I dettagli sulla Colletta per la Casa saranno illustrati martedì 5 febbraio dalle 15 alle 18 presso la Curia Metropolitana (via Val della Torre 3). Le parrocchie che desiderano aderire allinvito dellArcivescovo potranno inviare allincontro un loro volontario. Qui pubblichiamo una sintesi della scheda di suggerimenti operativi della Caritas diocesana in preparazione alliniziativa. Nella sezione “Documenti” del sito è possibile leggere la lettera dell’Arcivescovo.
Accompagnamento. La Giornata della Casa è loccasione per realizzare in parrocchia un piccolo percorso di accompagnamento delle famiglie in difficoltà. Parte da una «giornata di sensibilizzazione comunitaria» il 10 febbraio prossimo, in cui viene anche fatta la colletta dedicata; si protrae alcuni mesi almeno sei con laccompagnamento di uno o più nuclei familiari in difficoltà nel pagare laffitto e con un costante ritorno di animazione per tutta la comunità parrocchiale.
Nelle parrocchie. Il sostegno economico alle famiglie è una iniziativa che riguarda le singole parrocchie. Ma, almeno nel suo inizio, è fatta simultaneamente per dare il senso di una Chiesa in cammino di comunione. La gestione del progetto verrà fatta dalla singola parrocchia che, oltre cercare i fondi necessari, identificherà la o le famiglie da seguire tra quelle del proprio territorio. Nella elaborazione dei passi concreti da fare potrà chiedere laiuto alla Caritas Diocesana che offrirà lappoggio per ben sfruttare le opportunità già presenti sul territorio ed, eventualmente, rafforzare le risorse a disposizione della comunità locale.
Preparare la Colletta. Per avviare al meglio il percorso si suggerisce di dare lannuncio della colletta con sufficiente anticipo, di dare rilievo il 10 febbraio alla raccolta e, subito dopo, provare ad identificare il o i nuclei da seguire, magari coinvolgendo anche gli operatori pastorali che possono conoscere situazioni più nascoste e meno aiutate. Puntiamo sulla qualità e non sulla quantità.
Obiettivo casa. Lobiettivo della iniziativa è il sostegno alla «casa». Pertanto i destinatari dovranno essere esclusivamente famiglie che, a causa della presente crisi economica, si trovano nella situazione di essere morosi incolpevoli rispetto al pagamento dellaffitto. Italiani o stranieri, non cè differenza. Lintervento è di natura prevalentemente preventiva e va rivolto a chi sta diventando moroso, non a chi ha già lintimazione di sfratto o chi è da tempo senza casa. È importante che il nucleo familiare prescelto non abbia già altri sostegni al reddito o non sia già inserito in programmi di aiuto. Si suggerisce di dare una priorità ai nuclei più fragili, tra i quali: i nuclei monogenitoriali con figli a carico e con ingressi economici saltuari, anziani soli ed abbandonati, famiglie con gravi problemi sanitari.
La Caritas diocesana. Per realizzare gli obiettivi è possibile avvalersi dellappoggio progettuale e di piccolo sostegno economico da parte di Caritas Diocesana. Il parroco o un suo delegato può contattare la Caritas inviando una mail allindirizzo caritas@diocesi.torino.it in cui fa riferimento al progetto, curando di indicare i modi per poter essere ricontattata. Sarà la Caritas, nel minor tempo possibile, a farsi sentire per fissare un incontro. Non inviare mai in Caritas i possibili beneficiari.