Agorà del sociale 2018: risultati del lavoro annuale nella riunione conclusiva

Sabato 17 novembre 2018, ore 9-13, al Centro Congressi del Santo Volto. VIDEO su YouTube e TESTI on line

Si è svolta sabato 17 novembre 2018, ore 9-13, al Centro Congressi del Santo Volto (via Borgaro 1, ang. via Val della Torre) la riunione conclusiva dell’Agorà del sociale 2018. L’incontro si è concentrato in particolare sulle tematiche del welfare, evidenziando criticità e formulando proposte negli ambiti sociale-sanitario, migranti, lavoro-formazione. Erano invitati a partecipare tutti coloro che già sono attivi all’interno delle loro Comunità e Associazioni, o sono sensibili a queste tematiche e desiderano conoscere questo metodo di lavoro.

(L’appuntamento era valido per il rinnovo del mandato dei ministri straordinari della comunione in attività).

PROGRAMMA (anche in allegato):

Ore 9,00 Saluto del Vescovo, Mons. Cesare Nosiglia (in allegato)

Ore 9,10 Storia dell’Agorà e sintesi dei lavori svolti: Don Paolo Fini, Delegato Arcivescovile Area del Sociale (in allegato)

Ore 9,20 “Clips” Sociali. Modera: Alberto Riccadonna, Direttore “La Voce e il Tempo”

1) Socio‐Sanitario: Servire le Fragilità

2) Caritas: Comunità di pratica

3) Lavoro: Il lavoro come sfida educativa

4) Migranti: L’Agorà che ti occupa

Ore 10,00 Sintesi delle riflessioni e delle proposte elaborate nel percorso preparatorio: Pierluigi Dovis, Direttore Caritas diocesana Torino (in allegato intervento e slides)

Ore 10,20 Tavola Rotonda con i Referenti Istituzionali. Modera: Tarcisio Mazzeo, Caporedattore RAI TGR.

Ore 11,20 Intervallo. Pausa con accompagnamento musicale.

Ore 11,45 Interventi su prenotazione e discussione : modera Alberto Riccadonna.

Ore 12,30 Conclusioni : Don Paolo Fini.

Ore 12,45 Chiusura e saluto del Vescovo (in allegato).

L’incontro è stato trasmesso in diretta e si può rivedere a QUESTO ACCOUNT.

Ampia fotogallery a cura di Renzo Bussio_LaVoceEilTempo

L’Agorà del sociale è un metodo di incontro, di lavoro, di alleanza trasversale per la costruzione del bene comune sostenuto dalla prospettiva del Vangelo, nato nel 2014 per volontà della Chiesa torinese nella persona dell’ Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia. Uno degli obiettivi principali consiste nel promuovere tra i diversi attori sociali ed ecclesiali la collaborazione, il dialogo, il confronto, la lettura e la condivisione dei problemi delle persone e dei territori, individuando strategie operative ed ottenendo una collaborazione fattiva nel formulare nuovi progetti di sviluppo e nell’attuare interventi.

L’Agorà 2018 ha inteso coinvolgere persone, territori, istituzioni, terzo settore, comunità… per un confronto su problematiche emergenti, risorse e servizi, nell’ottica della giustizia e della carità e a partire da quattro aree tematiche: lotta alla povertà, lavoro e formazione, immigrazione, servizi sanitari e sociosanitari. L’obiettivo è definire un nuovo welfare integrativo e centrato sulla persona che vive, abita, promuove ed è promossa, accompagna ed è accompagnata in fasi della vita, luoghi di appartenenza e di cittadinanza, situazioni esistenziali, dimensioni relazionali, condizioni economiche, culturali, sociali e di salute psicofisica. La domanda di fondo è: alle radici di un nuovo welfare, le fragilità possono essere intese come opportunità di sviluppo ed educazione per la persona, le relazioni, le comunità e i territori?

Al fine di dare vita, temi, metodi, prospettive, tempi e risorse all’Agorà 2018 si è ritenuto opportuno riunire in tre assemblee plenarie intermedie (17 aprile, 26 giugno e 24 ottobre 2018) la cabina di regia, composta da tecnici ed esperti di riferimento delle istituzioni, del terzo settore, della diocesi nei livelli cittadini, metropolitani, regionali e diocesani, riferiti a quattro ambiti:

1- socio-sanitario

2- povertà e sostegno sociale

3- migranti

4- lavoro e formazione

I quattro gruppi che compongono la cabina di regia si sono incontrati mensilmente (oltre che nelle tre plenarie) per elaborare una riflessione di ambito su quattro linee generali:

VIVERE: intendendo vita come centralità della persona, dignità, relazione, salute, spiritualità, cultura, presenza, reale accesso e fruibilità dei diritti, possibilità di esercitare la responsabilità, tridimensionalità della persona umana (psiche, soma e spirito).

ABITARE: in riferimento a persone, comunità, responsabilità, ruoli… Abitare dunque nel senso di sforzo continuo di appartenenza, partecipazione, relazione. Obiettivo è dare un senso alla terra e ai luoghi come “casa comune”; riconoscere la “presenza” e specificità di ogni essere umano, le diversità come segno di ricchezza e domanda, la fragilità come segno di “umanità presente” e in grado di porsi come risorsa per la costruzione di una comunità reale. Abitare perciò riguarda diritti, doveri, problemi e prospettive, inclusione e abilitazione alla vita insieme, protezione e promozione, luoghi, relazioni, servizi.

PROMUOVERE: nel senso di rendere protagonisti, riconoscere possibilità di autonomia, formare alla responsabilità; abilitare persone, gruppi, territori, comunità alla lettura, valutazione, progettualità; favorire sempre dimensioni di interazione, presenza e coinvolgimento, centralità della persona umana.

ACCOMPAGNARE: riguarda il sostegno, l’auto-aiuto, il farsi carico e il prendersi cura; sostenere l’autonomia possibile; coinvolgere persone, organizzazioni e comunità; tutelare la diversità; soccorrere, venire incontro. Le comunità intese come caregiver, nella centralità della persona e degli aspetti bio-psicosociali e spirituali. Obiettivo è apprendere dalle fragilità, intendendo la vulnerabilità come dispositivo antropologico che connota la reale esistenza di persone e comunità.

Per ulteriori info: www.diocesi.torino.it/agora-del-sociale/ ; agorasociale@diocesi.torino.it.

IN ALLEGATO gli interventi dell’incontro del 17 novembre, la locandina, il programma e lo speciale pubblicato su “La Voce E il Tempo” dell’11 novembre 2018. 

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