Festa della Consolata 2018: omelia e intervento di mons. Nosiglia alla processione

Pellegrinaggi serali animati da cori di giovani e il 16 giugno interamente dedicato a loro

La diocesi si prepara a festeggiare la sua patrona – la Consolata – mercoledì 20 giugno 2018, con la novena che prende il via lunedì 11 giugno.

Ogni giorno sino al 19 giugno è stata celebrata una Messa per le Religiose alle 6 e, alle 18, la Messa presieduta da don Domenico Machetta. Nelle stesse giornate si sono tenuti i pellegrinaggi delle Unità pastorali, a partire dalle 20.30 con il Rosario e, alle 21, con la Messa presieduta dall’Arcivescovo.

Lunedì 11 si è tenuto il pellegrinaggio delle Up 1-13, martedì 12 delle Up 14-23, mercoledì 13 le Up del Distretto Torino Nord; giovedì 14 tocca alle UP del Distretto Torino Ovest, venerdì 15 a quelle del Distretto Torino Sud-Est.

Sabato 16 giugno, alle 20.30, è stata la volta dell’incontro diocesano dei giovani in preparazione al Sinodo dei Vescovi sui giovani seguito, alle 21, dalla Lectio Divina presieduta dall’Arcivescovo (per dettagli vedi notizia Ufficio pastorale dei Giovani; fotogallery)

Lunedì 18, infine, è stata fatta una celebrazione con i gruppi etnici in onore della nuova Beata suor Leonella Sgorbati, martire in Somalia, Missionaria della Consolata e, alle 21, la S. Messa presieduta dall’Arcivescovo.

Martedì 19 giugno, la vigilia, i Primi Vespri si sono tenuti alle 17.

Il giorno della festa, mercoledì 20 giugno, le Sante Messe sono state alle ore 6, 7, 8, 9.30; la celebrazione eucaristica delle ore 11 è stata presieduta dall’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, nel 50° della sua ordinazione sacerdotale, a cui è seguita, alle 12, la Supplica (testo dell’omelia in allegato e nella sezione “Documenti”; ampia fotogallery di Massimo Masone)

Si è tenuta un’altra Messa alle 12.30. Alle 16, Messa presieduta da mons. Guido Fiandino, con i Missionarie e le Missionarie della Consolata. Alle 17, i Secondi Vespri. Alle 18, la Messa con il card. Severino Poletto. Alle 20.30 si è tenuta la tradizionale processione con al termine ancora una Messa (testo dell’intervento di mons. Nosiglia in allegato e  nella sezione “Documenti”).

Il momento di preghiera e di affido di Torino alla sua patrona quest’anno è stato reso ancora più solenne da una novità. La statua è tornata come negli anni ’60 a sfilare su un antico trono processionale, completamente restaurato e riportato alla sua originaria bellezza (vedi ampia fotogallery  di Renzo_Bussio_LaVoceEilTempo).

Il «trono» risaliva infatti al 1829 quando fu voluto dai confratelli della Primaria Compagnia della Consolata su progetto del professor Franzeri della scuola municipale di disegno e realizzato dal regio scultore Giovanni Battista Ferrero con doratura di Nicola Monticelli. «Si è deciso per il restauro», spiega il Rettore mons, Giacomo Martinacci, «per arrestare un degrado che via via ci avrebbe inesorabilmente privati di un’opera artistica di grande valore e in secondo luogo per restituire anche alla visione dei fedeli quanto i nostri antenati avevano voluto offrire alla Vergine».

Un’opera – resa possibile grazie alle offerte che ancora si raccolgono attraverso la ‘Ramo onlus’ – per onorare la Consolata, per custodire la memoria di una devozione che da 3 secoli lega i torinesi alla Vergine.

Per ulteriori info: www.laconsolata.org.

 

Di seguito la lettera-invito che l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, aveva indirizzato ai giovani in vista della festa della Consolata 2018.

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Carissimi,

iniziando il mese di maggio, guardo all’avvicinarsi della festa della Consolata, Patrona dell’Arcidiocesi, e sento viva la necessità di rivolgere a tutti l’invito a partecipare nel suo Santuario torinese sia alla Novena, sia alla Festa e alla processione serale. Sono decenni ormai che, nelle sere della Novena, dal vasto territorio della Chiesa torinese sacerdoti e fedeli si fanno pellegrini al Santuario della Vergine Consolata- Consolatrice per affidare a lei, Madre amata, quanto è motivo di preoccupazione, di fatica e di sofferenza, ma anche per ringraziare e lodare con lei il Signore, quel Gesù a cui Ella – nel quadro a cui si rivolge lo sguardo devoto dei fedeli – ci invita a riferire il nostro cuore e la nostra vita.

L’approssimarsi del Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani vede moltiplicarsi anche nella nostra Arcidiocesi iniziative e proposte di coinvolgimento diretto per renderli sempre più protagonisti della loro vita e responsabili dello sviluppo della nostra società, bisognosa di autentico rinnovamento e di speranza. Anche la Novena e la Festa della Consolata desidero che siano vivificate da folte presenze giovanili. Sono lieto che nei pellegrinaggi serali quest’anno si preveda che siano cori di giovani ad animare il canto dell’assemblea ed anzi che la sera di sabato 16 giugno venga interamente dedicata a loro, con un invito particolare a quanti si preparano al pellegrinaggio che nel mese di agosto li vedrà riuniti a Roma intorno al Santo Padre.

Proprio in quella sera intendo affidare ai giovani pellegrini il mandato di portare a Papa Francesco l’intera nostra Chiesa torinese, di cui dovranno sentirsi ambasciatori e rappresentanti. Anche nella processione, che la sera della Festa [20 giugno] vede l’immagine di Maria passare per le vie centrali di Torino con una particolare sosta davanti alla «Casa» simbolo della Città ed ai rappresentanti di tutti i cittadini, i giovani delle nostre parrocchie – non solo cittadine – e dei vari movimenti e associazioni sono attesi numerosi per attingere dalla Vergine l’urgenza di rendersi portatori di Gesù nei loro ambienti abituali di vita e nella società di oggi, proprio come Maria fece recandosi da Elisabetta. Per questo la stessa processione sarà animata anche dai loro canti.

Desidero affidare alla Madonna Consolata l’Assemblea diocesana che si svolgerà nei due appuntamenti del 26 maggio e dell’8 giugno sul tema del discernimento vocazionale, un evento di grazia e di comunione che affronta uno dei doni e degli impegni più importanti e decisivi della vita di ogni cristiano: quello di seguire il Signore e testimoniare il suo Vangelo. Le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, come quella al matrimonio e alla missione laicale nel mondo, rappresentano una concreta realizzazione di quella vocazione battesimale che tutti ci unisce in Cristo.

So che in quelle settimane di giugno, terminato il periodo scolastico, vengono programmate attività formative che impegnano direttamente ragazzi e giovani, nelle quali ritengo che la presenza di Maria non possa assolutamente essere marginale. Partecipare nelle sere della Novena e nel giorno della Festa alle varie celebrazioni e alla processione deve essere considerato un momento importante nel cammino formativo dei ragazzi e dei giovani.

Io sarò presente nel Santuario della Consolata in ognuna delle sere della Novena e nel giorno della Festa. Sarò lieto di accogliere tutti: giovani e meno giovani, ragazzi e anziani, per incontrare insieme la Madre del Consolatore Gesù e ricevere dalla sua materna intercessione la consolazione ed i motivi di speranza che ci sostengono nella vita quotidiana. Con la benedizione del Signore, rivolgo a tutti il mio saluto e il mio arrivederci alla Consolata.

­Mons. Cesare NOSIGLIA

Arcivescovo di Torino

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