Mons. Nosiglia, Decreto per la celebrazione penitenziale comunitaria con assoluzione generale

Disposizioni a decorrenza immediata del 9 dicembre 2021 valide fino al 9 gennaio 2022, indotte dal protrarsi della pandemia

Con lettera del 6 dicembre 2021 la Penitenzieria apostolica del Vaticano ha accolto la richiesta avanzata dal presidente della Conferenza Episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta, mons. Cesare Nosiglia, di procedere «all’amministrazione del Sacramento della Riconciliazione nella terza forma (straordinaria), analogamente a come già è stato fatto correttamente nel tempo di Avvento, di Natale 2020 e di Quaresima 2021». La richiesta è stata avanzata in seguito al protrarsi della pandemia da covid-19.

Ogni ulteriore specificazione è demandata dal Diritto Canonico ai Vescovi diocesani. In particolare il Decreto dell’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, promulgato il 9 dicembre 2021 e con decorrenza immediata, dispone che:

«per l’Avvento e il Tempo di Natale 2021 [quindi fino al 9 gennaio 2022, ndr] tutti i sacerdoti che operano pastoralmente nelle parrocchie e nei santuari dell’Arcidiocesi di Torino possano impartire l’assoluzione a più penitenti senza previa confessione individuale nelle modalità già applicate in precedenza, e cioè:

  • avendo cura di predisporre una celebrazione penitenziale comunitaria apposita, separata dall’Eucaristia;
  • accompagnando il segno sacramentale con un’adeguata catechesi che metta in rilievo la straordinarietà della forma adottata per il Sacramento, la grazia del perdono e della misericordia di Dio, il senso del peccato e l’esigenza di una reale e continua conversione;
  • invitando i fedeli a fare il proposito di confessare a tempo debito i singoli peccati gravi;
  • ricordando che i fedeli potranno ricevere l’assoluzione un’unica volta anche qualora siano predisposte più celebrazioni penitenziali nell’Avvento e nel Tempo di Natale.

Restano ugualmente in vigore le disposizioni per gli assistenti religiosi presso le strutture e i presidi ospedalieri, le case di cura e le residenze sanitarie assistenziali (R.S.A.), che potranno impartire l’assoluzione a più penitenti senza previa confessione individuale quando gli ammalati ivi ricoverati siano in pericolo di morte o si trovino in reparti in cui non sia possibile garantire il segreto della confessione individuale e le adeguate misure sanitarie per evitare il contagio, attenendosi alle specifiche indicazioni previste nel decreto, tuttora vigente, da me emanato in data 21 marzo 2020».

Il testo del nuovo Decreto del 9 dicembre 2021 in allegato qui di seguito.

L’Ufficio Liturgico Diocesano propone una celebrazione della terza forma del Rito della Penitenza  da tenersi in tempo di Avvento, in preparazione al Natale: TUTTI I DETTAGLI A QUESTO LINK.

 

Rif. Documenti precedenti:

condividi su