Nuova struttura e organico della Curia metropolitana di Torino

Due decreti dell'arcivescovo mons. Roberto Repole in vigore dal 1° settembre 2023

Di seguito (e in allegato) il Decreto arcivescovile del 1° settembre 2023 sulla nuova strutturazione della Curia metropolitana di Torino. Sempre in allegato il decreto con l’organico.

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CURIA METROPOLITANA DI TORINO

NUOVA STRUTTURAZIONE

PREMESSO che, in ordine di tempo, il più recente intervento riguardante la strutturazione organica degli uffici della Curia metropolitana era stato disposto con decreto arcivescovile con decorrenza 1° settembre 2017;

CONSIDERATO che il cammino di ripensamento della presenza ecclesiale sul territorio, avviato con le indicazioni offerte alla Diocesi con la lettera dell’Arcivescovo del giugno 2022 e delineato dalla lettera del 13 luglio 2023, coinvolge anche la Curia metropolitana;

VALUTATI gli elementi emersi dall’ascolto e dal confronto con le varie realtà e i soggetti che compongono la comunità ecclesiale dell’Arcidiocesi di Torino;

DESIDERANDO che continui a maturare una sempre migliore interazione, particolarmente tra i vari ambiti pastorali, perché possano più direttamente favorire la vitalità dell’intera Arcidiocesi anche attraverso una rete di collaborazioni con le parrocchie e le altre strutture ecclesiali diocesane;

VISTI i canoni 469-494 del Codice di Diritto Canonico circa la Curia diocesana;

CON IL PRESENTE DECRETO

STABILISCO 

LA NUOVA STRUTTURAZIONE
DELLA CURIA METROPOLITANA DI TORINO 

COME SEGUE:

  1. I vari ambiti pastorali che attengono all’azione evangelizzante della Chiesa di Torino e i servizi tecnici in cui si strutturano le diverse funzioni della Curia sono organizzati in quattro aree.
    Per ogni area l’Arcivescovo sceglie e nomina un direttore che segue e promuove le attività dei singoli uffici, servizi o ambiti pastorali afferenti e li coordina secondo criteri unitari. Ove necessario, l’Arcivescovo nomina anche un vicedirettore che possa coadiuvare il direttore nei compiti e nelle mansioni che gli sono propri.
  2. I direttori e i vicedirettori costituiscono, sotto la guida del moderatore, il coordinamento di Curia, organismo chiamato a elaborare le linee comuni di azione e tutto quanto necessario perché si attuino le riforme strutturali e operative indicate dall’Arcivescovo per la piena realizzazione dei compiti propri della Curia metropolitana.
  3. I direttori e i vicedirettori sono chiamati in primo luogo a:

a. Coordinare gli uffici, ambiti pastorali o servizi della propria area rispetto alla realizzazione delle indicazioni generali dettate dall’Arcivescovo e dal programma pastorale, in armonia con le altre aree.

b. Stabilire la priorità di azioni, proposte e progetti della propria area rispetto al programma annuale.

c. Instaurare una efficace modalità di collaborazione e di ascolto con il personale e i volontari degli uffici, ambiti pastorali o servizi afferenti alla propria area.

d. Verificare la realizzazione degli obiettivi comuni dell’area e di quelli specifici prefissati per ogni ambito pastorale o servizio, in fedeltà alle indicazioni generali del programma pastorale diocesano.

  1. Ogni ufficio, ambito pastorale o servizio afferente a ciascuna area ha un coordinatore o referente che l’Arcivescovo sceglie e nomina tra sacerdoti, diaconi, laici/laiche o consacrati/consacrate. Laddove necessario, l’Arcivescovo provvede, valutate le indicazioni dei direttori di area e dei coordinatori o referenti, alla scelta e alla nomina di addetti o di altre figure necessarie ad un più efficace svolgimento dei compiti propri di quell’ufficio, ambito pastorale o servizio.
    I coordinatori o referenti svolgono le funzioni che in precedenza erano assegnate ai direttori dei rispettivi uffici, sia per quanto riguarda il riferimento agli organismi sovra-diocesani e nazionali, sia per il rapporto con le articolazioni del proprio ambito all’interno della Diocesi.
    I coordinatori o referenti svolgono i propri compiti e mansioni secondo le indicazioni che verranno delineate dal direttore e dal vicedirettore della propria area, e agiranno sempre in accordo con loro, così che siano perseguite le finalità della nuova strutturazione della Curia.
  2. Le quattro aree sono costituite dai seguenti ambiti pastorali o servizi:

5.1 AREA ANNUNCIO E CELEBRAZIONE

Pastorale catechistica, a cui afferiscono la pastorale battesimale e il servizio per il catecumenato

Pastorale liturgica, con l’articolazione dei propri servizi (settore pastorale, settore arte sacra, settore musica)

Pastorale missionaria e cooperazione tra le Chiese

Pastorale della famiglia, con il settore della pastorale degli anziani

Pastorale dei giovani e dei ragazzi

Pastorale scolastica

Pastorale universitaria

Pastorale della cultura

5.2 AREA CARITÀ E AZIONE SOCIALE:

Caritas diocesana

Pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato

Pastorale dei migranti

Pastorale della salute

5.3 AREA DELLA CANCELLERIA

Cancelleria

Disciplina dei Sacramenti e vidimazione documenti matrimoniali

Archivio arcivescovile, con la sezione corrente e la sezione storica

5.4 AREA AMMINISTRATIVA

Ufficio amministrativo, da cui dipendono la tesoreria, il servizio per la consulenza fiscale, l’ufficio patrimonio

Beni culturali ed edilizia di culto

Secondo le esigenze che si dovessero presentare per una migliore attuazione dell’azione propria della Curia, l’Arcivescovo potrà con specifici provvedimenti modificare gli ambiti o servizi ora indicati, stabilirne la costituzione di nuovi, strutturarne diversamente i compiti e le funzioni.

  1. Altri servizi, per la loro peculiarità, sono così strutturati:

6.1. La Segreteria dell’Arcivescovo e l’ambito delle comunicazioni dipendono direttamente dall’Arcivescovo.

6.2. Il Servizio informatico, il Servizio per l’apostolato digitale e i servizi generali e ausiliari dipendono direttamente dal moderatore della Curia.

6.3. Il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica dipende direttamente dal Vicario episcopale per gli affari economici.

  1. Gli organismi presenti nella precedente strutturazione della Curia metropolitana che non figurano nel presente decreto sono da considerarsi soppressi e le loro competenze sono ricomprese nell’area di pertinenza.
  2. Gli eventuali regolamenti o statuti propri di uffici, ambiti o servizi, che siano in contrasto con quanto stabilito nella presente strutturazione della Curia dovranno applicarsi per quanto necessario al loro corretto funzionamento e allo svolgimento delle loro mansioni. Eventuali conflitti di attribuzione di compiti, o di applicazione dei predetti regolamenti o statuti, sono da sottoporsi al moderatore di Curia, a cui spetta dirimere tali questioni. Nei tempi necessari si dovrà provvedere alla riformulazione di tali regolamenti o statuti per renderli conformi alla nuova organizzazione della Curia.

Dato in Torino, il giorno uno del mese di settembre dell’anno del Signore duemilaventitré, con decorrenza immediata. 

Mons. Roberto Repole
Arcivescovo Metropolita di Torino

Concetta Caviglia
cancelliere arcivescovile

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