Caldo e anziani: i servizi in citta’

Piano operativo in vigore dal 1° luglio al 30 settembre 2017. Numeri ed enti da contattare

L’allarme caldo quest’anno a Torino è scattato già a giugno con temperature che hanno superato i 35 gradi e percentuali di umidità elevate. Ed ecco i primi disagi che colpiscono soprattutto le persone anziane e malate che vivono sole prive, in particolare nei mesi estivi, di una rete familiare che possa sostenerle. Il Comune di Torino ha messo a punto il «Piano operativo per l’emergenza caldo», in vigore dal 1° luglio al 30 settembre, gestito in rete con la Asl cittadina, i medici di famiglia, le Circoscrizioni e le diverse associazioni che sul territorio tutto l’anno si occupano del sostegno agli anziani e alle fasce più fragili della popolazione. La Città, attraverso l’assessorato ai Servizi sociali, ha stanziato 200 mila euro, di cui una parte viene devoluta agli enti di volontariato e assistenza che hanno aderito al Piano, regolato da un protocollo d’intesa.

 

La centrale operativa – Il centro nevralgico dell’emergenza caldo è il «Servizio Aiuto anziani» del Comune che attraverso un call center, tel. 011.8123131, attivo tutti i giorni 24 ore su 24 (la notte e nei giorni festivi risponde il centralino della Polizia municipale), è a disposizione per ascoltare, consigliare, fornire informazioni, accogliere richieste di aiuto che vengono immediatamente smistate alle «squadre» dei diversi quartieri torinesi costituite da associazioni di volontariato e cooperative di operatori sociosanitari che garantiscono agli anziani assistenza a domicilio, attività di accompagnamento per visite e terapie mediche, acquisti in negozi e supermercati, ritiro della pensione presso gli uffici postali, un aiuto nei piccoli lavori domestici, oltre alla compagnia contro la solitudine.

 

Asl e medici di base – La Città di Torino, in collaborazione con l’Asl e i medici di famiglia, ha inoltre previsto, proprio su segnalazione degli stessi medici di base, l’attivazione di una serie di interventi domiciliari rivolti agli anziani autosufficienti, sia ricorrendo ad operatori professionali sia ad associazioni di volontariato. Per le persone con gravi problemi di salute, invece, si aggiungono prestazioni di tipo sanitario o di aiuto domiciliare attivate direttamente dall’Asl.

 

Le Circoscrizioni – Gli otto enti territoriali cittadini offrono, inoltre, l’opportunità di trascorrere le ore della canicola in alcune strutture climatizzate (gli indirizzi sono consultabili sui siti internet delle rispettive Circoscrizioni).

 

Il Sea – Tra le associazioni capofila del «Piano caldo» c’è il Sea (Servizio emergenza anziani) che opera prevalentemente nelle Circoscrizioni 1 (Centro e Crocetta), 2 (Santa Rita, Mirafiori Sud e Nord) e 8 (San Salvario-Lingotto) ed è in rete con la centrale operativa dell’emergenza caldo. «Tutto l’anno siamo impegnati a supporto dei tanti anziani torinesi che vivono soli in città (oltre il 45%)», sottolinea la presidente e fondatrice del Sea Maria Paola Tripoli, «la malattia più grave che cerchiamo di contrastare, verso cui investiamo tutte le risorse disponibili, è quella della solitudine che mette a dura prova la vita di queste persone che non sono solo dei pacchi che hanno bisogno di essere trasportati nelle strutture sanitarie. Quella degli anziani è una vera e propria emergenza che rimane ancora nascosta agli occhi della società e delle istituzioni». «Ed ecco che d’estate l’allarme aumenta in maniera esponenziale », sottolinea la Tripoli, «in quanto viene meno non solo la rete familiare ma anche quella di vicinato, oltre a servizi che diminuiscono».

Il Sea dispone di un presidio fisso attivo con un call center, tel. 011.4366013, disponibile negli orari di apertura dei centri di via Monte Ortigara 95, corso Cadore 20/8 e via Cassini 14, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18 e martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 12. Inoltre è a disposizione un numero verde, tel. 800812068, attivo 24 ore su 24, anche nei festivi.

 

Al primo posto il Sea porta avanti le visite domiciliari agli anziani per offrire loro assistenza. Il Comune, attraverso i servizi sociali, ha affidato al Sea il sostegno personalizzato di 20 anziani che vengono seguiti quotidianamente da volontari appositamente formati. «Oltre ad essi», prosegue la Tripoli, «seguiamo oltre 80 pensionati privi di una rete che possa farsi carico o che ci vengono segnalati dal Servizio Anziani centrale, dalle strutture sanitarie o dal Pronto soccorso degli ospedali cittadini».

Il Sea organizza poi ogni dieci giorni momenti aggregativi, in collaborazione con l’associazione Telehelp, in due case di riposo: la Segesta Crocetta (via Cassini 14) e la residenza Principe Oddone (corso Principe Oddone 24). Si tratta di pomeriggi ricreativi con balli e gare di tango, merenda a base di anguria, occasioni di dialogo. Martedì 8 agosto il Sea ha organizzato una gita presso la Casa di spiritualità Villa San Pietro a Susa, è possibile iscriversi ai seguenti contatti: tel. 011.4366013, mail seaanziani.torino@gmail.com.

 

«Al di là del Piano caldo», sottolinea la Tripoli, «rimangono aperte le ferite inflitte alla nostra associazione attraverso i tagli annunciati dalle Circoscrizioni, che erogano contributi in base alla presentazione di appositi progetti annuali». Dopo la sforbiciata operata a inizio anno dalla Giunta Appendino alle otto amministrazioni circoscrizionali della Città, anche dopo il ritocco al bilancio dello scorso 23 giugno c’è, infatti, ancora incertezza sull’erogazione di fondi alle associazioni impegnate a tutto campo nel sociale.

 

Stefano DI LULLO (stefano.dilullo@vocetempo.it)

(Testo tratto da «La Voce E il Tempo» del 9 luglio 2017)

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