-tedesco Matthias Brandes e lo scultore romano Jacopo Mandich. La Fondazione Vera Nocentini ha inserito la mostra all’interno di un progetto organizzato dal Polo del ‘900 relativo ai reportage di guerra, dalla Grande guerra ai giorni nostri. Hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra anche il Consiglio Regionale del Piemonte, l’Associazione Stampa Subalpina e Chiara Pizzighello per la ricerca di finanziatori.

L’evento prende il nome di Shamal, lo stesso di un impetuoso vento estivo che soffia nel Golfo Persico, perché come questo vento, considerato dai tempi più antichi portatore di cambiamenti, anche la mostra vuole contribuire a cambiare qualcosa nel suo piccolo. Anche i minimi aiuti possono determinare, come lo Shamal, risultati travolgenti e a volte duraturi. Per questo il ricavato ottenuto dalla vendita delle tele e delle sculture realizzate dagli artisti andrà, in parte, all’Associazione “L’ambulanza dal cuore forte”. Andreja Restek si occuperà personalmente di portare gli aiuti ad alcune famiglie ridotte in schiavitù e obbligate a lavorare nei campi agricoli in Libano, zona nord, a 5 km dal confine con la Siria. Le donazioni permetteranno ad alcune di queste famiglie di pagare le cure mediche o di comperare beni di prima necessità, come il cibo.

08/10/2018 (tutto il giorno)
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