«Anche i santi hanno i brufoli», Scifoni in scena al Monterosa

giovedì 27 Gennaio

La festa dei cento anni dell’oratorio salesiano Michele Rua ha uno dei suoi momenti clou con lo spettacolo teatrale di e con Giovanni Scifoni «Anche i santi hanno i brufoli», in scena al teatro Monterosa (via Brandizzo 65) il 27 gennaio 2022 alle 21.

Il Monterosa, per quei (pochi) che ancora non la conoscessero, è la bella sala dell’oratorio Michele Rua, attiva, nella sua attuale configurazione, dal marzo 1994: 300 posti in platea e 144 in galleria per una struttura, attiva e vivace, con un ricco cartellone di programmazione cinematografi ca e teatrale, in collaborazione con l’Acec piemontese. Dopo la chiusura del cinema Adua nel 2008, che sorgeva al 67 di corso Giulio Cesare, il Monterosa è l’unica sala ancora aperta in tutta la zona Nord di Torino.

I numeri delle affluenze al Monterosa – prima della pandemia, naturalmente – parlano chiaro: nella stagione 2018/19, al Monterosa ci sono stati più di 29 mila spettatori, circa 11 mila per il cinema e 18 mila per il teatro. Le cifre delle presenze, in tempi di Covid, crollano a poco più di qualche decina, per il teatro (di fatto, non si sono quasi fatti più spettacoli). Per le proiezioni di fi lm, un po’ meglio: dal 7 maggio scorso ad oggi ci sono stati 3.424 spettatori, per 57 titoli programmati e 180 proiezioni.

È dunque per continuare con ottimismo in questo (complesso e impegnativo) cammino della «ripresa» e per festeggiare degnamente il centenario dell’oratorio che, giovedì 27 gennaio 2022, sul palco del Monterosa, arriva Giovanni Scifoni, romano, quarantacinquenne, attore, scrittore, drammaturgo, regista, volto e presenza nota di molte serie tv di successo, come, ad esempio, «Doc – Nelle tue mani», in queste settimane in onda su Rai 1.

Ma Giovanni Scifoni è ancora più sorprendente, bravo ed arguto, nella dimensione teatrale, dove spesso è l’unico affabulatore in scena. Come in questo «Anche i santi hanno i brufoli» dove è il solo affiancato da due musicisti. Il suo è un racconto giullaresco dove si prendono in prestito le vite e le opere di quattro grandi santi: San Giovanni Bosco, Sant’Agostino, San Giovanni di Dio, Santa Francesca Romana.

E insieme a loro si ripercorrono quei racconti dimenticati, «quando nonna parlava», ha scritto Scifoni, «e nella nostra immaginazione si costruiva la faccia del santo, e nonna non aveva paura a mescolare realtà e leggenda; mentre le sue mani impastavano farina e acqua la sua voce impastava fatti storici e fandonie stratificate nel tempo, ma magnifiche».

I santi facevano di tutto, sembrano aver vissuto tante vite, eroi giganteschi in piccoli corpi, sono le gesta di uomini innamorati pazzi, che partono per un viaggio, il viaggio per incontrare il loro innamorato e scoprire qual è l’impresa che ha affidato loro. Ma a volte succede qualcosa di strano, sembra che Dio lo faccia apposta: si sceglie le persone peggiori per compiere le sue grandi opere, e forse lo fa apposta, per rendere evidente che sicuramente è merito suo.

Conclude Scifoni: «Spesso i santi sono persone senza qualità, senza talento, che ricevono una proposta: vuoi fare questa cosa? Non sei capace a farla e sicuramente sarà un disastro. Ti va? Il santo è colui che risponde: se ci sei Tu, mi va».

I biglietti per lo spettacolo costano 10 euro (posto unico), acquisto online su www.teatromonterosa.it oppure in prevendita alla cassa del teatro.

Pietro CACCAVO da «La Voce E il Tempo» del 23 gennaio 2022

27/01/2022 21:00
27/01/2022 23:00
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