Giornata operatori liturgici: i Ministeri liturgici, germogli nuovi?

Sabato 5 novembre 2022, ore 9 -12.30, incontro alla Parrocchia Visitazione di Maria Vergine e S Barnaba

Sabato 5 novembre 2022, ore 9 -12.30, nel Salone della Parrocchia Visitazione di Maria Vergine e S Barnaba (strada Castello di Mirafiori 42 Torino) si è tenuta la Giornata diocesana degli operatori liturgici: una mattinata di incontro e riflessione dedicata a tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nell’animazione liturgica.

Per qualcuno questa parola può apparire una parola un po’ logora, sospetta di quell’attivismo che rischia di rovinare la liturgia, trasformando l’animazione in «agitazione» liturgica e l’opera di Dio in un’opera che compiamo noi e che misuriamo secondo criteri mondani di prestazioni estetiche coinvolgenti e soddisfacenti. Il rischio c’è e bisogna stare attenti a non cadere in questa deriva. Ma al contempo è impossibile pensare ad una liturgia nella quale l’azione di Cristo non si intrecci con l’azione della Chiesa.

Come ci insegna il Concilio, la liturgia è l’azione di Cristo che si fa presente attraverso le azioni della Chiesa che celebra. Se un lettore, ad esempio, legge male, Cristo parla, ma non si riesce ad ascoltarlo. Allo stesso tempo è impossibile pensare ad una liturgia che non coinvolga una varietà di ministeri, al servizio del coinvolgimento di tutta l’assemblea nel Mistero celebrato: chi presiede e chi assiste come diacono, chi canta e chi invita (con molto garbo, senza mettersi in mostra, senza occupare il centro) a cantare, chi legge e chi svolge il servizio dell’accolito o ministrante, chi aiuta nella distribuzione della Comunione e chi prepara i vasi sacri, chi prepara le preghiere dei fedeli e chi le annuncia, chi svolge il servizio dell’accoglienza e chi svolge il servizio importante di accompagnare il canto e la celebrazione con gli strumenti musicali.

La pluriministerialità, ovvero il fatto che nella liturgia vi siano diversi servizi e ministeri, non è un di più che appartiene alla solennità, ma fa parte della normalità della liturgia, anche se vi sono ovviamente differenze tra la liturgia festiva domenicale e quella feriale. Di tutto questo si è tornati a parlare nella consueta giornata che raduna tutti coloro che sono impegnati nel servizio alla liturgia. L’anno scorso il tema era la ripresa della vita liturgica e avevamo invitato a parlare don Roberto Repole, non sapendo che sarebbe stato il nostro nuovo Arcivescovo. Quest’anno il tema della giornata è stato quello dei ministeri liturgici, con particolare riferimento ai lettori e agli accoliti per la liturgia.

L’occasione, come si può intuire, è quella della lettera di papa Francesco «Spiritus Domini», che ha invitato a rilanciare questi due ministeri «istituiti». Insieme alle diverse diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta si sta cercando di dare concretezza a questo rilancio, ed è stato molto utile un confronto con tutti i presenti, nella logica dell’ascolto sinodale e della ricerca di quei «germogli» di cui ci sta parlando il nostro Arcivescovo. Cercare tracce di nuovi inizi o di buone pratiche da incoraggiare, per il volto di una liturgia seria, semplice e bella è stato uno degli obiettivi della giornata.

Ha fatto da sfondo alla nostra riflessione anche una seconda lettera di papa Francesco scritta pochi mesi fa e dedicata alla formazione liturgica: «Desiderio desideravi». Senza una formazione adeguata, ci ricorda il Papa, a nulla serve avere ministri disponibili e volenterosi: soprattutto nel ministero del canto, della loro scelta e del loro accompagnamento, ma anche in tutti gli altri servizi.

La giornata si è tenuta non più al Santo Volto (troppo grande da scaldare), ma nel salone della parrocchia Visitazione di Maria Vergine e s. Barnaba (Mirafiori Sud, strada Castello di Mirafiori) con inizio alle ore 9. Sul sito dell’Ufficio Liturgico, il programma dettagliato. Per l’ingresso non era richiesta alcuna iscrizione.

don Paolo TOMATIS su «La Voce E il Tempo» del 6 novembre 2022

LOCANDINA CON PROGRAMMA IN DETTAGLIO

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