Educazione digitale e Chiesa cattolica: ricerca interdisciplinare anche su Torino

Alcuni parroci hanno già ricevuto il questionario dell’Università Cattolica a cui rispondere

I legami s’indeboliscono o rafforzano nel Web e nei social network? È questa la domanda della ricerca interdisciplinare (http://www.educazionedigitale.net/la-ricerca-cosa-facciamo/), coordinata dalla sociologa Lucia Boccacin, del progetto che l’Università Cattolica ha finanziato come «progetto di rilevante interesse per l’Ateneo». Il focus è su una comunità particolare: la Chiesa italiana. Dunque, come i personal media, ovvero gli schermi che tutti hanno nelle proprie tasche e zaini, possono essere un’opportunità per l’intervento pastorale.

In queste settimane è partita una rilevazione in tutte le diocesi italiane, fase centrale della ricerca, che coinvolge anche alcune parrocchie della Diocesi di Torino. A giocare un ruolo chiave sono dunque i parroci, che hanno già ricevuto un questionario e che sono chiamati a collaborare favorendone la compilazione. Spiega la docente della Cattolica: «I luoghi ecclesiali (le parrocchie, le Unità pastorali, le comunità pastorali) sono ambiti deputati alla costruzione e alla rigenerazione delle relazioni, ma devono fronteggiare le ambivalenze e le frammentazioni della società contemporanea».

Il progetto, che unisce sociologi, pedagogisti, psicologi ed economisti dell’ateneo milanese, si chiede quali processi consentono di instaurare e mantenere relazioni sociali solide e a volte innovative. «Oggi l’innovazione relazionale – continua Boccacin – si coniuga con la presenza dei media digitali nel mondo della vita quotidiana delle persone, delle famiglie, delle generazioni, delle organizzazioni pro-sociali e delle istituzioni. Moltissime analisi hanno chiarito il ruolo degenerativo di tali dispositivi nelle relazioni interpersonali, ma, in questo progetto di ricerca, intendiamo focalizzarne la valenza connettiva e inclusiva in grado di concorrere all’empowerment di relazioni durevoli e al perseguimento del benessere dei singoli, delle famiglie, delle loro comunità di riferimento».

Significative sono le ricadute sulla realtà ecclesiale italiana: infatti, l’annuncio evangelico, basato in larga misura sull’incontro diretto e su una proposta personale, oggi si confronta con la “virtualità” dei media digitali, ma anche con la loro efficacia nell’estendere le occasioni di incontro e di proposta pastorale all’interno del mondo odierno.

Video di presentazione della ricerca: http://www.educazionedigitale.net/pastoraleweb/

Ulteriori info: http://www.educazionedigitale.net/pastoraleweb/ , pagina Facebook: @pastoraletecnologiedigitali

 

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