Chiusa la GMG di Lisbona, il Papa ai giovani: «Siete la speranza di un mondo diverso»

I 4.500 ragazzi piemontesi alla Messa finale di domenica 6 agosto 2023. TESTI, FOTO e VIDEO del pellegrinaggio dal 24 luglio

La XXXVII Giornata mondiale della Gioventù si è svolta a Lisbona, in Portogallo, dall’1 al 6 agosto del 2023, con i gemellaggi nelle diocesi portoghesi nella settimana precedente. Inizialmente prevista per il 2022, come aveva annunciato papa Francesco il 27 gennaio 2019 a Panama, è stata poi rinviata a causa della pandemia di coronavirus. La GMG è un’esperienza eccezionale per partecipazione, proposte, coinvolgimento, un evento unico non solo nell’orizzonte ecclesiale ma a livello planetario, per il suo respiro mondiale.

Molte sono le possibili chiavi interpretative della GMG ma, fra tutte, una prevale su tutte le altre: la GMG è una grande esperienza di pellegrinaggio dei giovani di tutto il mondo, raccolti attorno alla Croce del Signore Gesù. Questa fu l’intuizione, quasi quarant’anni fa, di San Giovanni Paolo II: radunare i giovani credenti per condividere e rafforzare la propria fede, inaugurando un interrotto pellegrinaggio nello spazio e nel tempo.

I NUMERI

I giovani dell’Arcidiocesi di Torino erano presenti con un’alta partecipazione: sono più di 1500, componendo il gruppo di Piemonte 1 (con i giovani delle diocesi di Susa, Pinerolo, Ivrea, Vercelli e Biella), uniti al macro gruppo della Pastorale Giovanile di Piemonte e Valle D’Aosta, di oltre 4500 giovani, insieme ai 65.000 italiani e ai 600.000 pellegrini da tutto il mondo. Si stimano circa un milione e mezzo di presenze per la veglia e la messa conclusiva con Papa Francesco.

(In allegato la scheda con TUTTI I NUMERI della GMG 2023)

Hanno guidato il pellegrinaggio l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, mons. Roberto Repole e mons. Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino, insieme ad altri sei vescovi piemontesi. Al servizio dei giovani ha continuato il suo prezioso lavoro l’equipe dell’Ufficio di Pastorale Giovanile, che ha curato anche le dirette social.

I giovani del macro-gruppo piemontese si sono mossi con circa 90 autobus, attraversando tre nazioni, affrontando quasi 5000 km, in dieci giorni o due settimane, a seconda dei pacchetti di viaggio scelti: il fine settimana, la settimana a Lisbona, i giorni di gemellaggio con la diocesi di Coimbra.

IL PELLEGRINAGGIO

Particolarmente articolato, vario e complesso il programma del pellegrinaggio: lunedì 24 luglio la partenza da Torino dei primi gruppi con la tappa al Santuario di Lourdes (25-26 luglio). La Messa internazionale alla Grotta, la catechesi con padre Nicola Ventriglia, noto cappellano di Lourdes, la processione eucaristica, il Rosario alla Grotta e la suggestiva processione aux flambeaux: pur nella brevità della permanenza a Lourdes, rappresentano sempre una grande opportunità di ingresso nel mistero, con la potenza dei segni della pedagogia della Vergine Maria con la giovane Bernardette.

Dopo Lourdes i giorni di gemellaggio con la diocesi portoghese di Coimbra: un migliaio di giovani è stato ospitato in vari paesi del territorio, soprattutto a Lousa e Arganil, in famiglie, scuole e strutture parrocchiali. Sabato 29 luglio, in centro a Coimbra, tutti i giovani pellegrini ospitati nella diocesi si sono ritrovati nel cuore dell’antica e affascinante città universitaria per un pomeriggio e una serata di festa e preghiera, il «Festival della gioventù». Domenica 30 luglio è stata invece dedicata all’incontro con le singole comunità parrocchiali e con le famiglie, da cui ci si è congedati lunedì 31 per il primo grande ritrovo di tutto il macro-gruppo in un luogo simbolo della GMG 2023 e di tutto il Portogallo: il santuario di Fatima.

Sabato 29 luglio infatti si sono messi in cammino anche tutti gli altri 3.500 giovani, ripercorrendo lo stesso itinerario a Lourdes e giungendo a Fatima per la Messa delle 11, cui hanno partecipato oltre 30.000 giovani da tutto il mondo.

Sotto lo sguardo di Maria si è arrivati a Lisbona, nei luoghi di alloggiamento, in famiglie e strutture sportive e parrocchiali: i giovani piemontesi sono ospitati a nord – ovest di Lisbona, in collina, verso l’oceano, nell’area di Oeiras, a Carnaxide, Outurela e Queijas. Dal 1° al 6 agosto hanno seguito il programma comune della GMG. Ogni mattina i giovani hanno partecipato alle catechesi tenute dai Vescovi italiani e alle celebrazioni dell’eucarestia; martedì 1 hanno vissuto la Messa di apertura; mercoledì 2 le catechesi dei gruppi, la Messa a Carnaxide (parrocchia di Lisbona) presieduta da mons. Repole (TESTO DELL’OMELIA in allegato) e la Festa degli Italiani; giovedì 3 la catechesi al mattino guidata da mons. Repole (TESTO in allegato) e alla sera l’accoglienza di Papa Francesco; venerdì 4 la Via Crucis; per concludere, sabato 5 e domenica 6 agosto, con la grande Veglia e la solenne Messa di chiusura con il Papa, al Parque Tejo.

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LA CHIUSURA CON IL PAPA

Dopo la Veglia al Parque Tejo (qui il testo dell’intervento), domenica 6 agosto Papa Francesco ha concluso la Gmg di Lisbona annunciando che la prossima edizione si svolgerà in Corea, a Seoul, nel 2027. E ha sorpreso i giovani invitandoli nel 2025, a Roma, per il loro Giubileo.

«È bello quanto abbiamo sperimentato con Gesù, ciò che abbiamo vissuto insieme e come abbiamo pregato. Ma, dopo queste giornate di grazia, ci chiediamo: cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana?», ha chiesto il Papa ai giovani nell’omelia della Messa di chiusura. «Brillare, ascoltare, non temere», la risposta.

«Anche noi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare il buio della notte, le sfide della vita, le paure che ci inquietano, l’oscurità che spesso vediamo attorno a noi», il commento all’episodio evangelico della Trasfigurazione. «Abbiamo bisogno della luce di Gesù, perché lui è la luce che non si spegne anche di notte. (…) Diventiamo luminosi non mettendoci sotto i riflettori, quando mostriamo un’immagine perfetta», ha spiegato Francesco: «possiamo essere forti e vincenti, ma non luminosi. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come lui».

«Sul monte una nube luminosa ha avvolto i discepoli: “Questo è il mio figlio amato, ascoltatelo”. È tutto qui, tutto quello che c’è da fare nella vita sta in questa parola: ascoltare Gesù. (…) Tutto il segreto è questo: ascoltare quello che Gesù mi dice», ha sintetizzato il Papa commentando la Trasfigurazione: «Gesù rivela che Dio che è padre e ci insegna le vie dell’amore. Ascoltare Gesù: perché possiamo intraprendere cammini che sembrano d’amore, ma sono egoismi mascherati da amore. (…) State attenti alle forme di egoismo mascherate d’amore!».

Poi le parole di speranza indirizzate a ciascuno: «A voi, giovani, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela; a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: “Non temete!”».

«Tornando a casa, continuate, per favore a pregare per la pace», l’invito al milione e mezzo di giovani che hanno passato la notte al Parque Tejo di Lisbona, per la Veglia e la Messa: «Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso. Grazie di questo. Avanti!».

IL RIENTRO

Nel tardo pomeriggio di domenica 6 agosto i pellegrini piemontesi sono ripartiti tutti per il rientro, facendo tappa lunedì 7 agosto a Barcellona, città ricca d’arte e di attese dei giovani: una permanenza breve, per riprendere le forze. Diverse le possibilità di visita per i vari gruppi: Sagrada Familia, la spiaggia (praia), il Paseo de Gracia o molte altre possibilità di svago. Dopo la cena in un centro scolastico, la ripartenza alla volta dell’Italia, per rientrare nella prima mattinata di martedì 8 agosto.

La GMG 2023 è stata dunque un lungo e straordinario viaggio, intessuto di incontri: con gli altri giovani credenti, con la realtà locali, con l’arte, la cultura, la spiritualità dei luoghi visitati: dalle cascate e le spiagge fluviali di Coimbra al fiume Tago di Lisbona che si getta nell’oceano, dai semplici e familiari incontri nelle case ai grandi momenti di preghiera con un milione di persone; sono state infinite e preziose le occasioni di incontro, di fraternità e di preghiera, di autentico incontro con Cristo. Sì, perché – come ricorda il tema affidato ai giovani da Papa Francesco «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39) – come nell’incontro tra la giovane Maria, Madre del Signore e l’anziana Elisabetta, anche dall’incontro dei giovani nella Chiesa, è salito un grande canto, un immenso «Magnificat».

VIDEO

Di seguito l’intervista rilasciata da mons. Repole al TG Rai Piemonte lunedì 31 luglio 2023, in collegamento da Fatima:

DIRETTE STREAMING dalla GMG 2023 a cura della Pastorale giovanile diocesana:

VIDEO in preparazione alla GMG 2023 a cura della Pastorale giovanile diocesana:

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