Rito dell’elezione per 54 catecumeni con l’Arcivescovo, gli accompagnatori e i padrini

Mercoledì 5 marzo 2014 alle 21 in Cattedrale

Mercoledì 5 marzo, all’inizio della Quaresima, il cammino dei catecumeni della nostra diocesi ha raggiunto il “culmine” con la chiamata (o elezione) da parte dell’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia. In Cattedrale, alle ore 21.00 durante la Messa, dopo il rito dell’imposizione delle Ceneri, essi sono stati chiamati uno a uno per rispondere davanti alla Chiesa se sono pronti a diventare cristiani. I padrini e gli accompagnatori hanno dovuto testimoniare che essi hanno cominciato ad ascoltare con assiduità la Parola di Dio e a frequentare la comunità cristiana, hanno cambiato il loro stile di vita, adeguandolo al Vangelo, e pregano ogni giorno come Gesù ci ha insegnato.
 
Quest’anno sono 54 i catecumeni adulti che sono diventati “eletti” per i Sacramenti durante la celebrazione del Rito: 22 maschi e 32 femmine; 25 italiani e 29 stranieri; molti di questi ultimi vengono dalla Nigeria e dall’Albania, 4 dal Camerun e 2 dalla Cina, mentre tutti gli altri un po’ da ogni parte dell’Africa e del Sud America. A volte le loro storie sono sofferte e tribolate, ma in tutti prevale la gioia di poter finalmente entrare nella comunità dei discepoli di Gesù e vivere in comunione con la Chiesa intera nelle parrocchie dove sono stati accompagnati alla fede. Il cammino di conversione, guidato dallo Spirito santo e dalla testimonianza dei cristiani, si è compiuto in questa circostanza con la decisione finale di vivere da cristiani.
 
Spesso alcuni di loro hanno dovuto fare scelte precise per entrare nella Chiesa, sia riguardo alle proprie situazioni di vita, sia riguardo alle radici culturali da cui provengono. Le difficoltà ovviamente non sono totalmente risolte dai Sacramenti che riceveranno, ma esigeranno da parte delle parrocchie e delle comunità etniche una particolare attenzione per accoglierli e inserirli nel tessuto delle relazioni fraterne. Vivere da cristiani oggi richiede una comunità che continuamente ravvivi la nostra fede e ci conforti con la presenza del Signore nell’Eucaristia celebrata ogni domenica. Il tempo della mistagogia che segue la celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana è il tempo propizio per dare loro spazio nella celebrazione domenicale, pregare per loro, star loro accanto per gioire del Signore e per “rimanere con Lui” (Gv 1, 39)
don Andrea Fontana
responsabile del Servizio diocesano per il catecumenato
 
 
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